Capitolo 14 - abbandono

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Continuiamo così tutta la nottata, senza mai stancarci di parlare e di abbracciarci, scambiandoci baci che sanno di nostalgia.

Quando finalmente Albus si addormenta, abbracciato da me e appoggiato sulla mia spalla, lo osservo in silenzio, lasciando poi un dolce bacio sulla testa di lui.

"Se solo potesse durare per sempre"

POV Albus

Sbatto gli occhi con calma, cercando di ricordare dove mi trovo e cosa è successo. Di colpo, tutto ciò che è successo ieri mi riaffiora in mente e un sorriso nasce automaticamente sul mio volto; ci sono un milione di domande che vorrei fare al biondo che è sdraiato a pochi centimetri da me, eppure ieri sera, per paura di rovinare tutto quanto, non ho proferito parola riguardo i motivi della rottura.

Guardo il ragazzo davanti a me, ormai di nuovo il mio ragazzo, ancora addormentato e con i capelli chiari sparsi sul volto, disordinati a causa della foga di ieri sera. Lo osservo per un po', rifletto su quanto mi è mancato vederlo dormire, con quella espressione completamente rilassata che, soprattutto di questi tempi, non ha più.

Alzo un dito e percorro il suo corpo a partire dalle sue labbra, scendendo verso il collo e i succhiotti che sono rimasti da ieri sera; osservandolo bene, ne è pieno, e non solamente sul collo. Faccio scendere il dito che passa tra la linea dei pettorali, non molto accennati, che fanno parte della figura aggraziata del ragazzo.

Poi, mi allontano, mi metto seduto sul lettone matrimoniale, ancora coperto fino al bacino dalle coperte. Lo guardo nell'insieme e un brivido mi percorre tutto al pensiero che è mio, di nuovo. Io voglio lui, lui vuole me. Per una sera, sono riuscito a dimenticare tutto ciò che mi preoccupava, a perdermi in mille sguardi e a lasciare tutto il resto del mondo al di fuori.

Mentre Scorpius continua a dormire silenzioso, decido di dargli le spalle e cercare la lettera che, prima di essere interrotto dall'arrivo di Scorpius ieri sera, ero intento ad osservare incredulo. La rileggo a bassa voce, lanciando ogni tanto un'occhiata all'autore, il quale ora ha un rivolo di saliva che gli percorre la guancia. Rido leggermente e ripiego la pergamena, per poi infilarla nella tasca dei miei pantaloni, ancora per terra.

Conosco il mio ragazzo e so che dormirà ancora per un bel po', come fa sempre, così decido di fargli una sorpresa. MI rivesto di fretta, indosso la maglia grigia che in poco tempo era scomparsa ieri sera, faccio attenzione a non far rumore mentre colgo la mia spada e la mia bacchetta da terra, poi, socchiudendo appena la porta, esco dalla stanza, per poi richiuderla alle mie spalle.

Di buon passo, mi affretto ad uscire dalla Sala delle Serpi e mi dirigo verso la colazione. Quando arrivo, solo pochi ragazzi sono seduti a mangiare, probabilmente perché è piuttosto tardi. Tentando di non dare nell'occhio, colgo un piatto e lo riempio dei cibi preferiti di Scorpius: pancakes, bacon, mele verdi tagliate a spicchi, lamponi e mirtilli. Abbondo di tutto data la fame che mi martoria, poi do le spalle al banchetto, deciso a tornare indietro e far colazione assieme al mio ragazzo.

"Albus Severus." sussurra divertita una voce dietro di me, la quale, nonostante io conosca, mi obbliga a girarmi per guardare in faccia il proprietario.

"Jacob, ciao" rispondo io al ragazzo che ho davanti. Come l'ha descritto Scorpius, ha i capelli molto scuri, i quali fanno quasi a pugni con la carnagione pallida; i suoi occhi, invece, sono di un azzurro sporco, il quale si abbina ad un nuovo orecchino che, a mio parere, gli sta peggio del primo.

"Divertito stanotte, eh?" Mi chiede, avvicinandosi lentamente mentre tiene in mano una pesca, appena morsicata. Indica con l'altra mano il mio collo, pieno di succhiotti. Me ne ero completamente dimenticato, quindi probabilmente chiunque qui presente sa.

Fight for Him. [Scorbus 2]Where stories live. Discover now