12. When I run out of road, you bring me home

Mulai dari awal
                                    

Dopo quasi due giorni di totale nullafacenza dentro casa, Estelle, ormai abituata a dei ritmi lavorativi ai limiti delle possibilità umane e quindi ad un costante livello di stress, cominciava sinceramente a scocciarsi.
Fu quindi sollevata di sentire la sua amica Charlene che, appena tornata da Rio, doveva aveva posato per un servizio fotografico, le propose di fare un salto da lei per fare due chiacchiere.

Era arrivata all'ora del tè a casa di Estelle: Charlie era abbronzata come non mai, il colore dei suoi capelli che portava corti poco sopra le spalle adesso rasentava il bianco ghiaccio, e come sempre era piena di aneddoti da raccontare. Ma stavolta ne aveva parecchi anche lei, e la chiacchierata divenne presto una cena improvvisata all'ultimo momento, a base di vino e formaggio.
Mentre si preparavano a scegliere un film da vedere insieme, addentando gli ultimi pezzi di toast rimasti nel piatto, Charlene ricevette un messaggio ed alzò il tono della voce, come se dovesse fare un annuncio degno di una certa rilevanza.

«Il coglione! Chi non muore, si rivede.»
Estelle la guardó interrogativa, perché aveva l'aria contrariata, ma allo stesso tempo una sottile vena di compiacimento faceva capolino dalle sue labbra increspate.
C'erano, e c'erano stati, tanti coglioni nella vita di Charlie, lei non li contava più, sebbene la conoscesse da relativamente poco tempo. Durante la prima settimana di frequentazione erano tutti 'uomini della sua vita', poi diventavano 'un po' coglioni', infine venivano bollati come 'coglioni irreparabili' e finivano nel reparto 'bidone della spazzatura' della sua vita sentimentale.

«Jayden.» Specificó prontamente, fingendo poco interesse. Estelle realizzò che probabilmente, lui dovesse ancora trovarsi nella seconda fase.
Il vino le si piazzò improvvisamente di traverso quando udì quel nome, ma la sua amica non ci fece caso.
«Avrà saputo che sei tornata.»
«Puoi starne certa, che l'ha saputo.» Ci tenne a precisare, con una punta di orgoglio. «Il problema è che è sparito una tale quantità di volte in questo mese, che deve aver stabilito un nuovo record di sparizioni post-scopata.»

«È anche vero che tu non sei stata molto a Londra ultimamente.»
«Hai ragione, deve avere qualche impedimento alle dita che gli impedisce di usare i cellulari, poveretto. E dire che mi sembrava che le sapesse usare, le dita.»
Estelle addentó l'ultimo pezzo di toast al formaggio, ridacchiando. «Che cosa vuole?»
«Vuole che lo raggiunga al Toyroom, stasera.» Poi guardó Estelle con la coda dell'occhio, come per scrutarne la reazione rispetto a quello che le stava per dire. «Vip area.» Aggiunse infine, alzando il sopracciglio e inarcando le labbra in un ghigno divertito.

Il flashback che le divampò nella mente, le suggerì che quelle due paroline che aveva pronunciato Charlie avevano fatto venire in mente ad entrambe una sola persona: lei che lo salutava davanti al suo portone, mentre le loro gote si sfioravano a malapena in un saluto un po' esitante, per poi rientrare a passo spedito dentro casa, mentre fuori un nuovo giorno stava ancora pigramente germogliando, e l'aria profumava di qualcosa di nuovo e inesplorato. E totalmente inatteso.

Charlie continuò a mantenere quel sorrisetto, mentre osservava lo sguardo di Estelle tramutarsi in un paio di occhi sognanti, lontani dieci galassie.
«È arrivato il momento di indossare quell'Hervè Leger che ti hanno regalato a Parigi.» Le aveva praticamente ordinato, senza lasciarle il tempo di replicare.




«Ma non avevi detto che era un coglione?» Le chiese Estelle mentre salivano sul taxi: era abbastanza tardi perché ci avevano messo un'infinità di tempo a passare dal pigiama al vestito da sera, e Jayden le aveva avvertite poco tempo prima.
«Dopo questo mese, ho bisogno di prendermi una sbronza come si deve. E poi di finire bene la serata.»
Evidentemente non le interessava molto che il giorno dopo lui sarebbe sparito di nuovo, pensò Estelle. Ammirava con una punta di invidia il modo in cui Charlie riusciva a prendere le cose, con estrema leggerezza. Sicuramente era capace di godersi la vita e trarre a pieno i vantaggi dell'essere giovane e libera.

𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖 𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒎𝒆Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang