Capitolo 20 - come sempre

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POV Albus

La mattina seguente, di buon ora sono già in piedi. Il ricordo del bacio di ieri mi riempie i pensieri mentre divoro la colazione in Sala Grande da solo, in silenzio. La verità è che non mi va di parlarne con nessuno, la sola idea di Scorpius che viene a saperlo mi gela il sangue; lo ferirei incredibilmente, non lo biasimerei se non mi parlasse più: siamo stati assieme per moltissimo, avere un'altra persona accanto mi pare persino surreale.

Dopo aver mangiato, passo diverso tempo al poligono per l'allenamento, dove sfido alcuni ragazzi in duello. Successivamente, decido di passare per l'infermeria, dove troverò mia sorella Lily, in coma da settimane. Percorsi i corridoi con la spada alla mano, una piccola porticina apre l'ingresso verso l'ambulatorio.

Individuo in fretta la figura minuta di Lily, piccoli tubicini che le entrano nel braccio la fanno sembrare più simile a un robot che ad un umano in carne ed ossa. I suoi capelli, lunghi e rossi, come nostra madre, sono raccolti in una coda disordinata.

Mi avvicino al letto in silenzio, accorgendomi solo pochi secondi prima di un'altra presenza. Accanto al letto, la testa sdraiata su di esso, ecco Rose: gli occhi sono stanchi, le dita intrecciate con le pallide mani della cugina.

"Ciao Rose."

Vedo la ragazza alzarsi di colpo, come se l'avessi appena svegliata da un sogno.

"Albus, ciao. Tutto bene?" Risponde lei, dopo essersi ripresa.

"Scusa se ti ho spaventata, non volevo."

"Tranquillo, ero solo persa tra i miei pensieri." Ammette, per poi abbassare nuovamente lo sguardo su Lily. " A volte mi piace venir qui e parlare con lei. Mrs Chips dice che lei sente tutto, solo che non le è possibile rispondere." Si giustifica.

"Lo so. Ogni volta che vengo qui e le racconto della mia giornata è come se aspettassi una delle sue solite risposte da sapientina indipendente, invece alzo gli occhi ed è immobile, gli occhi chiusi e i suoi bellissimi capelli legati. Non li teneva mai legati" Ricordo. "Le ho sempre detto che doveva tagliarsi i capelli, magari è il momento giusto per farlo senza che si lamenti." provo a sdrammatizzare.

Rose sorride, separando lo sguardo dal corpicino e puntandolo verso di me.

"Hai visto che è molto più magra?" Chiede poi.

"Si, me ne sono accorto. Immagino non sia un buon segno."

"Non può rimanere in queste condizioni all'infinito, lo sappiamo entrambi." Commenta, facendo una pausa. "Lei è in un coma, non può mantenersi curata. Tu invece si, e mi sembra che ti stia lasciando andare e non poco." Osserva, attraversandomi con quei suoi occhi ghiacciati.

"Io... sto bene, credimi." Sostengo.

"Mhm. Con Scorpius, come va?" Chiede poi, causandomi un tuffo al cuore all'idea di dover raccontare nuovamente la storia.

"Non credo che mi vada di parlarne." Ammetto.

"Dai, fallo per Lily, le fa bene sentire qualcosa di interessante. Era così felice ogni volta in cui Scorpius passava da casa."

"Davvero?"

"Si. Diceva sempre che la divertiva vederlo perso per te, mentre tu nemmeno lo notavi." Conferma, con un timido sorriso apparso sul viso.

Sorrido anche io, ripensando ai vecchi tempi, dove tutto era facile e il problema maggiore erano i test di Storia della Magia. "Io e Scorpius non stiamo più assieme. Stiamo tentando di comportarci come amici, lui ha le sue ricerche con Teddy, io mi sto vedendo con una ragazza" Inizio a raccontare.

Fight for Him. [Scorbus 2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora