Capitolo 25 - contatto

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Ad Hogwarts si insegnano moltissime materie: si va dalla Babbanologia a Trasfigurazione, dalla Divinazione sino ad Erbologia. Alcune sono più divertenti o più noiose di altre, come è normale che sia, eppure quasi tutti gli studenti di questa scuola concordano su una cosa: la miglior materia è Difesa contro le Arti Oscure.

Personalmente, ho sempre cercato di non perdermi alcuna lezione negli anni: questo mi ha permesso di diventare uno dei migliori studenti del mio anno. Così, la creatura oscura quale è l'Arpia mi è tutt'altro che sconosciuta.

Il mio professore ne dedicò un studio approfondito: la descriveva come il paradiso di ogni uomo per la sua incredibile bellezza che è eccezionale quanto letale. Eppure, solo osservandola dal vivo si può davvero capire la sua potenza: antica come il mondo, l'Arpia sembrava giovane e pura, nascondendo il suo vero aspetto per ingannare le sue vittime.

Nel momento in cui allunga le sue imponenti ali, però, il fascino angelico è completamente trascurabile, coperto dall'orrore di una creatura tanto imponente che, in quel momento, sta puntando i suoi occhi incendiati proprio su di me.

"Non sarei mai voluta arrivare alle minacce. Pensavo che il tuo sangue ti avrebbe guidato nella giusta direzione." Commenta lei avanzando lentamente senza abbandonare il mio sguardo, mentre io retrocedo senza darle le spalle.

"Di cosa stai parlando?" Chiedo confuso.

"Non ha più importanza ormai. Obbedirai a lui con le buone o con le cattive maniere. Sfortunatamente, dovrò usare le seconde."

Prima che io riesca a rispondere, la creatura compie un balzo in avanti, ma non verso di me: con i suoi artigli davanti al petto, punta dritta verso Albus.

Senza pensarci nemmeno per un istante, mi catapulto sul corvino, ponendo il mio corpo come scudo tra lui e l'Arpia. In un baleno, un senso di calore mi riempie il petto, seguito da un lancinante dolore pochi secondi dopo. Mi ritrovo a terra, incapace di vedere in maniera lucida, mentre le voci si fanno an mano più confuse, sino al momento in cui, chiudendo gli occhi, non sento più nulla.

***

Quando riacquisto nuovamente coscienza, una forte emicrania mi colpisce in pieno. Mi sento troppo debole per aprire gli occhi, così per qualche secondo decido di tenere gli occhi chiusi, optando per riconoscere l'ambiente attorno a me grazie all'aiuto degli altri sensi.

Un acuto odore di disinfettante colpisce subito le mie narici; il mio corpo, invece, sembra fluttuare nel nulla, senza trasmettermi alcuna sensazione.

Le estremità delle dita della mia mano sinistra sono fredde, quasi ghiacciate, mentre la destra è avvolta da un familiare e confortevole calore proveniente dalla mano di qualcuno.

Nel silenzio della stanza, percepisco dei passi leggeri avvicinarsi a me.

"E' ancora così da ieri? Nessun miglioramento?" Chiede la voce familiare di Rose Weasley. La domanda è seguita da alcuni secondi di silenzio, poi, la persona che mi sta stringendo la mano risponde. "Nessuno. Da quando l'ho portato qui ieri notte, è sotto un incantesimo anestetizzante e dorme.".

Così riconosco la persona a cui appartiene quel tocco familiare: Albus. Ancora troppo debole per aprire gli occhi, mi concentro sul discorso che si sta svolgendo, senza dar segni di esser cosciente.

"Dovresti provare a dormire per un po'. Se si risveglia mentre non sei qui, gli dirò che sei rimasto tutto il giorno." Continua la ragazza.

Albus sosprira rumorosamente, poi inizia a tracciare piccoli cerchi sul palmo freddo della mia mano con la punta del suo pollice, causandomi un brivido in tutto il corpo. "Forse hai ragione, dovrei dormire un po'. Ma preferirei che tu non gli dicessi che sono rimasto qui per tutto il tempo; sai, le cose sono ancora beh, complicate."

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⏰ Last updated: Aug 30, 2021 ⏰

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Fight for Him. [Scorbus 2]Where stories live. Discover now