.9.

2.4K 125 28
                                    

Non sapevi se fidarti o meno di Hyunjin,fatto sta che aspettasti per moltissimi minuti che sembravano infiniti

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Non sapevi se fidarti o meno di Hyunjin,fatto sta che aspettasti per moltissimi minuti che sembravano infiniti. Era passata più di mezz'ora da quella telefonata e il tempo in quel momento non aveva fatto altro che imbruttirsi ancora di più. Le nuvole prima grigie chiaro adesso di un forte grigio scuro sembravano intente a voler far scendere le prime gocce d'acqua. Se avesse iniziato a piovere,di sicuro ti saresti ritrovata con tutti i vestiti appiccicati al tuo corpo,bagnati e fastidioso. Non è che ti potevi aspettare il meteo migliore di sempre a febbraio, però temevo che,una volta bagnata fradicia ti prendessi un raffreddore.

Ci mancava solo quello a fare la ciliegina sulla torta a quella situazione. Giocherellasti con il telefono in mano aspettando quell'idiota di Hwang Hyunjin e sbuffando di tanto in tanto ad ogni minuto che passava.

«Dove diamine si è cacciato?» borbottasti tra te e te,guardandoti intorno giusto per vedere la situazione intorno.

I bambini che prima giocavano a palla animatamente adesso erano ritornati a casa dalle loro famiglie,scampando l'imminente temporale che a poco sarebbe scoppiato in tutta la città.

Volevi tanto che da bambina ritornassi a casa prima di un temporale,felice di aver giocato con i proprio amici. Volevi tanto che da bambina i tuoi genitori ti coccolassero dopo una lunga giornata di estenuante lavoro,lo volevi davvero...ma non era andato così.

Non eri stata una bambina con una famiglia felice. Non eri stata una bambina spensierata. Non eri mai stata coccolata ogni volta che ritornavi a casa dopo un temporale e una partita a palla con i tuoi amici. Niente di tutto ciò. E invidiavi,invidiavi terribilmente quei bambini che si godevano l'affetto dei genitori. Li invidiavi terribilmente.

«Scusami...» girasti di poco la testa per vedere l'origine di quella voce infantile e dolce. Una tenera bimba di circa otto anni,che teneva in mano un peluche a forma di coniglietto rosa con un grande sopracciglio sopra l'occhietto destro,ti guardava con i suoi occhioni profondi. «Non trovo più la mia mamma...» le sorridesti dolcemente alzandoti dalla panchina e inginocchiandoti alla sua altezza. «Dimmi com'è,magari la troviamo insieme» gli occhi della bambina si illuminarono contenti per la tua disponibilità e tu non potesti far altro che essere influenzata dalla sua tenerezza.

«È...bellissima! È alta,magra,ha dei bellissimi capelli neri,lunghi e gli occhi sono pure neri!» «Ottimo,possiamo trovarla subito se si trova qui». Inutile dire che la descrizione della bambina era praticamente la descrizione fisica di tutte le ragazze coreane.

«È lei?» con la sua manina stretta nella tua, indicasti una donna con le stesse caratteristiche che la bimba ti aveva detto che possedesse. La bambina annuì energicamente lasciando la tua mano per andare ad abbracciare la donna davanti a te.

«Naneun! Mi hai fatto preoccupare da morire!» la rimproverò seriamente preoccupata della sua incolumità ricambiando però il suo abbraccio stretto.

«Grazie...» la donna alzò lo sguardo e ti sorrise. «Cosa posso fare per ringraziarti...» intendendo che volesse sapere il tuo nome,ti inchinasti leggermente. «Lee (T/N). Non si preoccupi,signora,non voglio niente in cambio».

La donna rimase interdetta per alcuni secondi prima di regalarti un altro splendido sorriso. «Seguimi,ti offro un caffè» la donna ti fece segno di seguirti ma tu scuotesti la testa dispiaciuta. «Mi dispiace,ma sto aspettando un collega. Magari la prossima volta».

La bimba ti prese per mano insistente. «Per favore» fece gli occhioni docili e a quel punto decidesti di mandare al diavolo Hyunjin. Era passata ormai un'ora da quando il biondo aveva detto che stava venendo.

[...]

«Mi scusi...ma da quel che so il bar più vicino del centro di Seoul si trova dall'altra parte della strada» avevi deciso di seguire la signora gentile e,per quanto ti trasmettesse sicurezza,c'era qualcosa che non andava.

Erano quasi le 20h e quel sabato dovevi incontrarti con quell'uomo pericoloso. Nonché avessi accettato di andarci però c'erano delle strane coincidenze.

«Ecco,siamo arrivate» la donna di cui non sapevi ancora il nome ti aveva portato davanti un locale lussuoso. Lo stesso locale del biglietto... No,non era possibile. Sentisti un grande senso di ansia farsi spazio in te. La donna mise una mano sulla tua schiena spingendoti delicatamente verso l'entrata del locale. «Benvenute al Bangtan Restaurant: quali sono i vostri nomi?» ti mordesti il labbro inferiore non sapendo proprio cosa dire.

«Lee (T/N) e Jeon Jieun». Sbiancasti tutto d'un tratto.

Proprio quando stavi per entrare,ti arrivò un messaggio da Hyunjin sul telefono. 'Dove cazzo sei?' digitasti velocemente la risposta.

'Penso di esser stata ingannata'.

☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚

Lo dico o non lo dico?
Tanto lo dirò lo stesso u.u

Avrete tanta sfiga PUAHAHAHAH-
Ok,sono terribile.
In ogni caso,siete state appena ingannate ,complimenti!

Come va?

Non volevo pubblicare tardi quindi eccovi questo bel capitolo ouo

Ci sentiamo domenica!

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookWhere stories live. Discover now