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«Mamma

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«Mamma...» era questa l'unica parola che ti usciva dalla bocca insistentemente. Era come se volessi ricordare che quella che avevi davanti,una donna dai capelli corti neri,di mezza età,con degli strani vestiti eccentrici e a tratti trasparente,fosse tua madre. Ma eri sul serio contenta di rivederla? Eri contenta di rivedere colei che ti ha abbandonata senza nessuna motivazione? Senza averti portata con sé?

Il corvino sembrò notare il tuo shock tanto la tua faccia assunse un'espressione del tutto incredula. I tuoi occhi erano spalancati al massimo,la tua bocca era socchiusa e le tue mani assieme alle tue gambe tremavano leggermente. Ma non per la paura. Questa volta per la rabbia. Perché rabbia? Perché non potevi sopportare di vederla in quegli abiti,non potevi sopportare di vederla con quello sguardo che non faceva altro che riportarti alla tua infanzia,non potevi sopportare il suo non parlare.

Jungkook ti prese per le spalle mettendoti a sedere su uno dei divanetti che il  suo enorme ufficio possedeva,prima di ordinare ai suoi scagnozzi di fare la stessa cosa con la donna. Una volta che i suoi uomini uscirono dalla stanza,il corvino si mise di lato la porta di ingresso,con la schiena al muro,le braccia incrociate e la gamba destra più avanti di quella sinistra. Stava sicuramente aspettando che una di voi due parlasse.

«Perchè?» facesti quella semplice domanda ma che sotto sotto si riferiva a cose più profonde. "Perché" era l'unica domanda alla quale pensavi ti avrebbe risposto in modo decente. Quel "perché" conteneva ciò che volevi sentire e ciò che dovevi sapere. Il motivo per il quale se ne fosse andata fingendosi morta per troppi,molti anni.

La donna si morse il labbro,non alzando lo sguardo quando le ponesti quella semplice domanda. Avevi preso da lei l'abitudine di torturarti la bocca in momenti simili. «Bimba mia» aprì bocca cercando di trovare le parole per dirti ciò che ti doveva dire. «Non sono mai stata libera,non sono mai stata senza problemi,senza che nessuno mi ronzasse intorno» a quelle parole sentisti un grande senso di confusione farsi spazio in te. Eri tu,forse,la causa della sua sparizione? Era forse a causa tua se tuo padre era violento con lei?

«Da quando ti ho avuta...la mia vita è andata peggiorando sempre più. Ogni volta che tentavo di far felice tuo padre lui metteva come argomento centrale te...te,te e solo te». Ecco la risposta alle tue domande. Stava accusando te di tutto. Stava chiaramente dicendo che non ti ha mai voluta,che ti ha solo fatto credere di volerti bene. «Ogni volta che ritornavi a casa dopo la scuola spensierata,mi faceva male il cuore perché pensavo "come può una bimba così dolce meritare genitori come noi?"» .

Era vero,al tuo ritorno a casa dopo la scuola,il tuo sorriso veniva spento a causa delle litigate che tua madre e tua padre avevano. Litigate pesanti che iniziavano con le parole per poi finire con le mani. Il tuo sorriso si spegneva anche perché tuo padre avrebbe bevuto ,per l'ennesima volta quel giorno,un sacco di alcool. Il tuo volto non lasciava trasparire niente ma si apriva in un'espressione in cui si diceva chiaramente quanto volessi scappare via da quella situazione.

«Ogni volta che venivi da me per darmi un fiore,il mio cuore perdeva sempre dei battiti perché mi chiedevo "Cosa ho fatto per meritarmi una bimba tanto bella e dolce?» torturò le sue mani,nervosa. «Ogni volta che vedevo le altre mamme abbracciare calorosamente i loro bimbi,mi sentivo come inutile. Non mi ritenevo adatta a far la madre» a quell'ultima frase,la sua voce si incrinò. «E-ed è per questo motivo...p-per cui ti ho lasciata!» scoppiò a piangere al ricordo di quel giorno. Irrimediabilmente molte lacrime lasciarono i tuoi occhi per trovare conforto lungo le tue guance.

La rabbia che avevi adesso si era dissolta. Aveva lasciato spazio alla delusione. Delusa da quelle parole,delusa da quei pensieri,delusa da lei. «Ho intrapreso una strada non del tutto bella...ho cercato in tutti i modi di trovare la libertà che avevo perso. Ma mi sono ritrovata sommersa da debiti su debiti. Non so più come fare per ripagarli». Non volevi più sentire altro.

Ti alzasti di scatto guardandola storta. «Hai mai pensato a come mi sia sentita? A come quel mostro passasse le giornate? Hai mai pensato se mi avesse mai toccata, sfiorata o persino violentata?!» urlasti quelle parole delusa da lei che doveva essere tua madre. «Hai mai pensato a me...oltre a te stessa...?» sussurrasti ormai esausta per tutta quella faccenda. Le lacrime non facevano altro che scendere dai tuoi occhi velocemente. La donna tenne il capo chino non osando guardare la tua espressione di pura delusione nei suoi confronti. Lo sapeva pure lei di esser uno schifo di madre.

«Non sono pronta a tenerti sotto la mia ala» furono quelle le parole che sancirono la tua sorte. Jungkook non aspettava altro se non quella frase crudele affinché ti avesse finalmente al suo fianco. C'era però una cosa che tanto lo inquietava. E se quel rapporto fosse iniziato in quel modo ma fosse finito in un altro?

Qualcosa dentro di lui era cambiata dal momento esatto in cui avevi urlato queste parole esatte contro tua madre: «Non ho più bisogno di te».


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Ehy ciauu,come va? Spero bene e.e

Capitolo abbastanza intenso ed importante. Da qui inizieranno le belle avventure e per belle avventure sapete bene cosa intendo.

( ͡° ͜ʖ ͡°)

AHHH BASTA BASTA,PREPARATE L'HOBI WATER-

Btw non ho niente da aggiungere se non con la solita tiritera: Spero che questo capitolo vi piaccia e ci vediamo al prossimo~💜

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookWhere stories live. Discover now