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Il corvino ghignò a quell'affermazione prendendoti per i fianchi e avvicinandosi al tuo viso

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Il corvino ghignò a quell'affermazione prendendoti per i fianchi e avvicinandosi al tuo viso.

Non riusciva a contenere la sua eccitazione ma,a causa di quel patto,non poteva fare di te ciò che voleva. Doveva rispettarlo e solo quando tua madre ti avrebbe voltato le spalle saresti stata sua.

Sua e di nessun altro.

Ti avrebbe fatto la qualunque,ti avrebbe fatto entrare nella sua agenzia,ti avrebbe fatto affezionare a lui,ti avrebbe fatto innamorare e dipendere da lui. Dal momento in cui ti aveva visto non ti aveva tolto gli occhi di dosso,non aveva fatto altro a pensare al tuo viso e al tuo corpo in maniera ossessiva. Non aveva fatto altro che pensarti in qualsiasi luogo,in qualsiasi momento. Ti voleva,ti voleva da morire e avrebbe fatto di tutto pur di ottenerti. Pur di uccidere.

Era questo quello che lo rendeva malato,era per questo motivo che veniva evitato da tutti per il suo essere pericoloso. Non era da una persona normale pensare di avere tutto e di poter avere tutto. No,non lo era assolutamente. Ma per Jungkook,per lui tutto poteva esser preso. Lui poteva. Era un pensiero estremamente egoista e lui non era da meno.

Ti voleva tutta per sé ma avrebbe rispettato i tuoi tempi,avrebbe rispettato quel piccolo patto che avevate stretto. Avrebbe trovato tua madre e solo allora,ti avrebbe ottenuta. L'avresti sicuramente scelto per essere sua,sua e di nessun altro uomo. Ti avrebbe assecondato in tutto,ti avrebbe aiutato al solo fine di farti dipendere da lui.

Che pensiero malato...

Non sapeva cos'era l'amore,non sapeva che cos'era l'affetto,non sapeva cosa significava essere amato.

Ti lasciò un bacio a stampo prima di allontanarsi da te e raggiungere la porta dell'ufficio.

«Ti conviene andartene prima che ricambi idea» aprì la porta dello studio aspettando che tu uscissi per prima. Con sguardo timoroso,uscisti velocemente dallo studio pensando di aver ripreso a respirare regolarmente.  Per tutto il tempo passato nell'ufficio,trattenesti il respiro per la tensione creatasi. Era un sollievo andartene  senza che quel tipo ti seguisse,almeno...pensavi fosse così.

[...]

«Perchè mi hai sempre mentito?!» sbottasti quando incontrasti Hyunjin intento a pulire la sua macchina grigia. Era una mattina di marzo quando incontrasti per la prima volta dopo quel famoso giorno di febbraio, Hwang Hyunjin. Non avevi perso tempo ad andargli incontro e puntargli il dito contro.

Erano passate più di due settimane da quando Jeon Jungkook ti aveva lasciata andare. Dovevi solo aspettare un suo messaggio,uno in cui ti veniva chiaramente detto che tua madre era stata trovata.

Erano passate più di due settimane da quando hai rilasciato vari sospiri di sollievo per quella piccola pausa. "La calma prima della tempesta" ti ritrovarsi a pensare prima di rivolgere l'attenzione al biondo davanti a te. «Erano ordini» scrollò le spalle continuando a pulire la macchina indifferente.

Irritata da quella frase ti avvicinasti pericolosamente alla sua figura,guardandolo ancora più arrabbiata di prima. «Ordini un bel cazzo! Dimmi la verità,Hyunjin! Ti ha detto che avresti guadagnato una gran somma di denaro se avessi collaborato? È così vero?!» prendesti il secchio pieno d'acqua,situato precedentemente sul prato della sua villetta. «Rispondimi prima che ti butto l'acqua addosso» accecata dalla rabbia,afferrasti fermamente il manico del secchio pronta a tirargli l'acqua che vi era dentro. «Si,è così! Ma buttarmi l'acqua addosso non cambierà la situazione!» dichiarò avvicinandosi a te e abbandonando momentaneamente la sua macchina. «Ascolta,parliamone meglio in casa,qui potrebbero sentirc-»«Non me ne fotte niente se mi sentono o meno» rimettesti sul prato il secchio pieno d'acqua. «Stammi bene a sentire» gli puntasti il dito indice contro il petto.

«È solo per causa tua se adesso sono in questa situazione» il ragazzo biondo ti guardò incredulo a quell'affermazione. «Tu sapevi tutto,fin dal principio. Dalla prima lettera dell'alfabeto fino all'ultima. Sapevi che quel giorno Jungkook sarebbe venuto al cafè bar,sapevi che sarebbe venuto a richiedere i soldi in quei vicoletti stretti e malfamati. Sapevi perfettamente che,malgrado io non mi fida praticamente di nessuno,tu abbia sfruttato il mio non saper dire di "no" a tuo piacimento» a denti stretti dicesti quelle parole.
«Sai solo eseguire gli ordini e basta,non sai fare altro». «Non conosci tutta la storia,(T/N)» assottigliò gli occhi infastidito dalla tua parlantina.

«Non sai niente di me,non sai cosa ho passato... eppure non c'hai pensato due volte a compiacere quell'uomo pericoloso».

«Non volevo farti questo» abbassò lo sguardo veramente dispiaciuto. «Ma sono stato costretto» alzasti un sopracciglio.

«Voleva uccidere la mia famiglia se avessi rifiutato».


☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚

E indovinate a chi va il premio dell'Alzheimer precoce? SI ,ESATTO. PROPRIO ALLA SOTTOSCRITTA.

Mi stavo dimenticando (come al solito,non è una novità) di aggiornare. Sperò tanto che non mi arrivino forconi e torce infuocate-

Come state?

Btw,la storia si fa sempre più intricata e Kookie sembra essere molto POSSESSIVO nei vostri confronti.

Una sorta di ossessione che sfocia in un atteggiamento di possessione,come se voi foste un oggetto.

Amore malato. Si, è così che lo reputo. Ma cosa ne può sapere uno che non ha mai amato?

Spero che questo chap vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo chap~

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookWhere stories live. Discover now