Capitolo 18 - veritaserum

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POV ALBUS

Sono solo, di nuovo.

Percorro in silenzio i corridoi deserti del castello, la spada in mano, la bacchetta in tasca, seguito dagli occhi indiscreti dei magici protagonisti dei quadri, nessun altro.

Siamo stati cresciuti con l'idea che la magia potesse riparare tutto, riempire ogni mancanza.

Durante quest'anno scolastico ad Hogwarts, invece, abbiamo imparato che quell'idea era solo un'illusione, una convinzione esageratamente ottimistica. Ormai è raro assistere a lezioni in cui vengono insegnate materie magiche: camminando tra le aule, è più probabile sentire gli ansimi di due combattenti, lo stridio che il metallo delle loro armi fa quando sono una contro l'altra.

Sembra che in molti abbiano completamente dimenticato la magia, alcuni le formule, altri i movimenti, altri ancora persino l'esistenza di certi incantesimi. E' come se la necessità ci stesse allontanando dal mondo in cui abbiamo sempre vissuto, dalla nostra famiglia e dalle nostre tradizioni, e non soltanto per mezzo di queste dannate barriere che non ci permettono di fuggire.

Eppure questa situazione, almeno questa volta, giocherà a mio favore: dove sto per andare, so che non troverò impedimenti.

L'aula di pozioni è sempre stata la mia zona spreferita del castello: lugubre e illuminata da luci fioche, ricorda quasi l'interno di una tomba, o, perlomeno, come credo che sia. Tuttavia, è sicuramente utile per il mio intento: cosa mi dovrebbe dare la sicurezza che Scorpius e Ted non mi mentiranno nuovamente? Prima mi fidavo di loro, adesso non posso. Quindi, cosa può essere migliore di qualche goccia di veritaserum per "spingere" un po' le parole?

Raggiunta l'aula perso nei miei pensieri, non mi rendo nemmeno conto, aprendo cautamente la porta di entrata dopo un sussurrato "Alohomora" contro il lucchetto, di non essere l'unico qui.

"Ehi!" Squilla una voce acuta, utilizzando un tono troppo allegro per il mio mood. Mi giro in fretta, riconoscendo una ragazza, probabilmente della mia stessa età, che mi osserva con occhi curiosi.

Ha i capelli biondi e ricci, la carnagione abbronzata e gli occhi verdi, un sorriso bianco e labbra carnose. E' davvero bella e non è difficile intuire che ne sia cosciente, forse un po' narcisa.

"ehm, ciao! sono qui perché ho dimenticato qui il mio ehm libro di pozioni, niente di più!" cerco di giustificarmi, preso in parte dal panico per esser stato scoperto.

"Tutto qui? Che peccato! E io che seguivo il famoso Albus Severus Potter sperando in qualcosa di divertente" risponde lei, l'aria divertita dalla conversazione. "Entrerò comunque, magari ci sarà qualche ragazzo più interessante di te intento a creare filtri d'amore." continua poi, superandomi.

"Ferma!" la chiamo io, turbato. "Hai detto che mi stavi seguendo? Da quando?"

"Oh tranquillo, non da molto. Ti ho visto uscire dalla biblioteca con un faccino triste e mi sono incuriosita."

"Non dovresti girare per il castello sola" Osservo.

"So difendermi anche senza l'aiuto di un ragazzo grande e grosso, grazie per l'interessamento." Continua, sorridendo e lanciandomi un occhiolino. "Saresti sorpreso da tutto quello che so fare.".

Decido di non rispondere alla sua provocazione, sapendo di non aver molto tempo da perdere dietro a una ragazza vogliosa di cazzo.

Entrando nella sala, mi avvicino al bancale dove, ormai un anno fa, seguivamo le lezioni io e Scorpius.

Sparsi in maniera disordinata, ci sono gli ingredienti per creare la famosa Felix Felicis, eppure, tutto ciò che c'è nel calderone ancora tiepido, è una spuma giallastra dall'odore acre: chiunque ci abbia provato, non era abbastanza capace per tenere il miscuglio stabile.

Fight for Him. [Scorbus 2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora