4. Even my phone misses your call

Начните с самого начала
                                    

Quella cicatrice che tirava nel petto, nella gola e che la afferrava tutta, le mostrava chiaramente dietro le iridi inscurite tutto ciò che era stato e ciò non sarebbe potuto più essere.

Quando rimase da sola ancora una volta, si guardò allo specchio, scavando nella profondità di un paio di occhi spogliati di qualsiasi emozione.
Il suo sguardo le apparve impenetrabile persino a se stessa: si osservò ancora, stavolta negli occhi, e si vide come un cumulo di macerie.

Si gettò sul letto cercando di rilassare le membra affaticate, e realizzò di aver bisogno di qualcosa che potesse catalizzare la potenza auto distruttiva di quello che le affliggeva: aveva bisogno di una distrazione.
Rivedere Harry, quella stessa sera, sarebbe stata una vera follia cosciente. Era altamente probabile che lui quella sera sarebbe andato a casa di Marcus, assieme a tutti gli altri.
Non poteva permettersi di incrociare ancora quegli stessi occhi, perché la propria capacità di fingere aveva una durata molto limitata nel tempo. Come una bomba a orologeria, aveva un limite massimo di capacità di sopportazione, oltre al quale sarebbe potuta esplodere.
Doveva assolutamente rimuovere tutta quella mattinata dalla sua testa.
E se scordare Harry avesse voluto dire, ancora una volta, riempirsi gli occhi di chi non avrebbe mai potuto riempirle il cuore, lei era pronta a farlo immediatamente.

25 dicembre 2018 h.18.22
H: Ci sei stasera? Buon natale. H.

Lo schermo del cellulare illuminò la penombra della stanza, rimescolando la luce nello sguardo della ragazza che lo stava osservando. Aveva sgranato per un istante le palpebre: era un sacco di tempo che non leggeva più quel nome sul suo display.
Un miscuglio di sensazioni si fecero vivide e allo stesso tempo confuse nel suo stomaco già abbastanza provato, e il cuore cominciò a tambureggiarle nella pancia.

Estelle gettò il cellulare sul letto senza nemmeno aprire il messaggio, colta da un senso di malessere misto ad agitazione.
Era terrorizzata, all'idea di aprire quel messaggio e di non resistere alla tentazione di rispondere: dovette raccogliere tutte le forze della propria razionalità, per evitare che accadesse un disastro, l'ennesimo.
Ragionò sul fatto che fosse assolutamente certa di non aver lanciato alcun segnale che potesse suggerire ad Harry che sarebbe stato il caso di contattarla, dopo il giro in macchina del giorno precedente.

Non avrebbe mai ammesso, nemmeno a se stessa, che un messaggio di risposta sarebbe stato l'inizio della fine, ma era qualcosa che in cuor suo sapeva bene e si guardò dal cedere alla tentazione delle sue mani frementi: non aveva alcuna intenzione di rispondere alla provocazione.
Perché sarebbe stato tremendamente ingenuo pensare che quelli erano solamente degli innocenti auguri natalizi.
Harry non aveva niente di innocente, nemmeno un centimetro di pelle.


«Harry Edward Styles! Tu sei veramente un cattivo ragazzo!» Un gridolino spezzò il silenzio di un salone in cui era finalmente calata una rara atmosfera di tranquillità.
Harry, colto in flagrante, si alzò di scatto dal divano in pelle, non appena udí quell'urlo sgraziato alle sue spalle.
Scattando come una molla, raggiunse la ragazza con un balzo felino, cingendola stretta, afferrandole la vita con le braccia.

«Ridammi il cellulare, immediatamente!»
«Estelle! Non posso credere ai miei occhi..» Aveva cinguettato lei, mostrandosi decisamente sconvolta, ma nascondendo un sorrisetto sghembo sotto uno sguardo esterrefatto.
Non poteva non ammettere di essere lievemente compiaciuta nel rileggere quel nome comparso a sorpresa sullo schermo del telefono di suo fratello.

Harry la buttò a terra senza pensarci due volte, e vista la sua superiorità fisica ci mise solo qualche secondo a recuperare fieramente il suo cellulare, cercando di darsi un contegno, visto che era stato beccato con le mani nella marmellata.
Dentro quella casa era impossibile, quelle rare volte in cui tornava, farsi gli affari propri senza dover rendere conto di quello che stava facendo con le donne della sua famiglia.

𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖 𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒎𝒆Место, где живут истории. Откройте их для себя