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Erano passate già diverse settimane da quanto il corvino ti aveva detto che suo padre ti voleva incontrare

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Erano passate già diverse settimane da quanto il corvino ti aveva detto che suo padre ti voleva incontrare. Era arrivato il mese di maggio e con esso anche il caldo afoso,non quanto l'estate, però in un certo senso anche se stavi all'ombra ti ritrovavi una pozza di sudore sotto le ascelle. Era arrivato il mese di maggio e ciò significava anche che erano passati pochi mesi da quando hai incontrato per la prima volta Jungkook.

Anche se brevi,erano stati intensi. Avevi scoperto che tua madre ti aveva lasciato per il suo egoismo,avevi scoperto che aveva dei debiti e che li doveva risarcire,avevi scoperto che tuo padre era stato scarcerato e adesso ti stava cercando ma cosa più importante...avevi scoperto di provare dei sentimenti profondi nei confronti di Jeon Jungkook.

Dopo quell'assurdo matrimonio il tuo rapporto con lui era incredibilmente cambiato. Dall'essere possessivo e ossessionato da te è diventato dolce e amorevole e non ti perdeva mai d'occhio quando eri con lui.

Ed è stato proprio l'ultima chiacchierata che hai avuto con lui in quella stanza segreta che Jungkook ti aveva dichiarata come la sua fidanzata. Ogni volta che ti chiamava così,il tuo cuore batteva velocemente e le tue guance prendevano colore lasciandoti sempre interdetta.

Adoravi la sua voce, adoravi il suo volto sorridente,adoravi quando ti dominava...ma c'era una cosa che non sopportavi: Jungkook ogni volta usciva di notte per andare a risolvere questione riguardo i traffici di droga. Non eri mai entrata a contatto con cose del genere perché il corvino te lo ha sempre vietato ma eri molto curiosa di sapere cosa avveniva.

Fu per questo motivo che ,quel giorno,uscita dal lavoro e ritornata a casa in anticipo,preparasti una piccola borsetta con solo il tuo telefono e il tuo portafoglio.

Volevi sapere cosa accadeva,volevi vedere con i tuoi occhi cosa faceva il corvino anche se,in fondo, lo sapevi. Jungkook uccideva durante le ore della notte,sotto la luna che alcune volte era testimone dei suoi atti e sotto lo sguardo impaurito delle persone che ammazzava.

Ma andava così.

O eri furbo oppure venivi ucciso.

Non c'era nient'altro da fare. Non c'era nessuna via di scampo.

«Dove l'ha messa?» mormorasti tra te e te cercando l'agenda di Jungkook nel suo ufficio.

«Eccola!» felice di averla trovata l'apristi e,sotto la data di quel giorno,leggesti che Jungkook doveva essere in un parco lontano dal centro verso le tre e mezzo del mattino.

Sentisti la porta dell'ingresso aprirsi e chiudersi e allora rimettesti tutto al proprio ordine prima di dirigerti nel salotto.

Ti prese per i fianchi e ti bacio con passione come saluto. Ogni qualvolta che le vostre labbra si incontravano sospiravate di piacere soprattutto in quel periodo che non vi univate più per il lavoro. «Domani sera mio padre vorrebbe incontrarti e gli ho assicurato che ci sarei stato pure io» mormorasti un piccolo "okay" prima di riprendere a baciarlo questa volta con più foga.

Il corvino ti prese in braccio camminando verso la vostra camera da letto dove, finalmente dopo giorni passati a non sfiorarvi,ti avrebbe fatta sua.

[...]

Eri ancora sveglia quando il corvino si vestì di semplici vestiti casual. Un pantalone della tuta nero e una felpa enorme grigio scuro. Ai piedi aveva delle sneakers scure e quando lo osservasti meglio,aggrottasti la fronte.

«Perchè così sportivo?» il corvino mise alzò i pantaloni della tuta fino al polpaccio per farti vedere cosa nascondeva. «Perchè ti stai portando quei coltelli da taschino se hai la pistola?» chiedesti curiosa. Non era la prima volta che facevi domande del genere.

«Non si sa mai» prese una calibro 22 mentre si dirigeva verso la porta della camera. «Ah...(T/N)» si girò in tua direzione e ti guardò profondamente ma allo stesso tempo minacciosamente. C'era qualcosa nel suo sguardo che urlava pericolo da tutte le parti però tu cercasti di non guardarlo troppo.

Jungkook prevedeva sempre le tue mosse e,se non fosse stato per questo,a quest'ora saresti dietro le sue spalle a seguirlo silenziosamente.

Purtroppo il tuo ragazzo non era un ragazzo normale. Jeon Jungkook,figlio di Jeon Seojun, era un abile commerciante di droga e gestiva tutte le reti di Seoul se non per dire di tutta la Corea del Sud e sapeva sempre dove si trovasse il pericolo.

Faceva di tutto purché tu non entrassi in quelle faccende tutt'altro che tranquille.

«Non provare a seguirmi».



☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚

Buonasera a tutti quanti! Come state?

Finalmente le vacanze natalizie sono iniziate per tutti e c'è,chi come me, è stata bombardata di impegni anche in queste due settimane. Indovinate un po'? Compiti di scuola,progetto di educazione civica e il trasloco. Sì perché molto probabilmente dovrò traslocare a gennaio quindi ci stiamo preparando, spero che andrà per il verso giusto.

Non sono molto attiva su Watty ultimamente perché appunto ho troppe cose da fare ma comunque cerco sempre di non saltare una data (anche se ieri ho dimenticato di aggiornare Am I Wrong). Colgo l'occasione di augurarvi un Buon Natale e un buon Santo Stefano in quarantena visto che non aggiornerò in questi giorni.

Ma non vi preoccupate,ci sarà una sorpresa 💜

Ditemi sempre cosa ne pensate di questo capitolo e ci vediamo al prossimo~

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookWhere stories live. Discover now