Capitolo 16
Anno 2015
"Comprendiamo il vero valore delle cose solo quando le abbiamo perse!", è una grande verità, ma per fortuna le eccezioni esistono e Ignazio e Irene erano riusciti a capirlo poco prima di perdersi.
La distanza fisica continuava ad essere un problema, ma da parte di entrambi c'era una forte volontà di colmarla. Qualche settimana dopo la quadrectomia, Irene aveva iniziato la chemio. In quei mesi utilizzarono tutti i mezzi di comunicazione esistenti,Irene non ne era entusiasta,ma sentiva di dover essere grata a quella tecnologia che permetteva di accorciare le distanze. L'agenda del Volo era strapiena di impegni,dopo l'uscita del nuovo disco erano richiestissimi tanto in Italia quanto all'estero. Ignazio fece i salti mortali e riuscì a tornare in #Sicilia per il primo ciclo di chemioterapia.
Irene era in ospedale,aveva visto Ignazio entrare almeno un quarto d'ora prima,ma non l'aveva ancora raggiunta,perciò decise di uscire dal reparto per cercarlo.Si diresse verso l'ascensore, passò davanti la porta che dava sulle scale,era socchiusa, riuscì a vedere una sagoma,era Ignazio. Irene fece in modo che lui non potesse vederla e restò lì a fissarlo.Era poggiato al muro,una mano in tasca, con l'altra sfrecava gli occhi, la scostò, era visibilmente scosso; gli occhi rossi, lo sguardo perso. Irene si allontanò di soppiatto e ritornò in reparto.Gli stava infliggendo una pena troppo grande, di nuovo
La madre di Ignazio aveva avuto un tumore quando lui era solo un bambino e ora lei lo stava trascinando nuovamente in quel circolo vizioso fatto di paura e sofferenza. Irene si sedette e aspettò, il pensiero di vederlo entrare sofferente la faceva impazzire.
La porta si aprì.
Igna: Amore, buongiorno! Non puoi capire cosa ha combinato Gianluca a New York,è quasi meglio di una barzelletta.
Era entrato radioso,con un sorriso a trentadue denti.
Col trascorrere del tempo Irene capì.Ignazio arrivava in ospedale sempre molto prima,si prendeva del tempo per sé,per abbandonarsi alla tristezza, poi indossava il suo sorriso migliore e si dirigeva da lei.Fu proprio allora,in quel preciso momento che lei seppe con certezza di amarlo.