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«Hai

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«Hai...hai sempre fatto finta di essere un'altra persona» dicesti a denti stretti e con la testa bassa.

«Perchè?» gli chiedesti con rabbia. «Perchè cazzo mi hai mentito?!» urlasti a perdifiato facendo saltare i nervi di Hyunjin. Tutti ti stavano mentendo,tutti ti avevano sempre mentito. Odiavi fidarti di qualcuno,odiavi fidarti di persone che pensavi di conoscere perché sapevi che infondo non erano coloro che ti avevano sempre detto di essere.

Odiavi dover porre fiducia a qualcuno perché sapevi che quella fiducia posta sarebbe stata vana. Sarebbe stata inutile. Tutti ti voltavano le spalle,tutti cambiavano direzione quando c'eri tu ed era solo colpa di te che potevi fiducia in persone che neanche la meritavano.

Avresti voluto urlare al vento quanto odiassi quel tuo modo di essere,quanto odiassi il tuo non saper dire di "no",quanto odiassi essere presa e messa da parte. Avresti voluto tanto essere una persona diversa.

Hyunjin ti guardò di sottecchi abbastanza irritato dalla tua voce e dal tuo continuo chiacchiericcio. «Perchè dici?» picchiettò le dita della mano sul manubrio della macchina grigia. «Non sai proprio nulla allora». Aprì di poco il finestrino per far entrare l'aria gelida di quella notte stellata. «Non sta a me dirtelo» annunciò indifferente mentre continuava a guidare.

«Perchè mi hai fatto credere che volevi aiutarmi?» chiedesti speranzosa di ricevere almeno una parola.

Nessuna risposta.

«Se proprio non vuoi dirmi niente,allora dimmi dove mi stai portando!». Il tuo nervoso e la tua rabbia accrescevano ogni secondo che passavi in quel piccolo spazio. Quella strana ma orribile sensazione di non sapere un bel niente ti stava facendo uscire fuori di testa.

«Stiamo andando al quartier generale» alzasti un sopracciglio confusa da quella risposta. Che cosa voleva intendere con quella frase? Ti stava forse portando nel campo base del traffico di droga?

«Stiamo andando nell'agenzia finanziaria di Jeon Jungkook».

[...]

Non sei riuscita ad estrapolare altre cose da Hyinjin troppo ottuso e rigido com'era. Non riuscivi a capire il suo comportamento. Prima sembrava intenzionato ad aiutarti poi,subito dopo,ti aveva tratto in inganno ,come tutti del resto. «Siamo arrivati» posteggiò la macchina nel parcheggio di quell'agenzia tanto misteriosa quanto falsa.

Sapere che,persone bisognose venivano ogni volta aiutate solo perché persone come Jeon Jungkook dovevano apparire buone e altruiste,ti dava la nausea.

«La BigHit...Agency?» aggrottasti le sopracciglia notando quanto quel nome non fosse poco riconosciuto.

«Quindi è questa l'agenzia in cui lavora quel tipo» la guardasti in tutta la sua bellezza. Era un enorme grattacielo in vetro con un altrettanto enorme scritta ad indicarne il nome. «Esattamente» Hyunjin uscì dall'autovettura prima di andare dalla tua e aprirla.

«Non comportarti come uno che aiuta le persone,non ti si addice» sputasti acida uscendo con lentezza dalla macchina.

«Non lo faccio di certo per aiutarti. Sto solo cercando di non farti scappare» ti prese per i fianchi portandoti vicina a lui dopo aver spento il motore della sua auto. «Allontanati subito da me» digrignasti i denti quando sentisti la sua presa farsi ferrea sui fianchi .

«Noto con grande piacere che il signor Jeon non abbia perso tempo a marchiarti» disse quando notò il succhiotto che avevi sul collo. Ti divincolasti dalla sua presa non volendo ,per nessuna ragione al mondo,che ti toccasse. Inutile dire che non riuscisti a scollartelo se non quando siete arrivati davanti l'ingresso della BigHit Agency.

«Hwang Hyunjin,ce ne hai messo di tempo» ad accogliervi non era niente poco di meno che Jungkook. Il corvino ti riservò un'occhiata maliziosa e irritata allo stesso tempo. «Mi scusi, signor Jeon» il biondo si inchinò leggermente per porre le sue più sentite scuse a quello che doveva essere il suo capo. «Non c'è bisogno di tante formalità» il corvino ti prese per mano allontanandoti bruscamente dal tuo ex-collega di lavoro. «Vieni Lee (T/N),ho un po' di cose da chiederti» senza voltarsi per salutare gli uomini presenti nella hall dell'agenzia ti portò via con sé.

«Cosa vuoi da m-?» prima che potessi anche solo iniziare a parlare il corvino ti sbatté contro la porta del suo enorme ufficio provvisto di un'enorme finestra dal quale si poteva vedere la vista mozzafiato dell'intera Seoul. «Che cosa ti avevo detto?» prese in una sola mano i tuoi polsi portandoli sopra la tua testa e guardandoti negli occhi.

«Non lo ripeterò per compiacerti» dicesti a denti stretti con aria autoritaria. Non sapevi che a Jungkook,quel tuo combattere sempre,eccitava da morire.

Si staccò da te,leggermente soddisfatto dalla tua risposta e si andò a sedere sulla sedia posta dietro la sua grande scrivania.

«Adesso si parla seriamente».


☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚

Eh,lo so,do suspense A TUTTO.

Non odiatemi,ANZI LOVVATEMI-

Btw come state?
Io tt'appost solo che ho appena saputo che la scuola non inizia il 14(da me) ma una data non specificata.

Anvedi 'sta organizzazione inesistente...

In ogni caso,Jungkook in questa storia sarà molto stronzo ,quindi preparatevi.

Detto ciò,vi abbandono~

Borahae💜

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookWhere stories live. Discover now