Inizio dell'invasione

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Nessuno era abituato alla notte perenne della Dimensione Oscura, quindi fu compito di Ayu e Mirai svegliare tutti - Miyu era occupata con Kanata e i ragazzi ancora non sapevano della sua presenza. Purtroppo nessuno riuscì davvero a dormire e quindi si svegliarono senza neanche protestare anche se si lamentarono comunque per via del buio presente: quindi si incontrarono tutti nella Sala dove avevano parlato il giorno prima e, nella lunga tavola di legno, vi erano diverse pietanze per colazione.
- Da dove arrivano tutte queste cose? - sbadigliò Aria, rivolgendosi verso una sedia.
- Mirai, uno dei miei soldati neri, li fa. Loro non hanno bisogno di mangiare mentre io sì e quindi lo fanno per questo. - spiegò brevemente Ayumi, già seduta mentre mangiava dei biscotti al cioccolato.
Passò pochissimo tempo affinché si accomodassero tutti e Aaron iniziò a lamentarsi del buio della Dimensione e chiese all'amica dai capelli castani come si fosse abituata.
- Ho dovuto abituarmi, non ho avuto scelta. Pian piano anche voi vi abituerete. - disse quindi l'ex Guardiana ridendo, poi addentò un altro biscotto.
- Non esiste un incantesimo per far apparire il sole qui? Per renderlo vivibile. - commentò ancora l'uomo dai capelli viola, sbadigliando.
La ragazza rimase sorpresa da quella domanda e poi guardò Zen, il quale era poco più lontano, e lui rifletté e disse che non sapeva se ci fosse la possibilità.
Dopo circa mezz'ora di silenzio, esordì Iosif dicendo - Adesso si saranno accorti della nostra assenza e attaccheranno. - 
Adna annuì e si scusò per non aver saputo quando loro avrebbero attaccato, ma poi fu fermata da Ayumi che rivelò loro come avesse arrestato Kanata e loro si sorpresero davanti a questa affermazione.
- Allora è vero che l'hai rapito! - fece quindi Aaron, spalancando gli occhi dalla sorpresa.
- Ah? - la ragazza dai lunghi e ricci capelli aveva la sua stessa espressione e poi spiegò come in realtà fu Stefan a trovarlo mentre si aggirava nelle sue zone.
- Venite con me, adesso ve lo faccio vedere. - 
Dopo di che, tutti si alzarono e seguirono Ayumi: quindi uscirono dalla sala e si inoltrarono nel corridoio.


In quegli stessi minuti, Vulpi aveva chiamato a raccolta tutta la Fazione e iniziò a raccontare nuovamente come il rapimento di Kanata l'avesse particolarmente colpito e di come, inaspettatamente, ci fossero diversi traditori dentro la Fazione e, ovviamente, citò il nome di Aria Mayer, Iosif Petrova e Zen Mayer - quest'ultimo considerato come collaboratore di Ayumi, a ragione in un certo senso. Poi rivelò che gli altri scomparsi, Adna Mitchell e Aaron Evans, fossero stati presi in ostaggio e quindi adesso erano tre le persone da salvare e quattro quelle da sconfiggere o uccidere.
"Adesso inizia il vero gioco, Ayumi." pensò quindi il ragazzo dai capelli castani, il quale ordinò a tutta la Fazione di seguirlo.
E tutti lo seguirono, anche se iniziavano a dubitare delle sue parole, ma non potevano far altro che seguirlo ed obbedire.


Tutto il gruppo arrivò davanti una porta marrone e Ayumi la aprì: quando venne aperta, videro una stanza completamente spoglia, con solo delle catene che legavano le braccia di Kanata, mentre Miyu era seduta davanti a lui su una sedia di legno.
- Allora, come procede? - chiese la ragazza dai capelli castani, avvicinandosi al prigioniero e con lei tutto il restante gruppo. Aaron e Adna erano relativamente sensibili a ciò che vedevano, quindi un ragazzo legato con qualche ferita sul corpo ma non decisero di uscire, mentre Aria e Iosif rimasero al fianco di Ayumi senza alcun problema.
- Non ha detto granché, solo che si chiama Kanata, che è un elfo solare ed è fedele a Vulpi. - disse senza emozioni il soldato dai capelli verdi ma venne interrotta da un mezzo grido del ventisettenne, l'unico a non sapere che Kanata fosse un elfo solare.
Neanche Adna lo sapeva, ma non lo conosceva e quindi non le importava più di tanto.
Dopo ciò, Ayumi si avvicinò a Kanata, afferrò il mento di lui e lo portò all'altezza del proprio viso e lo osservò con sguardo severo.
- Dimmi quando loro attaccheranno. -
- Non lo vado a dire a te o a quei traditori lì dietro. - rispose il ragazzo, sputando sul viso della ragazza e lei si allontanò; al suo posto, reagì Miyu che, avendo sempre protetto Ayumi, calciò sullo stomaco l'Elfo.
- Non farlo mai più. - urlò poi.
L'ex Guardiana poi allontanò il Soldato Nero, pregandole di non esagerare ma di cercare di estrapolare più informazioni possibili da lui. Detto ciò, tutti uscirono e lasciarono i due soli in questa sorta di prigione e Miyu si sedette nuovamente davanti Kanata, che stava tossendo.
-Credo tu possa capirmi, non permetto a nessuno di insultare o fare qualcosa ad Ayumi. - disse lei, fissando gli occhi dell'Elfo.
Lui guardò altrove e provò a pensare a qualche cosa, probabilmente a qualche domanda ma poi si voltò verso il Soldato Nero e chiese: - Perché dici di essere la sorella di Ayumi? - 
Miyu continuava a fissarlo negli occhi e rispose brevemente: - Te lo dirò a patto di una tua rivelazione. - e lui annuì.
Il Soldato nero quindi rivelò qualcosa che fu sempre stato un segreto nascosto anche per Ayumi: rivelò come i Soldati neri fossero un'evoluzione dei soldati bianchi, se tutti venivano creati con il potere oscuro, se si fosse pronunciato qualche nome, questi da bianchi cambiavano colore e divenivano Neri. Cosa significava questo? Significava che  loro erano molto più simili agli esseri umani, ma distinti dalla sclera completamente nera e una parte del corpo dello stesso colore. Lei indossava un guanto sulla mano destra e disse che aveva tutto il braccio destro completamente nero, mentre gli altri avevano altre parti.
A parte Mirai, che fu creata da Zen e fu trovata direttamente lì, tutti gli altri furono creati da Ayumi e fu lei a dare loro questi nomi: Miyu, Stefan e Ayu. 
- Lei crede nella casualità di questi nomi ma in realtà non sono casuali. - continuò il Soldato Nero, con viso e occhi impassibili e tono totalmente piatto. Rivelò quindi che loro erano una sorta di "reincarnazione fatta male" di alcune specifiche persone, le quali erano state importanti per Ayumi e le sue vite precedenti.
- Per quanto mi riguarda, io sono la sorella di Katerina, la sesta reincarnazione della Lady. Non sono una persona con la sua essenza, ma sono proprio sua sorella, stessa anima, essenza, ricordi, personalità. Sono lei. - e spiegò che anche gli altri avevano un legame con le vite di Ayumi, ma non volle specificare in che modo. Specificò inoltre che era sua sorella gemella, anche se i capelli verdi la distinguevano completamente da Katerina e raccontò di come lei abbia relativamente vissuto bene insieme alla sorella, ma per colpa di qualcosa che non doveva riguardarle, furono uccise. - Divenni un soldato bianco per caso, non ricordo neanche perché avvenne ma iniziai a vagare. Poi arrivò Ayumi e la riconobbi subito e lei mi diede il nome, non casuale. - 
Poi finì di parlare e chiese a Kanata di spiegare la sua vita, il suo legame con Vulpi e perché fosse così fedele a lui. L'Elfo dai capelli verdi, colpito dalla sincerità del Soldato, decise di parlare e di rivelare le sue vere origini: lui nacque a Pasia, in mezzo al deserto, da una famiglia di Elfi solari protetti da Vulpi. Loro erano sempre stati odiati essendo stati accusati della morte della Lady, la quale era amatissima dal popolo e lui dovette sempre fingere di essere uno come tutti, la differenza era pressoché minima e nessuno poteva davvero scoprirlo. Servì Vulpi sin da bambino, sapeva che lui non invecchiava mai e sapeva una buona parte dei suoi segreti anche se alcuni non poteva scoprirli. Come per il Muro, ci furono alcune situazioni di cui lui era all'oscuro ma si fidava così ciecamente di colui che lo proteggeva che ne divenne letteralmente ossessionato e finì per incarnare lo stereotipo degli Elfi solari: rancorosi, spaventosi, traditori e soprattutto con un odio illimitato per gli Elfi del buio, che invece erano estremamente accettati nella società.
- Sono fedele a lui perché glielo devo. - cercò di concludere in fretta Kanata, guardando altrove.
- Ma hai mai scelto di servirlo? - chiese quindi Miyu, leggermente preoccupata.
- Se avessi mai potuto scegliere, non sarei neanche qui. Probabilmente starei nell'azienda dei miei genitori, a fare il pane. Per quanto noioso, è più onesto. - e disse di tutti gli sporchi lavori che dovette fare, le persone che arrestò senza motivo della famiglia reale o di altre famiglie, gli assassinii che fece, le aggressioni. Per quanto fosse stupido, diceva, qualche domanda se la poneva ma lo proteggeva perché lui proteggeva l'Elfo, e non poteva far altro.
- I dubbi mi assalirono quando ci fu il parziale crollo del Muro, collaborai con Aria e notai che in realtà Vulpi non aveva a cuore nulla se non se stesso. Continuo a servirlo ma non so se davvero è giusto ciò che faccio. - 
- Quando ci attaccherà? - chiese dunque Miyu, con tono compassionevole.
- Probabilmente stanotte, o domani. Considerando che quegli idioti sono venuti qui e quindi sono colpevoli di alto tradimento, la Fazione accelererà. - rispose finalmente l'Elfo solare.
- Ultima domanda: chi è Vulpi? - chiese ancora lei.
- Lui è come Zen, qualcuno che non dovrebbe vivere ai nostri tempi. Lui è il Capo della Fazione della Fenice, ma è anche il Re di Meral, da mille anni ininterrotti. Non chiedermi come, perché neanche io lo so. Ti posso dire che è pericoloso, neanche tutti loro potranno sconfiggerlo. - 

I ragazzi erano tornati alla Sala grande e stavano discutendo sulla strategia da attuare, quindi Ayumi rivelò che era sua intenzione combattere da sola con Vulpi ed, eventualmente, l'avrebbe aiutata Zen.
- Ma è un suicidio praticamente. Per quanto siate forti entrambi, non potete sconfiggere uno che vi ha sempre battuto e ucciso tra l'altro. - disse Iosif, abbastanza sconvolto dalla strategia della ragazza dai capelli castani.
- Potrebbe andare bene... - sussurrò Aria, pensierosa.
- Ma non solo loro! Inoltre potrebbe fare qualche cosa, che ne so dei trucchetti particolari. - esordì quindi Adna che, per quanto fosse ignorante a riguardo, diede supporto a Iosif.
- Non solo quello... - aggiunse Aaron - Lui ha sempre ucciso Ayumi no? O meglio, le sue vite o quello che ci ha detto ieri insomma. Potrebbe farlo daccapo, poi ricordate che è immortale? Come si uccide uno che è immortale? - 
Ci fu un breve silenzio, che venne interrotto da Zen il quale, seduto sul trono di pietra che era lì presente, si alzò e disse - Possiamo evitare tutto ciò se vengono tutti loro con noi. Non possiamo sapere se avremo successo, ma almeno alziamo le nostre possibilità di vittoria. - 
- No, non voglio rischiare di perderli, devo proteggerli! - disse contrariata Ayumi, ferrea sul suo pensiero di andare sola.
E dopo questa frase, si alzarono Aaron, Adna e Iosif, mentre Aria rimase seduta ma confusa.
- Chi ti credi di essere, una sorta di eroe che deve sconfiggere il cattivo di turno? - fece contrariata la bionda nobile, accigliandosi.
- E noi siamo così deboli per te da non riuscire a fermare Vulpi? O Mitchell? O come diamine si chiama? - continuò Aaron, abbastanza arrabbiato anche lui.
- Più siamo, più possibilità abbiamo di fermarlo. Tu non sei un'eroina, noi non siamo i deboli da proteggere e Vulpi è uno pericoloso che va fermato. - completò ringhiando Iosif.
Ayumi, inizialmente sorpresa, iniziò a ridere vedendo questa scena inaspettata e confessò come fosse felice di aver avuto questo supporto sorprendente e, se tanto insistevano, potevano venire al suo fianco.
- Solo che qualcuno dovrà rimanere a proteggere i Soldati bianchi. Per la Fazione sono solo nemici, ma per me sono amici e sono anche ex esseri umani quindi non mi va che vengano uccisi per propaganda. - 
- Possono rimanere i Soldati neri no? Poi non credo che i Bianchi siano eccessivamente indifesi.  - disse una indecisissima Aria, confusa.
- Possiamo fare un'incantesimo di protezione, non è un problema. - concluse Zen. 
Passarono quindi diverse ore, nel quale discussero ancora di strategia, oppure giocavano tra loro - soprattutto Aria e Ayumi - e avevano dei momenti nel quale dimenticavano di essere in procinto di una battaglia oppure iniziavano degli allenamenti tra di loro per potenziarsi, soprattutto per Adna che non aveva mai combattuto in vita sua. 

Si fece sera, e avvennero due cose importanti: Miyu andò ad avvertire Ayumi di ciò che aveva scoperto da Kanata e quindi tutti quanti rimasero svegli dentro la Sala grande. Erano Zen, Ayumi, Aria, Iosif, Adna, Aaron e poi tutti i Soldati neri Miyu, Ayu, Mirai e Stefan.
Poco al di fuori, arrivati finalmente al punto di arrivo, Vulpi alzò il braccio sinistro e dopo qualche minuto lo abbassò velocemente fino ad indicare il luogo preciso dove andare.
- E adesso inizia l'operazione! Questo è l'inizio dell'invasione! - urlò.
E la Fenice iniziò ad accanirsi sul quartiere che Ayumi governava.


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