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Sentisti il corvino avvicinare le proprie labbra al tuo orecchio,percependo il suo fiato caldo su di esso

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Sentisti il corvino avvicinare le proprie labbra al tuo orecchio,percependo il suo fiato caldo su di esso.

Lo guardasti di traverso,immobile e con gli occhi spalancati al massimo. Il tuo fiato,a differenza del suo che in quel momento soffiava sul tuo orecchio e ti faceva rabbrividire,era trattenuto,fermo dentro la tua bocca,non osando fiatare e parlare in sua presenza perché troppo impaurita delle sue azioni.

Era un uomo pericoloso,ed ora che sapevi il suo nome in cuor tuo sapevi che non ti avrebbe lasciata stare,non così facilmente.

Avevi intuito ciò che voleva fare,o almeno...credevi che fosse così. Una volta buttata fuori dal locale a causa di qualche tuo piccolo incidente,Jeon Jungkook ti avrebbe sicuramente catturata e portata via. Era chiaro, chiarissimo,che volesse farti qualcosa ed era anche questo quello che ti faceva accapponare la pelle. Cosa voleva da te? Perché si era fissato con te?

Ti mordesti il labbro inferiore , ora screpolato, e aspettasti che il corvino si levasse di dosso. Peccato però che non sembrava intenzionato a lasciarti stare.

«Prova ancora a sfuggirmi,ma prima o poi ti prenderò» si allontanò dal tuo orecchio soddisfatto del risultato che le parole provocarono in te: terrore e paura.

Non c'era una singola cellula del tuo corpo che non fosse tesa al tono di voce usato e dalle parole stesse. Frugò nelle tasche della tua uniforme da cameriera mettendo dentro qualcosa. Si allontanò definitivamente da te con un sorrisetto a contornargli il volto e se ne andò.

«Oh? Dov'è quel signore?» Hwasa ritornò con l'asciugamano in mano evidentemente troppo tardi. «Sei pallida,(T/N). Ti senti bene?».

«Io...» avevi la bocca semiaperta,lo sguardo rivolto fisso alla porta di ingresso. «Penso di non sentirmi tanto bene...» mormorasti flebilmente. «Vai a casa,glielo dico io al capo che ti sei sentita male»«Ma così-»«Non verrai licenziata,te lo prometto». Sospirasti sconfitta capendo che la mora non ti avrebbe lasciata in quel negozio un minuto di più.

Entrasti nel camerino per cambiarti e,quando mettesti la mano nella tasca del grembiule,ricordasti che il corvino ti aveva lasciato qualcosa. Prendesti allora l'oggetto e lo tirasti fuori: una collana in oro bianco con un diamante incastonato e un bigliettino sopra.

Guardasti meravigliata la collana e la girasti più e più volte per vederla ancora meglio. Perché ti aveva regalato quella collana? L'aveva rubata a qualcuno?

Rigirasti tra le mani il biglietto e,dopo esserti guardata intorno,lo leggesti.
C'era scritto l'indirizzo di un locale e una frase: incontriamoci alle 20h davanti l'ingresso questo weekend.

No,non sapevi effettivamente cosa succedeva se non andavi però una cosa era certa: non l'avresti passata liscia. Con tuo grande stupore,constatasti che il locale fosse nel quartiere più ricco di tutta Seoul.

Sbuffasti rumorosamente non amando quella situazione. Eccome se non l'amavi. Perché non potevi essere tranquilla? Perché non potevi semplicemente non doverti fidare di quel tipo?

Una volta uscita dal locale,ti dirigesti a passi veloci verso la fermata del bus e,per la seconda volta quel giorno,mettesti il piede male e per tua grand sfortuna sbattesti addosso a qualcuno.

«Scusami..non vedevo dove mettevo i piedi e sono inciampata» ti inchinasti leggermente in segno di scuse. «Non ti preoccupare,non è colpa tua se hai i piedi di burro» l'uomo davanti te ridacchiò mentre tu gonfiasti le guance offesa. Sollevasti il volto per poterlo guardare meglio e rimanesti folgorata dalla sua bellezza messa in risalto da un sorriso a trentadue denti.

Lineamenti delicati, viso tondo,labbra carnose,occhi luminosi e capelli rossi. «Park Jimin,piacere» ti sorrise dolcemente e a quel punto,ricambiasti il sorriso.

«Lee (T/N)». Il ragazzo spalancò leggermente gli occhi e socchiuse la bocca. Che cosa c'era che non andava? Si morse l'interno guancia prima di controllare l'orario dell'orologio.

«Scusami,si è fatto tardi. Spero di rivederti presto...(T/N)»ti sorrise dolcemente. Una persona che sapeva sorridere così allora esisteva.

Arrossisti leggermente «Anch'io...Jimin» lo salutasti sorridendo e dirigendoti anche te verso la tua casa.

[...]

«Mamma...mamma!»

Scuotesti il corpo di tua madre esamine con le lacrime agli occhi «Per favore,mamma...non andartene» prendesti il volto di tua madre martoriato da tanti,troppi lividi e graffi.

«P-per...favore» la tenesti tra le tue braccia aspettando che la polizia arrivasse il più in fretta possibile nel vostro appartamento. «Come posso stare senza di te?» nascondesti il viso nell'incavo del suo collo.

«Come...?». L'angoscia che la piccola te provava era così tanta che ti sentivi oppressa. Non riuscivi a sostenere quelle scene ma non riuscivi neanche a distogliere lo sguardo quando tuo padre ogni volta veniva a casa ubriaco ed incazzato. Non riuscivi a distogliere lo sguardo quando vedevi che tua madre veniva picchiata con qualsiasi cosa venisse a capito da tuo padre, non riuscivi a coprirti le orecchie quando veniva insultata malamente perché non gli piaceva una cosa, non riuscivi a tapparti il naso ogni qualvolta che il padre puzzolente di alcool prendeva tua madre e la portava nella camera da letto.

Non riuscivi a capire come tua madre si fosse innamorato di uno come lui... Perché continuava ad essere innamorata di lui?

Non riuscivi più a sopportare lo sguardo vuoto,senza sentimenti della donna che ti aveva messo al mondo. Ed ora era lì,in mezzo alla cucina prima stuprata poi picchiata a sangue da colui che considerava suo marito.

«P-per favore...n-non lasciar-mi da sola» portasti le mani al suo volto lasciando uscire liberamente molti singhiozzi rumorosi dalla tua bocca.

«N-on lasciarmi c-con quel m-mostro».

☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚

Ehy,voi! Come va? Aggiornare la domenica è come dimenticarsi di tutto. Soprattutto quando è un giorno morto, cioè che non si fa niente e "ti cala la lagna" in una maniera incredibile.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo alla prossima💜

-Adryy

Choose Me || Jeon JungkookWhere stories live. Discover now