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L'uomo che stava davanti a te,in giacca e cravatta,con i capelli corvini ad incorniciargli il volto bianco quasi trasparente di nome Jeon Jungkook, adesso aveva appoggiato il mento su entrambe le mani precedentemente incrociate

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L'uomo che stava davanti a te,in giacca e cravatta,con i capelli corvini ad incorniciargli il volto bianco quasi trasparente di nome Jeon Jungkook, adesso aveva appoggiato il mento su entrambe le mani precedentemente incrociate. «Siediti» dal tono di voce che aveva utilizzato sembrava averti imposto un ordine. Sospirasti irritata sedendoti sulla sedia posta davanti la scrivania. Quell'uomo ti stava fissando insistentemente e ciò ti stava dando tanto fastidio. Non solo eri stata appena presa per il culo da quello che pensavi fosse il tuo collega,ma adesso ci mancava pure Jeon Jungkook che ti iniziava a chiedere di far parte della sua agenzia.

Tutta quella situazione non faceva altro che accrescere il tuo stress mentale.

«Sai chi sono io?» chiese per prima cosa soffermandosi sul tuo volto contratto in una smorfia irritata. Annuisti lentamente ricordando ciò che Hyunjin ti aveva detto sul suo conto. «Vorrei che parlassi,mi piacerebbe sentire la tua voce più spesso dal momento che da ora in avanti farai parte della mia agenzia» spalancasti la bocca a quella notizia. Certo che no! Non avevi mica accettato qualcosa.

«Io non faccio parte di nessuna agenzia! Che diamine gira nella tua testa? Un criceto?» sbottasti una seconda volta quel giorno. Il corvino alzò un sopracciglio. «Non alzare la voce con me» disse con voce di ghiaccio facendoti rabbrividire. Ti zittisti completamente mordendoti più e più volte il labbro per evitare di far uscire dalla tua bocca insulti di qualsiasi genere.

«Tua madre» Jeon Jungkook parlò lasciandoti perplessa. Che c'entrava tua madre in quel momento? «Ti ricordi di tua madre,no?» «Sì,me la ricordo ancora. È morta quando ancora non avevo iniziato le medie». Quando ti avevano detto che tua madre fosse morta,non ce la facesti più. Non facevi altro che piangere giorno dopo giorno,non mangiavi niente,non uscivi dalla tua stanza e se non fosse stato per tua zia,a quest'ora saresti ridotta a uno straccio. E tuo padre? Tua padre non ti considerava neanche sua figlia,ti vedeva solo come un altro giocattolino con cui giocare. Mai si è presentato dietro la porta della tua stanza per consolarti. Mai ti chiese di scendere giù per pranzare. Mai ti chiese come stesse ma a te...a te andava bene così. Non volevi che un mostro come lui ti vedesse tutte le sante ore del giorno e della notte.

«Ti sbagli,(T/N)» alzasti lo sguardo per poi dirigerlo in sua direzione. «Che cosa vorresti dire?» «Tua madre non è mai morta» accavallò le gambe giocherellando con la penna che aveva trovato sopra la scrivania in vetro. «Come fai ad esserne così sicuro?» volevi sapere di più. «Ti hanno fatto credere che tua madre fosse morta per non farti soffrire di più,piccola (T/N)» lo lasciasti parlare,non interrompendolo per nessuna ragione al mondo. Dovevi scoprire la verità. Dovevi sapere che cosa aveva fatto tua madre. «In realtà,tua madre se n'è andata da casa solo per non rivedere mai più né te, né tuo padre» spalancasti gli occhi.

No,tua madre non ti avrebbe mai lasciata da sola sapendo che in casa viveva quel mostro. «Ha iniziato a lavorare con noi,specialmente con mio padre» . Tua madre non ti avrebbe abbandonata per quella ragione,ti avrebbe portata con sé. «Ed ha messo debiti su debiti» . Non poteva aver lasciato tutto per far parte di un gruppo di criminali. «E adesso si trova nei guai. Ha un conto da risarcire di 100 milioni di won*» spalancasti gli occhi quando disse la cifra che tua madre doveva risarcire.

Prese dal cassetto una cartella con tanti fogli allegati. Te la passò in modo tale che tu la potessi leggere. Kim Haeun. «Mamma...» sussurrasti sfiorando la cartella. La apristi e dentro conteneva diverse informazione sul conto di tua madre. «So che sei scioccata...» si alzò dalla sedia avvicinandosi a te. «Ma devi fartene una ragione» si fermò dinnanzi a te.

«Ho solo una domanda» gli chiedesti guardandolo finalmente negli occhi marrone scuro simile a nero. Il corvino ti fece segno di parlare. «Che cosa vuoi da me? Non capisco...io non sono più niente per mia madre». «Per questo sarai tu a risarcire il suo debito» lo guardasti incredula. Come diamine potevi sdebitare tua madre?

«Non sono ricca! Né tantomeno ho un lavoro. Non posso proprio aiutarti» ti alzasti anche tu dalla sedia facendo scontrare i vostri occhi. Jungkook sogghigno a quelle parole. «Non m'interessa se tu sia ricca o meno So cosa puoi darmi in cambio» aspettasti la sua risposta.

«Il tuo corpo».



☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚

100 milioni di won= quasi 71.500 euro

Ohayou minna-san! (Si,dovrei scriverlo in coreano e non in giapponese but...)

Come va?
Tt'appost? Pt.2

Devo dire che sono molto inc*zzata con la scuola.

Vi sembra logico entrare il 19 (sabato) per poi avere un giorno di vacanza perché è domenica e poi si rientra il 21? Non è meglio se ci facciano entrare direttamente il 21? Io non lo so .

E voi? Lavorate o studiate?

Scusate il mio brevissimissimo sfogo but è una situazione che mi sta urtando PaRecChIo(anche perché hanno trasferito il mio prof preferito in un'altra scuola ;;).

Detto ciò,vi lascio al capitolo.

Ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo alla prossima!

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookWhere stories live. Discover now