"Sono venuto per te."

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Nella mia mente? Cosa significa tutto questo?

- Cosa hai fatto? - chiese Ayumi, confusa e guardando lo strano paesaggio che si trovava attorno. Zen rise a vederla così spaventata: era la prima volta che lei usciva fuori controllo così tanto, molto probabilmente non capiva come lui avesse fatto ad entrare.
- Un antico incantesimo mi permette di entrare nelle menti. - spiegò lui dolcemente, osservando le rose di diverso colore.
- Tutto qui ha un significato simbolico, tutto qui è un'allegoria. E qui io posso ucciderti. -
- Cosa? -
Zen, allora ad alta velocità, si rivolse verso Ayumi e iniziò ad attaccarla con tantissime piccole sfere di fuoco: iniziò quindi la grande offensiva dell'Elfo, che non poteva assolutamente controllarsi.
Le piccole sfere continuavano a cadere verso la povera ragazza che, però, riuscì a proteggersi innalzando un Ciclone davanti a sé. Zen continuò così per un paio di minuti, poi iniziò ad usare la Terra: sapeva benissimo che i poteri legati alla terra erano l'ovvio punto debole della castana. Non perché non fosse capace di gestirlo, ma semplicemente perché qualsiasi potere dell'aria con la terra si annullava.
Quindi, creò dei proiettili e li scagliò contro Ayumi, la quale venne colpita molte volte e si ferì più o meno gravemente: la ragazza fu costretta quindi a rilasciare il quarto sigillo per guarire le proprie ferite e iniziò ad attaccare anche lei.
Kuki no Tama
Terzo sigillo rilasciato: la ragazza iniziò a creare le palle d'aria e le scagliò verso Zen che, furbo, le annullava con un muro di terra; poi lei rilasciò il secondo sigillo, Muchi, e intraprese un combattimento a distanza ravvicinata, usando la frusta d'aria come una sorta di spada. Iniziò quindi ad attaccare, l'Elfo rispondeva con l'ausilio della spada ma venne spezzata dalla frusta di lei e quindi si trovò senza alcuna difesa e Ayumi continuò l'offensiva.

"Kuki no Tama."

Colpì in pieno petto l'Elfo del Buio, che venne sbalzato via. La ragazza, quindi, iniziò a reclamare aria e iniziò a respirare lentamente, per recuperare le forze: la tregua non durò a lungo perché il ragazzo si alzò quasi immediatamente e afferrò il collo della Ex Guardiana, soffocandola leggermente. La scagliò a terra e, arrivata lì, lui le trafisse il cuore.
Ayumi sbarrò gli occhi, terrorizzata. Era stata sconfitta.

Era morta.

Ma avvenne qualcosa di strano: si ritrovò in piedi, nuovamente davanti all'avversario, senza alcuna ferita nel petto.
- Ma cosa...? - balbettò lei, confusa.
- Posso ucciderti quando voglio, nella tua mente non puoi perdere la vita. Ma posso indebolirti. -
Questa frase le ricordò ciò che le aveva detto Vulpi: distruggerla mentalmente e renderla debole, ecco cosa aveva in mente quel bastardo.
- Quindi, lo stesso vale anche per te. - sussurrò malignamente lei, mostrando un sorriso estremamente poco rassicurante
- Cosa...? -
Lui non fece in tempo a capire cosa intendesse Ayumi, che lei si materializzò dietro di lui e lo intrappolò nel Ciclone e lo uccise.
Come lei aveva immaginato, poco dopo Zen si ritrovò poco più lontano di lei, senza alcuna ferita.
- Non finiremo mai questa battaglia, vero? -
- Già. -
E continuarono ad attaccarsi, a morire più volte, a guarire, a combattere per qualcosa che neanche loro sapevano: Zen era costretto dalla maledizione imposta da Vulpi; Ayumi stava solamente proteggendo sé stessa. Non c'era un motivo di fondo in tutti quegli attacchi, bisognava solo continuare a lottare e perseverare, sopravvivere, vivere per poter affrontare colui che, per un motivo ancora oscuro, aveva architettato tutto un piano sadico e maligno.
L'ombra del passato che doveva essere scoperto in ogni caso, il futuro incerto che era indispensabile per loro, due ragazzi destinati a combattersi: come poter finire e interrompere qualcosa che non può essere interrotto in nessun modo?
Passarono diverse ore dall'attacco di Zen ed entrambi erano estremamente provati dalla stanchezza e dal progressivo esaurimento dell'energia. E ciò non era buono per entrambi.
Zen aveva colpito per l'ennesima volta Ayumi, che cadde a terra senza vita.
- Dannazione! - urlò lui, in preda ad un attacco d'ira e iniziò a gridare dalla disperazione. – Vulpi, liberami! -
La voce si diffondeva per tutto il luogo misterioso, lui urlava sempre più forte. Lui non riusciva più a continuare, non riusciva più a combattere. Nella sua lunga vita, ha visto tantissimo sangue, tantissime morti e lui non ce la faceva più a continuare in quel modo. Voleva smettere, voleva vivere, voleva liberarsi e nessuno riusciva ad aiutarlo. In nessun modo.
Accadde però qualcosa di strano.
Un urlo femminile iniziò a diffondersi e una stranissima energia magica iniziò ad uscire fuori da qualche parte: Zen si rivolse verso Ayumi e vide qualcosa che non aveva mai visto prima di allora. La ragazza era in piedi, aveva gli occhi che brillavano di blu e viola, i capelli stavano mutando colore e anche l'abbigliamento... Sembrava che lei stesse facendo qualcosa di strano. Lui percepiva due poteri differenti che provenivano dalla ex Guardiana: l'energia pura del potere dell'aria e l'energia oscura del sigillo oscuro che lei possedeva.
Lui non stava capendo cosa stesse succedendo in quel momento, ma intuì qualcosa che non ebbe però modo di verificare. Si ritrovò immediatamente su una sedia marrone, all'interno di una libreria: lui, confuso, alzò lo sguardo e si rese conto che Ayumi lo aveva cacciato dalla propria mente. Come aveva fatto? Grazie a quell'energia assurda?
Anche Ayumi si risvegliò poco dopo ma, stranamente, non si ritrovò sul suo letto, ma tra le braccia di una preoccupatissima Miyu, che quasi piangeva.
- Ayumi! -
Tutti i soldati, sia Neri che Bianchi, iniziarono a ricoprire la propria padrona di domande e attenzioni, ma lei non riusciva a capire ciò che stava accadendo.
- Cosa...? - cercò di dire la castana, invano.
- Abbiamo percepito una strana energia provenire dalla tua stanza e siamo andati a controllare: appena entrati, abbiamo visto tu che fluttuavi e l'energia che stavi emettendo era un misto tra i tuoi due poteri. - spiegò Miyu, per quanto lei potesse fare.
- Ho fuso i miei poteri senza volerlo? -
Infatti, Ayumi stava provando a fondere i suoi due poteri già da quasi un anno e non era riuscita in questo suo intento: poi ricordò di aver subito un attacco psichico di Zen e, quindi, ipotizzò una strana teoria. Forse, Zen l'aveva fatta arrivare al limite dei suoi poteri e, per non collassare, il suo corpo ha automaticamente deciso di fonderli? O inconsciamente, lei li ha messi insieme? O entrambe.
L'unica cosa che poteva fare, però, era riposare.

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