.44.

2.1K 105 74
                                    

Sbuffasti al sentire quella frase rigirandoti nel letto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sbuffasti al sentire quella frase rigirandoti nel letto. Sapevi che sarebbe stato del tutto inutile seguirlo e basta e sapevi che lo sarebbe stato ancora di più se lui sapeva che lo stavi seguendo.

Avresti aspettato il momento in cui te lo avrebbe chiesto.

Avresti aspettato il momento in cui ti avrebbe detto di seguirlo e mostrarti quello che succedeva di notte al suo cammino.

Lo avresti aspettato perché se non lo avessi fatto non avresti concluso niente.

Non sapevi però che quel giorno si sarebbe presentato molto presto.

[...]

«(T/N)! Perché quella faccia persa nel vuoto?» Wendy sventolò una mano di fronte la tua faccia cercando risvegliarti da quello stato di trance in cui eri messa.

Scuotesti leggermente la testa riprendendoti. Quella notte non avevi dormito per niente troppo pensierosa e anche preoccupata per il corvino.
«Scusa,ieri non ho dormito per niente...» Wendy osservò bene il tuo viso e notò quelle occhiaie scure sotto le tue palpebre inferiori. «Si vede...»sorrise maliziosamente e tu intuisti cosa stava pensando.

Alzasti gli occhi al cielo. «E dai Wendy! Non pensare male!» il suo sorriso si allargò ancora di più dandoti diverse spallate. «Ma (T/N)! La tua faccia stanca e i tuoi capelli disordinati fanno capire che il tuo fidanzato ti ha praticamente dominata tutta la notte!» arrossisti irrimediabilmente a quelle parole.

Non era affatto vero! Eri stata sveglia tutta la notte perché il corvino era uscito verso le tre e mezzo del mattino sapendo di andare in luoghi pericolosi. Era logico che fossi stata preoccupata tutta la notte.

«Non ho preso sonno perché ero persa nei miei pensieri... non perché io ed il mio ragazzo abbiamo fatto "cose"» Wendy non sembrò crederti ma decise di punzecchiarti un altro po'. «Non me la racconti giusta...e quel succhiotto che hai sul collo?»«Fatti gli affari tuoi!» sbottasti infastidita dalla sua insistenza. La mora alzò le mani in segno di resa «Scusami... è che sono stressata»«Tranquilla (T/N),non c'è bisogno che ti scusi. Dovrei farlo io» ti rivolse un sorriso di scuse.

«(T/N)! Wendy! Che fate lì impalate? Mettetevi al lavoro!» vi riprese il vostro capo vedendo che voi stavate parlando. «Tavolo sette! Cinque persone aspettano ancora il loro cibo!».

Sarebbe stato un lungo pomeriggio.

«Oh!Mi scusi!» esclamasti quando versasti per sbaglio del vino rosso addosso a un cliente. «Non si preoccupi» riconoscesti subito il proprietario di quella voce profonda. «Taehyung...?» il moro dalla pelle leggermente abbronzata ti sorrise rettangolarmente. «In carne ed ossa!» Oltre a lui vi era anche quel ragazzo dai tratti dolci e dai capelli blu. «Non ti preoccupare,non era della Gucci quindi non ne ero legato»disse sottintendendo la camicia. «Non dovevate essere a lavoro?» chiedesti prendendoti la libertà di sederti assieme a loro.

Il moro ed il blu si guardarono per pochi secondi prima di rivolgere lo sguardo verso di te. «Questa notte io,Tae e Kookie dovremmo andare a ritirare ben 1 miliardo di won* ai confini di Seoul» disse Jimin e tu sussurrasti un "oh".

«Pare però che Jungkook abbia altro da fare prima»«Suo padre deve parlare con me» Taehyung ti prese per mano mentre ti guardò poco rassicurante. «Non fidarti di quell'uomo,(T/N). Per quanto Jungkook tenga a non farti entrare in questo mondo pericoloso,non riuscirà ad evitarlo del tutto» quelle parole già le avevi sentite. Era come se avessi un dejavu e subito ti venne un forte un mal di testa. «Scusatemi...forse è meglio che vada a lavorare» ti alzasti dal tavolo salutandoli con un sorriso. «Ci incontreremo presto!» disse Jiminie lasciandoti dietro varie dubbi e domande.

«(T/N)! Wow!» Irene ti guardò con occhi brillanti e strinse le tue mani fra le sue. «Li conosci?» ci mancava solo Wendy che ti torturò. Alzasti gli occhi al cielo «Sono solo conoscenti». «Non mi sembrava proprio» decidesti di lasciar perdere concentrandoti sul lavoro.

[...]

«Accomodatevi» disse la segretaria del signor Jeon mentre vi accompagnava nella stanze del suo capo. Jungkook ti stava stringendo una mano e,per quanto trovasti tenero quel gesto,gliela lasciasti perché troppo nervosa per contenerti. Entraste dentro quell'enorme ufficio e,dietro la grande scrivania in legno massello vi era Seojun e un uomo che non hai riconosciuto subito.

Jungkook guardò con astio sia l'uomo che il padre «Che ci fa lui qui? Non dovevamo essere solo noi tre?» guardasti bene l'uomo e subito sbiancasti. Non potevi crederci...che ci faceva quel mostro lì,vestito elegantemente e accanto a Seojun?

«È davvero bello rivederti,figlia mia».


☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚

Buonasera a tutt* quanti!
Come state? Benissimo direi.

Come li avete passati questi giorni di festa rinchiusi in casa?
Io una noia mortale,Aish.
Spero che l'anno nuovo non sia una merd* come questo. Preghiamo in spagnolo perché funziona sempre🙏 Escucha-

Aggiorno ora perché prima non ne ho avuto il tempo.

spero che questo chap vi piaccia e ci vediamo mercoledì💜

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora