20. Your lips, my lips, apocalypse

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E se sei fortunato
i vostri respiri
andranno via all'unisono
la tua pancia
la sua schiena
la sua nuca
le tue braccia
i piedi nei piedi
che si carezzano
tenendo il tempo della notte

fottendosene
del regno
dei cieli



È che la sua pelle era fatta di stelle e miele, e brillava come un plenilunio nella penombra della camera.
E la sua sveglia argentata sul comodino scandiva i secondi, ma lui non avrebbe saputo dire da quanto tempo si trovava incatenato, occhi negli occhi, annodato completamente al corpo di lei, con ancora tutta quella quantità ingombrante di tessuto che li divideva.

Sapeva che almeno la sua maglietta era stata sfilata ed era finita a terra, sbattendo contro le tende, insieme a tutte le sue inibizioni e le sue buone intenzioni, mentre lei delineava i contorni dei suoi tatuaggi con le dita, che erano lamette di ghiaccio, come a studiarne le fattezze. E poi li baciava, lentamente, con accuratezza.
Sul petto, sulle clavicole, sullo stomaco. Dai trapezi alla base del collo, percorreva la linea verticale fino all'addominale basso.
E ogni bacio era una fitta di fiele zuccherino.

Harry aveva sospirato di piacere e poi si era di nuovo ripiegato su di lei, perché il suo corpo pretendeva maggiore contatto.
Maggiore vicinanza, il suo calore dappertutto, l'olfatto inebriato dal suo profumo invitante.
Faceva fatica a tenere i fianchi fermi, per cui si era sollevato e poi accovacciato sul corpo di lei, tenendole le ginocchia strette attorno ai fianchi.
Le aveva cominciato a tormentare il ventre, attorno l'ombelico, con piccoli baci umidi, per poi salire verso le costole, sfilandole lentamente la maglietta per farsi strada verso il seno.

Il desiderio lo abbagliava, un bisogno indescrivibile di scaricare quella bramosia a colpi di reni lo inghiottiva come un mare di fiamme, ma cercava di muoversi piano, con attenzione, e faceva tutto chiedendole la sua approvazione con lo sguardo, senza mai distogliere gli occhi dai suoi.
Anche la maglia di lei era finita non sapeva bene dove, perché era troppo intento ad osservarla, quasi nuda, nella sua bellezza accecante. Poi aveva ricominciato a baciarla, beandosi della sensazione del seno turgido di lei contro il suo petto trepidante.

Quella frizione lasciva tra i loro corpi seminudi aveva seppellito qualsivoglia possibilità di salvezza. Erano due naufraghi e stavano annegando insieme.
Estelle era scesa con le dita rapide sotto i suoi addominali per tormentargli la linea di peluria che partiva da sotto l'ombelico, fino a slacciargli i pantaloni, lo aveva aiutato a liberarsene e aveva percepito nettamente la sua eccitazione spingere contro il suo punto nevralgico: il ventre si alzava e si abbassava ritmicamente, e un lieve gemito che lui aveva raccolto tra le sue labbra le aveva tolto più di un respiro.

Harry le fece sollevare le braccia sopra la testa tenendole i polsi fermi, continuando ad aumentare quello sfregamento sfacciato, adesso che solo due lembi di stoffa li separavano dall'essere completamente nudi, e la loro pelle si confondeva come se non esistesse un punto in cui finisse uno ed iniziasse l'altro.

Come era potuto accadere che lui fosse realmente lì, nel suo letto, che non fosse un sogno, dopo che aveva pensato che non lo avrebbe più rivisto, prendendo quell'aereo per fuggire da lui? Era riuscito a riprendersela con tutta la testardaggine che aveva messo in quella situazione e adesso lei non poteva che ringraziarlo, per essere stato così ostinato. Continuava a ripetersi che non fosse reale, la sua bellezza e i movimenti del suo corpo in quel frangente erano talmente ammalianti da non poter credere che fossero veri.

Aveva sollevato il bacino ed era andato a sfregarlo sfacciatamente contro i suoi seni, avvolgendole le cosce nude attorno al busto, mentre con le labbra raggiungeva i suoi polsi e cominciava a baciarli, e fu su quella pelle così sensibile che lei percepì ancora più nettamente la morbidezza di quella bocca, e un brivido si diffuse dalle sue braccia fino ad ogni estremità, al pensiero che con la stessa avrebbe potuto baciarla ovunque.

𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖 𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora