Decisione

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Il mattino dopo, Aria fu improvvisamente svegliata da un urlo di Iosif che comandava alle due ragazze di svegliarsi immediatamente e di sistemarsi perché sarebbero dovuti partire. L'Elfo quindi si alzò lamentandosi leggermente e poi guardò di fronte a lei per salutare Adna ma non la notò, quindi si voltò e vide che poco più lontano, nel sacco a pelo di Aaron vi era la principessa che si stropicciava gli occhi.
- Iosif, non si svegliano così le persone... - si lamentò la bionda ragazza, ancora semiaddormentata ma notò che i due la guardavano in modo strano. Inizialmente non capiva il perché la guardavano così ma poi si ricordò della notte precedente e di tutto ciò che era successo, quindi si alzò di scatto e urlò loro di non pensare a cose strane altrimenti lei li avrebbe sciolti nella lava che lei sapeva evocare.
Dopo ciò, lei andò verso le sue cose e sistemò i vestiti da indossare e nel frattempo anche Aria fece la stessa cosa; Iosif uscì dalla tenda per far cambiare le ragazze e raggiunse Aaron, il quale era seduto a terra a meditare.
- Che stai facendo? - chiese il biondo appena si avvicinò al ventisettenne.
- Radicamento. Il mio potere è legata alla terra quindi più mi lego alla terra, più forte divento e meno energie negative ho addosso. - rispose l'uomo, aprendo gli occhi verso il diciottenne. Poi si alzò e chiese se le ragazze fossero pronte. Lui quindi rispose che si stavano cambiando e stava per dire altro quando improvvisamente, dietro di lui, si palesò Vulpi che chiese a Iosif di seguirlo perché doveva parlargli.
Il ragazzo del Nord lo seguì e Aaron aspettò circa mezz'ora prima che arrivassero le ragazze, poi chiusero la tenda con la magia e si sistemarono sui cavalli.
Quando Aria incrociò lo sguardo con Aaron, notò l'assenza di Iosif e chiese informazioni a riguardo.
- Non lo so sinceramente. - ammise il ragazzo dai capelli viola. - Ma l'ha chiamato Vulpi per qualcosa ma non ti so dire altro. - poi si voltò verso Adna e notò i suoi occhi gonfi, poi si avvicinò e le accarezzò il volto.
- Hai bisogno di me, per caso? - stuzzicò.
- No. - urlò lei, imbarazzata quando sentì la mano fredda del ragazzo su di sé. - Non toccarmi, ti taglio la mano. - 
- Va bene, va bene! Però tutti noteranno i tuoi occhi. Se hai bisogno, sono qui! - completò lui, andando leggermente più avanti col cavallo, mentre lei iniziò ad urlare ancora di più.
Dopo qualche minuto, si palesò nuovamente Iosif e Aria, preoccupata, si avvicinò a lui e gli chiese dove fosse finito e se fosse successo qualcosa.
- Tranquilla Aria, preparati perché adesso saprai tutto da Vulpi. - rispose semplicemente il soldato e infatti, subito dopo, il capo della Fazione andò di fronte al vasto gruppo insieme al suo cavallo.
Catturò l'attenzione di tutti e poi iniziò a parlare.
- Oggi attraverseremo il Muro, sarà la prima importante tappa che faremo. Innanzitutto dobbiamo ringraziare Aria e Kanata se il Muro è rimasto in piedi. A loro, la nostra riconoscenza. - si levò quindi un generale applauso verso l'Elfo del Buio ma lei, così come i suoi compagni, notarono che il ragazzo dai capelli castani disse questa frase con un tono strano, quasi come se fosse infastidito da qualcosa.
- Inoltre, se avete notato, Kanata non è con noi. Purtroppo, questa notte il mio compagno più caro e nostro amico è stato rapito. - 
- Rapito? - ripeté Aaron, abbastanza scosso mentre tutti gli altri, tranne Iosif, erano così scossi da non riuscire a dire alcuna parola.
- Purtroppo è stato rapito durante la notte, mentre io dormivo. Come testimoniato da alcuni di voi. - iniziò a parlare Vulpi, guardando soprattutto Iosif.  - Hanno notato dei movimenti strani da parte sua. Ho la certezza che lui sia stato rapito da Itashiru, probabilmente perché sa che stiamo andando verso la Dimensione Oscura per sconfiggerla. Dobbiamo andare a riprendere il nostro compagno, anche se questo significa ucciderci per salvarlo. Dobbiamo salvarlo, così come lui ha fatto qualche tempo fa per il Muro. - 
Di conseguenza, tutti i membri della Fazione risposero un sicuro "sì" ma non esultarono o dissero qualche altra frase, iniziarono soltanto la loro marcia verso il Muro.
Appena partirono, sia Aria sia Adna chiesero a Iosif spiegazioni riguardo ciò che successe.
- Si ipotizza che Kanata sia scomparso. A metà del mio turno, notai dei passi e vidi lui camminare verso una zona, ma pensai stesse andando per il bagno, non ho pensato ad un possibile rapimento. - spiegò il biondo, ma venne interrotto dall'Elfo.
- Magari si è solo perso, in questa foresta è facile se non ci sei mai andato. -
- Non lo so Aria, so solo che lui mi ha potuto dimostrare che è stato rapito. - 
- Come? - chiese quindi Adna.
- C'erano tracce di sangue dietro la sua tenda e dei segni compatibili a quelli di una possibile aggressione nel terreno. - 
- Potrebbero però essere stati falsificati. - intervenne Aaron.
- Possibile, ma non posso dire "Ehi stai mentendo." senza averne la certezza. - concluse Iosif, abbastanza contrariato.
- Mio cugino non mentirebbe mai. Ne sono sicura. - chiuse quindi la discussione la principessa, con tono sicuro e deciso.
Aria e Iosif si guardarono brevemente negli occhi: sapendo ciò che aveva fatto davvero Vulpi, era estremamente possibile che avesse mentito, ma non potevano dirlo ad una sua parente così, senza raccontarle prima tutta la storia e, in quel momento, non era fattibile.


Nello stesso momento, Ayumi si era svegliata sul vasto letto nero che aveva nella sua stanza, che aveva lo stesso identico colore, ed era rimasta avvolta nelle sue coperte e guardava senza alcun pensiero in testa il soffitto. Era estremamente distratta e di certo non stava pensando a guerre, o Sorgente o altre cose: era semplicemente sdraiata, a fissare un punto della stanza in modo totalmente assente. Questo momento di pace si interruppe bruscamente quando qualcuno aprì la porta e lei roteò leggermente la testa verso la fonte del rumore e vide che Miyu la stava guardando con fare molto sospetto.
- Miyu. - chiamò quindi lei, mettendosi seduta sul letto. Aveva un lungo pigiama completamente viola, simile quasi ad un abito.
- Ayumi, è stato arrestato qualcuno che si aggirava nei dintorni. - replicò il Soldato Nero, preoccupato.
- Arrestato? Chi? Noi non arrestiamo nessuno. - ribatté quindi la ragazza dai capelli castano scuro, interrogativa.
Lei quindi le fece cenno di alzarsi e quindi Ayumi ebbe poca scelta: si alzò dal letto e, dopo aver chiesto a Miyu di uscire, lei iniziò a vestirsi. Indossò quindi una maglia stretta a maniche lunghe nere che lasciava scoperte le spalle e dei jeans grigi, poi indosso degli stivali neri e andò poi prima verso il soldato nero che la stava aspettando e infine si lasciò guidare fino alla Sala Grande. 
La Sala era come sempre immensa, completamente grigia e tre colonne per lato - e quindi sei colonne con decorazioni naturalistici - e una sedia di pietra in fondo alla sala; notò che vicino alla sedia di pietra vi era Zen con le proprie braccia conserte e davanti a lui c'era Stefan, il quale stava tenendo bloccato un ragazzo.
Ayumi quindi si avvicinò e iniziò a riconoscere il viso e il corpo familiare di quel ragazzo che era bloccato dal suo collaboratore: altezza media, carnagione chiara, occhi d'oro e capelli corti spettinati verdi.
- Kanata? - sussurrò lei, completamente sorpresa di vedere qualcuno della Fazione nel suo castello, soprattutto se quel qualcuno indicava Kanata.
Lui annuì e poi cercò di svincolarsi dalla forte presa di Stefan, il quale strinse ancora più forte e lo buttò a terra.
- Perché l'avete catturato? Vi avevo detto di non dire o fare nulla, avremmo aspettato il loro arrivo fino a qui! - gridò contrariata la Miyazaki, indicando il ragazzo che, sorpreso dal fatto che la ex guardiana era a conoscenza dell'invasione, spalancò gli occhi.
- C'è qualche traditore quindi? - urlò di conseguenza lui, ma venne bloccato da un "Zitto!" dal Soldato nero dai capelli castani.
-L'ho visto aggirarsi nei dintorni, e sapendo chi poteva essere, l'ho preso. - 
- Stefan, adesso però daranno la colpa a me! - ribatté Ayumi, giustamente arrabbiata ma poi cercò di controllarsi e si avvicinò a quello che ormai si scoprì essere un Elfo solare. - Perché sei qui? Perché sei da solo? - 
Kanata ringhiò soltanto e non rispose: questo spinse la ragazza ad allontanarsi da lui e, prima guardando Zen in segno di approvazione e poi verso Miyu, fece un ordine: - Non toccatelo, qualsiasi cosa faccia. Ma dovete interrogarlo, affinché possiamo avere delle informazioni. Portatelo in una delle stanze vuote e tu, Miyu, puoi occupartene e riferire direttamente a me. - 
Dopo ciò, il Soldato Nero dai capelli verdi annuì e chiese a Stefan di assisterla mentre portava via Kanata; Ayumi poi rimase sola con Zen e, dopo un'altra occhiata veloce, lei gli diede le spalle e si diresse verso un corridoio.
- Dove vai? - chiese Zen, abbastanza preoccupato per lei.
- Vado a completare ciò che stavo creando. Poi ci prepariamo perché saranno vicinissimi. - disse lei, sicura come non mai e poi chiese all'Elfo del Buio di assisterla per un progetto segreto e poi per gli ultimi allenamenti.


Passarono circa quattro ore da quando la Fenice era nuovamente partita e il gruppo di Iosif si stava lamentando per via della stanchezza; notarono poi come il paesaggio cambiò visibilmente. Erano usciti dalla foresta e adesso si trovavano in un luogo verde ma con pochi alberi, giusto qualcuno a perdita d'occhio più lontano. Aria e Aaron ricordavano benissimo il posto e soprattutto poterono già vedere una sorta di energia di colore nero: i due iniziarono quindi a parlare della loro prima volta vicino al confine e di come effettivamente finì, ma la cosa non durò molto poiché uno "Stop" urlato da Vulpi li fermò tutti.
- Eccoci davanti il Muro. - indicò quindi il ragazzo dai capelli castani, abbastanza ansioso per ciò che avrebbero tutti dovuto fare da lì a poco.
Tutti si fermarono attorno al capo per poter meglio ascoltare quelle che sarebbero state le sue direttive.
- Il Muro è estremamente pesante da attraversare, si dice fu creato dalla divinità Meral ma sinceramente, non ci credo davvero. - iniziò a parlare quindi Vulpi, guardando l'oggetto della discussione. - Dovremmo dividerci in tre gruppi e saranno composti da: 1) tutti gli Elfi del Buio, impiegheranno dai cinque ai dieci minuti per attraversarlo; 2) gli esseri umani con poteri, da dieci minuti a mezz'ora o addirittura un'ora; 3) esseri umani senza poteri, loro impiegheranno circa un'ora e mezza se non anche due ore per passare. - 
- Eh? - protestò Iosif, sentendosi nettamente inferiore a tutto il resto della Fazione. - E perché io due ore e Aria sei secondi? - 
- Non sono sei secondi, ma cinque minuti. - precisò Vulpi, ridacchiando e poi continuò - Il Muro è essenzialmente di difesa e serve per evitare guerre come la prima guerra tra Elfi e Umani, che fu disastrosa. Essenzialmente assorbe molta energia, per questo ti trovi in svantaggio con chi ha energia magica. Infine, gli elfi del buio sono nati qui, hanno la sua stessa essenza. - concluse.
Aggiunse poi che lui avrebbe controllato il passaggio di tutti e che poi lui sarebbe passato per ultimo, come precauzione e per vedere se qualcuno potesse tradirli.
Iniziò quindi il primo gruppo: Aria e alcuni altri elfi - infatti non era la sola - iniziarono con l'avvicinarsi al muro per poi entrare dentro. La sensazione che provò immediatamente Aria fu quello di una forte pressione che le attraversava le ossa, come se ci fosse un vento che andava in direzione opposta alla sua, ma alla fine non sembrava così estremamente difficile superarla. Di conseguenza, lei e il suo gruppo attraversarono tutto in circa sei minuti, poi si raggrupparono insieme per aspettare tutti gli altri.
Appena passarono, il secondo gruppo composto anche da Aaron e Adna si preparò all'entrata e iniziarono l'attraversamento anche loro: ebbero le stesse sensazioni di Aria, ma la principessa ebbe dei problemi in quanto la pressione era troppo forte per lei e cercò in tutti i modi di attraversarla, utilizzando anche la propria energia magica e, dopo circa tre quarti d'ora, riuscì ad attraversarla e notò che l'uomo di ventisette anni l'aveva superata un po' prima e poi si raggrupparono ad Aria.
Infine, arrivò il piccolissimo gruppo di Iosif: era composto da lui ed altre tre persone e iniziarono ad attraversare il Muro anch'essi. Il soldato incontrò le stesse difficoltà di Adna ma, non avendo poteri, dovette basarsi sulla sua pura forza fisica mentre il Muro diveniva sempre più aggressivo nei suoi confronti, assorbendo parte di energia vitale.
Con un enorme sforzo fisico, lui e il suo cavallo riuscirono ad uscire da quella trappola, così come il giovane lo considerava. Appena vide Aria, Adna e Aaron si unì a loro e la principessa iniziò a stuzzicarlo in quanto aveva impiegato un'infinità di tempo per uscire ed entrare nella Dimensione Oscura.
- Certo che me la immaginavo diversa. - disse sorpreso Iosif, notando l'enorme paesaggio desertico e una luna alta nel cielo nonostante dall'altra parte fosse pieno giorno.
- Sì, per questo ormai solo i soldati bianchi vivono qui. - sospirò l'elfo del buio, leggermente rattristato da ciò che vedeva.
- E Ayumi vive qui? - chiese quindi Aaron.
- Sì. - rispose brevemente Aria.
Non parlarono molto a lungo, anche perché dopo qualche tempo attraversò il Muro per ultimo Vulpi che andò avanti a tutti i gruppi per guidarli verso una nuova postazione dove riposarsi e poi completare l'invasione il giorno dopo. Però c'era qualcosa che non andava: tutti lo guardavano in modo strano, come se avessero visto qualcosa di indicibile e inaspettato. Lo stesso era per il gruppo di Iosif, nel quale soprattutto Aria e Adna guardavano il ragazzo in modo molto sospetto.
- Che c'è? - chiese stranito il ragazzo dai capelli castani.
Aria indicò la sua testa e di conseguenza Vulpi si toccò la testa e immediatamente capì ciò che aveva sorpreso tutti: sulla sua testa erano spuntate due orecchie estremamente pelose, a forma triangolare e poi verso la schiena una lunga coda dello stesso colore dei suoi capelli.
- Ah, me lo ero dimenticato. - sospirò sorpreso il ragazzo, cercando di sorridere per non far insospettire nessuno. - Un difetto di famiglia, non dovete preoccuparvi in alcun modo. - 
Dopo di che, lo stesso capo si maledì tra sé e sé dato che aveva dimenticato un dettaglio importante ma cercò di non far notare il suo disappunto.
- Un difetto di famiglia? Adna, ma anche tu o altri avete delle orecchie tipo da volpe? - chiese sinceramente sconvolta l'elfo del buio, avvicinandosi alla nobile.
- Sinceramente no, è la prima volta che vedo una cosa del genere. - rispose lei, ancora più sconvolta dell'amica.
- Certo che è ironico: lui si chiama Vulpi e poi ha orecchie da volpe. - ridacchiò Aaron, non venendo completamente considerato, poi aggiunse - Probabilmente ha la madre così. - 
- Non ne ho idea. - 


Kanata era stato portato in un stanza completamente vuota dai due Soldati Neri e poi, dopo aver preso una catena, lo legarono a dei supporti presenti sul muro. Dopodiché, l'elfo solare era semi inginocchiato con le braccia legate in alto da questa catena, mentre Miyu e Stefan stavano davanti a lui.
Il soldato nero dai capelli verdi si avvicinò al ragazzo e si inginocchiò, poi afferrò il mento di lui e lo portò vicino al suo viso, guardandolo con lo sguardo più crudele possibile.
- Dimmi cosa ci facevi nei dintorni. - disse lei, completamente apatica.
- No. - risposte stizzito lui, guardando altrove ma il Soldato indirizzò nuovamente il suo sguardo su di lei per poi fargli male alla gamba col proprio piede.
- Devi dirmelo. Ti potrei fare del male indicibile se non mi dici tutta la verità. - ringhiò Miyu, stringendo la presa che aveva sulla mandibola di Kanata. - Ayumi è mia sorella, l'ho protetta da secoli e la proteggerò sempre. Parla. - 
"Sorella?"
- Ayumi non ha sorelle... - sussurrò sconvolto il ragazzo, osservandola negli occhi e fu lì che intervenne Stefan.
- Non ti è dato sapere il legame che abbiamo con Ayumi ma sappi che è un legame che va oltre il tempo. Parla, altrimenti posso tranquillamente ucciderti. - 
In quello stesso momento, Ayumi rivelò il suo piano segreto a Zen: andarono in una stanza accanto a quella dove lei dormiva e lì dentro vi erano una miriade di soldati bianchi semi coscienti e davanti a loro qualcosa di verde luccicava.
- In tutto questo tempo dove attaccavo la Fazione, non facevo altro che prendere energia dalla Sorgente che ha Vulpi per poter creare questa. - prese per mano l'elfo dei buio per guidarlo verso un gioiello verde del tutto uguale alla Sorgente. - Immaginavo che non avrei potuto prendere la Sorgente originale e quindi ho provato a creare l'Antisorgente. Opposta a lei, nella speranza che possa eliminare quell'oggetto. - 
- Eliminarlo? - chiese incuriosito l'albino uomo, guardando verso la ragazza.
- Sì, ha creato problemi per mille anni. Per quanto possa essere utile per sbloccare i poteri, ha condannato la mia famiglia. Quindi la distruggeremo e creeremo un nuovo metodo, più equilibrato. - spiegò Ayumi, sicura come lo era sempre stata. E fu lì che il ragazzo sorrise dolcemente: aveva ragione la Lady, loro erano completamente diverse.
Subito dopo, andarono ad allenarsi insieme.


La Fenice si era accampata da qualche ora e ormai era tutto pronto sia per la sorveglianza e sia per il riposo: stavolta a sorvegliare sarebbero stati Iosif  e Aria, entrambi per tre ore circa in modo da far riposare almeno Aaron e affinché anche l'elfo potesse fare qualcosa. Infatti lei aveva dormito più di tutti nel gruppo e quindi era estremamente scontato che quella notte avrebbe sorvegliato lei; mentre Adna era completamente esente per via del suo status e, se Vulpi l'avesse vista sveglia, probabilmente avrebbe iniziato a creare qualche problema.
Prima che ciò avvenne però, una curiosissima Adna decise di esplorare la zona in modo da poter avere una conoscenza in più nella mente e, con l'approvazione di Iosif, iniziò a camminare in quell'universo così desertico ma allo stesso tempo bellissimo. Il suo viaggio non durò molto a lungo perché sentì una voce strana provenire dalla tenda del cugino Vulpi e decise di avvicinarsi senza farsi notare.
Iniziò a sentire delle frasi come "Per poco non mi scoprivano." e "Devo velocizzare tutto. Altrimenti l'energia non basta." e poi si avvicinò ancora di più per seguire tutta la discussione.
Iniziò quindi a sentire le seguenti frasi, che la sconvolsero del tutto:
- L'energia che ho assorbito non è sufficiente, anche se sono dovuto andare alle prigioni di corsa e non ho potuto assorbire tutto. - 
- Kanata, devi solo non dire una parola e trattenerli. O inventarti cose, affinché possa uccidere tranquillamente Ayumi. Non mi sono mai sentito così vicino alla vittoria. - 
- Qui sono tutti abbastanza stupidi. Sono sicuro che Aria mi darà dei problemi, ma Adna e Iosif mi difenderanno a prescindere: una è la figlia di quello che ho assorbito malamente e si crede mia cugina e l'ho portata con me proprio per difendermi; l'altro perché sono il suo re. - 
- Odio essere un Mutaforma. - 

Cosa? 
Adna cercò di soffocare l'urlo dentro di sé e scappò immediatamente verso la tenda. Allo stesso tempo Aria e Iosif discutevano seduti sulla sabbia, a osservare l'unica cosa visibile e cioè la Luna.
- Sai, non mi va più, vorrei smettere. - sospirò l'Elfo del Buio, guardando ancora quella luna solitaria nel cielo più nero.
- Perché? - chiese il soldato, concentrato anch'egli sul cielo.
- Non mi va di attaccare Ayumi, lei è la mia migliore amica. - iniziò a parlare la ragazza dalla pelle blu, rannicchiandosi con le ginocchia poggiate sul suo petto. - Non posso continuare così. - 
- E cosa vuoi fare a riguardo? - chiese ancora Iosif, stavolta guardando l'elfo.
- Vorrei andarmene. - 
- Mhm? - 
Il tono sorpreso del biondo fece leggermente spaventare Aria, la quale si voltò verso l'amico e cercò di spiegargli ciò che aveva in mente.
- Non posso stare più qui. So cosa ha fatto Vulpi, anzi Mitchell, a me e Ayumi e alle nostre precedenti incarnazioni, cosa vuole fare adesso. Non posso permetterglielo. -
- Va bene, hai anche ragione. Rischi però la peggior condanna, cioè la pena capitale per alto tradimento. - disse preoccupato il soldato, cercando di mantenere controllo su se stesso ma con pochissimo successo. - Ne ho viste tante di queste condanne e non voglio che accada ciò a te. - 
-Ma non posso stare qui! - 
- E allora andiamocene. - 
Quella frase sorprese ancora di più Aria, la quale chiese spiegazioni e lui, sorridendole dolcemente, le rispose che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di proteggerla, anche affrontare una condanna così pesante al suo posto.
- Dovrebbe essere decapitato Vulpi, non io. - rispose Aria, silenziosamente e con gli occhi relativamente tristi.
- Lo so, però non devi morire. - 
Lui quindi le prese una mano e le ripeté che voleva solo proteggerla e, se lei avesse voluto tradire la Fazione per Ayumi, lui sarebbe andato con lei. Non poteva perderla, disse.
I due sorrisero ma vennero interrotti da Adna che scappava verso la tenda e loro due, prima abbastanza confusi, la seguirono.
Quando entrarono, videro una infuriata Adna che iniziò ad andare verso il proprio sacco a pelo e lo scaraventò lontano da lei, andando a cadere su quello di Aaron.
- Io me ne vado! Non rimango qua! - urlò la principessa, andando verso i suoi oggetti personali e ordinandoli tutti. Aaron, che stava preparando il proprio sacco a pelo per dormire ma venne interrotto sia dalle urla di lei e sia dal sacco a pelo della ragazza che andò sopra il suo, si chiese se non fosse impazzita per la storia di Iosif.
- Me ne vado! - urlò ancora.
- Ma che succede? - chiese Aria, appena entrata insieme a Iosif. La nobile, appena vide i due, raccontò a tutti ciò che aveva sentito e del dramma che stava provando dentro in quel momento. Man mano che la ragazza raccontava le frasi che aveva sentito, tutti e tre gli interlocutori rabbrividirono a ciò che sentivano. 
A fine del racconto, la bionda affermò ciò che era la sua convinzione di andarsene perché non poteva stare con qualcuno che aveva fatto del male a suo padre.
- E poi cosa significa "Odio essere un Mutaforma"? Di cosa parla? - chiese confusa l'elfo del buio, stringendo nervosamente un lembo della maglietta a maniche lunghe bianche e azzurre che indossava.
- Non ne ho idea, me ne voglio solo andare! Poi rifletto su ciò che ha detto! -
Dopo ciò, sia Aria sia Iosif risposero che avevano appena deciso di tradire la Fazione e di allearsi con Ayumi.
- Aspettate ragazzi, ma siete impazziti? - chiese scosso Aaron, cercando di calmare gli animi. - Così verrete uccisi. - 
- E allora? Non possiamo più rimanere qui! - affermò l'Elfo del buio, aggrottando le sopracciglia blu.
- Sì ma siete consapevoli delle conseguenze? - chiese ancora il ventisettenne.
- Sì. Non sto con uno che ha fatto del male a mio padre. - confermò Adna.
- Ed io non voglio combattere contro Ayumi. - confermò anche Aria.
- Io non abbandono Aria. - disse infine Iosif.
Poi i tre dissero al ragazzo di non coinvolgersi e, per Aria e Iosif, avrebbe fatto bene a stare fuori tutta quella storia, al che anche Adna protestò perché loro dovevano dire tutto ciò che sapevano senza nascondere nulla.
- E secondo voi quando andrete via, loro mi diranno "no va beh povero non c'entra."? Mi condanneranno con voi perché vi coprirei. - iniziò a parlare il ragazzo e poi si rivolse a Iosif. - Io non abbandono nessuno di voi, perciò verrò con voi. - e alla protesta di tutti, lui li zittì dicendo - Io posso coprirvi: la mia famiglia è nobile, piena di avvocati quindi potremmo coprirvi tutti e poi sarebbe meglio così. Quattro teste sono meglio di tre. - 
Così dicendo, Iosif andò al centro del gruppo e chiese - Questa è la nostra decisione? - 
E tutti, senza alcun dubbio, risposero.

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