Capitolo 17 - foglio bianco

177 12 6
                                    

Vi è mai successo di ritrovarvi davanti a un foglio bianco che potrebbe essere riempito in un milione di modi diversi, eppure in quel momento non avete la minima idea di cosa fare, di come riempire quel vuoto?
E' proprio così che mi sento: immobile in un corridoio sgombro, osservando una porticina dietro cui è appena scomparso Scorpius, colui che è stato il centro del mio mondo da sempre.
Non so come comportarmi, come muovermi, come anche solo immaginare di superare tutto questo. Mi ronzano in testa centinaia di domande: Perchè Scorpius non mi dice la verità? Perchè ieri non aveva nessuna ferita sul braccio? Eppure il taglio sembrava vecchio.
Perchè stamattina stava per dirmi di amarmi, se ora mi ferisce tanto?
Ripenso al personaggio: la benda caduta per terra, il suo braccio che sembrava livido. Il terrore nei suoi occhi che l'ha assalito in un istante e che lo ha accompagnato in ogni sua affermazione, persino mentre affermava di non amarmi affatto; solo una cosa lo tradiva: i suoi occhi chiari, quelli non mentivano affatto, mi guardavano con tristezza, sfinimento, come se riflettessero un animo a pezzi.
Ritorno sui miei passi, entrando nuovamente nell'aula vuota dove io e Scorpius abbiamo discusso, sedendomi disordinatamente su un banchino; appoggio il viso tra le mani, chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo nel vano tentativo di trattenere le lacrime.
Perchè dev'essere così complicato l'amore? Quando ci siamo innamorati la prima volta, io e Scorpius non avevamo segreti, ogni giorno era il motivo per cui sorridevo, ora è il motivo per cui non lo faccio.
E' possibile che non sia più il nostro momento, che sia il capolinea di tutto quanto?
Ma c'è altro: può anche esser finita tra di noi, ma un motivo esiste; tutti i segreti, i sotterfugi che condivide con Teddy, tutto ciò che mi nasconde e mi allontana da lui.
Oddio. Certo! Che demente che sono! Scorpius non vuole darmi le risposte alle domande che ho? Teddy sa quanto lui, sicuramente potrò estorcergli qualcosa.
Mi alzo in tutta fretta facendo fare un rumore arrugginito al banchetto, poi esco dall'aula e mi incammino per il corridoio, ovviamente stringendo la mia spada per difendermi, a grandi passi, deciso a trovar le risposte che nessuno mi fornisce.
Quando, dopo pochi minuti raggiungo la biblioteca nella mia strada per la sala comune di Tassorosso, sento un gran vociare e, curioso, entro.
Trovo un ammasso di ragazzi che conversano animatamente, al centro un ragazzo dai capelli azzurri: Ted.
Mi avvicino in silenzio, ricordando che, probabilmente, quei ragazzi lì appartengono alla nuova èlite di ricerca, di cui Teddy è il supervisore.
Mi posiziono da parte, in silenzio, osservando Teddy intento a concludere la conversazione.
Mentre descrive la suddivisione dei lavori, il suo occhio si distrae, puntandosi su di me. Gli faccio un cenno di saluto, senza nemmeno provare a sorridere.
Quando lui distoglie lo sguardo, riconosco il nervosismo del mio amico, il quale ora tenta di sciogliere il gruppo.
"Aspettiamo la conferma finale della preside" lo sento dire. "Poi, ci incontreremo per le undici di domani mattina per confrontarci e informarci. Ricordate, non tornate da soli se potete, non rischiate." Conclude poi, facendo disperdere il gruppo.
Rimasto solo nel mezzo della stanza, Teddy mi osserva, l'espressione pensierosa.
Si avvicina poi a passo svelto, le mani nelle tasche fingendo calma, tradito però dal colore dei suoi capelli che, senza che lui se ne accorga, sono più scuri del solito.
"Ehi, è andato bene il reclutamento?"
"Tutto bene, sono ragazzi in gamba. Che ci fai qui?"
"Cercavo te. Sono stanco di questi segreti."
"io... non so di cosa stai parlando, davvero." mente lui.
"Ho parlato con Scorpius. Non ci credo alle sue bugie, non ce la posso fare."
"Al, non so perchè tra voi non ha funzionato, non mi va di mettermi di mezzo." Continua, mentendo nuovamente.
"Basta, Ted. Lo sappiamo entrambi che non è quello il problema. Il taglio che ha sul braccio, non è una ferita normale, deve avere un problema, dovrebbe farlo vedere alla preside, potrebbe morire se non cerca cure!" Esplodo io, guardando con sguardo truce il mio amico.
"Lui ti ha.. mostrato il taglio?" Chiede lui, sbalordito. "Lo sapevo! Glielo avevo detto che avresti scoperto la verità prima o poi!"
"Ted, basta bugie: parla chiaro. Che succede?!" chiedo nuovamente, sull'orlo di perdere la pazienza.
"Shh! Abbassa la voce, qualcuno potrebbe sentirci!" Mi rimprovera, guardandosi poi attorno, assicurandosi di essere il solo ad ascoltare le mie parole.
"Ascolta, dopo cena, ci vediamo in Sala Comune. Saranno tutti fuori a cercare la lista degli ammessi nei due gruppi di èlite. Ne parliamo lì, e ti dirò tutta la verità."
"Va bene. A stasera."
Teddy si alza, mi fa un cenno e poi esce dalla biblioteca.
La mia mente viene percorsa da migliaia di idee, ma una mi balena in testa: sono stanco delle bugie, adesso non permetterò loro di mentirmi nuovamente.

Si, lo so che aggiorno ogni morte di papa, ma sono un po' sotto con la scuola e ho poco tempo libero :(

💗

Fight for Him. [Scorbus 2]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang