L'oscurità di non avere un nome. Harry Styles!

Capitolo 9

9.

Los Angeles

11/01/2021

Sara

La sveglia suona puntuale alle 8; la spengo velocemente per non svegliare Lucia che dorme beatamente dopo il lungo di viaggio che ha affrontato ieri. Mi alzo lentamente guardando il piccolo caminetto incastonato nell'enorme pilastro di marmo nero a muro alla mia destra, e mi dirigo in punta di piedi in cucina, dove il sole già riempie l'intero spazio. Afferro il caffè caldo pronto grazie al timer impostato ieri sera e lo bevo velocemente cuocendomi la bocca e stando attenta a non sporcare le lucide superfici bianche della mia splendida cucina. Mi fermo un attimo godendomi a pieno l'odore di nuovo della casa e l'immensità di essa. Non posso credere che sia tutta mia da settembre. E' vero, ho un mutuo sulle spalle per i prossimi 30 anni, ma mi rendo conto che non mi importa niente se sono ripagata da questa calma e tranquillità che sento in questo luogo magico. Sospiro poggiando la tazza vuota in lavastoviglie e mi avvio verso il bagno che da sullo splendido giardino come la camera da letto, e ci perdo all'interno i miei soliti 20 minuti. Quando esco, sento il sentore di cocco addosso dato dallo shampoo appena fatto, e il trucco riempirmi il viso e rendermi più luminosa. Velocemente raggiungo il mio armadio e afferro il mio tailleur blu notte e una canotta con le bretelline di seta nera; indosso tutto velocemente con le mie solite Loboutin nere lucide, e in meno di 10 minuti sono pronta per andare a lavoro. Oggi dovrei incontrare Blake, il possibile acquirente della villa da 20.000.000$ e devo essere impeccabile. Blake è l'amministratore delegato di una famosa azienda di telecomunicazioni in Messico, e di lui si sa ben poco se non questo. E' giovane, è ricco e sexy da far paura; potrebbe avere qualsiasi ragazza vicino e che fa? Fa il cretino con me ogni volta che gli mostro la casa e se devo essere sincera, mi da su i nervi. Cenare o uscire con i nostri clienti fa si che loro si sentano a proprio agio e che difficilmente rifiutino un affare, motivo in più per tenerceli stretti. Afferro la mia nuova Birkin nera dal mobile accanto alla porta d'ingresso, prendo le chiavi e mi avvio fuori entrando nella mia Audi Q3 dello stesso colore del mio tailleur ma con gli interni del colore della sabbia. Metto in moto e parto velocemente tra le alte palme che costeggiano le grosse vie. La strada verso Sunset Blvd è stranamente vuota, e ci metto davvero poco per arrivare e parcheggiare proprio dinnanzi agli uffici Oppenheim Group. Oggi Jason,il mio capo, dovrebbe tornare dalla sua splendida settimana in Brasile insieme a Brett, il gemello, , e non vedo l'ora che ci racconti tutto della sua fantastica esperienza.

Quando metto piede, nello splendido ufficio interamente allestito con mattoncini da "loft New Yorkese" ci sono solo Maya , con un enorme pancione sul davanti in attesa del suo secondo figlio, e Nunzia , perfetta nel suo tailleur cipria.

<<Buongiorno>> annuncio facendomi strada tra le scrivanie di metallo lavorato e andando incontro alle mie colleghe.

<<Ciao piccola>> dice Nunzia venendomi incontro e porgendomi le sue labbra che incontrano subito le mie.

<<Ciao Maya>> alzo la mano e la saluto, mentre è immersa a guardare foto di alcune case nella Valley sul suo tablet. Non mi guarda nemmeno, ma alza la mano e mi saluta. Non vende una casa da troppo tempo a causa della sua precedente gravidanza che l'ha tenuta incollata a casa, e Jason, le ha ribadito più di una volta, che avrebbe dovuto fare di tutto per muovere qualcosa, e da come vedo, si sta impegnando.

<<Com'è andata con Lucia?>> chiede Nunzia curiosa mentre poggio la costosissima borsa sulla mia scrivania e mi accomodo, guardandola fare la stessa cosa dinnanzi a me.

<<Bene, è arrivata ieri alle 15, siamo andate a fare la spesa, abbiamo cenato e alle 22 io sono crollata>> sbuffo e incrocio le braccia osservando la bionda dagli occhi azzurri di un metro e 75 avanti ai miei occhi; le sta davvero benissimo questo tailleur.