Capitolo 38

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38.

Los Angeles

30/01/2020

Harry

Le mani mi sudano in modo smisurato, mentre guido in direzione di Ysabel a West Hollywood, dove ci saranno i genitori di Sara insieme a Lucia e a Noemi, ad aspettarci per la cena. Sono nervoso e allo stesso tempo pieno di adrenalina. Non so cosa mi aspetti, ma per aver cresciuto Sara in quel modo, di certo non posso aspettarmi qualcosa di cattivo. Mia madre e Gemma sono su di giri, e mia sorella è arrabbiata per non aver ancora conosciuto Sara e per non averla svegliata ieri sera, ma mi dispiaceva. Sara è uscita di casa mia questa mattina insieme a Jayden, mentre lei dormiva ancora, e mi ha detto che stavano tutta la giornata insieme. E' stata un'ottima decisione, dato che io avevo questo impegno inderogabile.

<<Sei nervoso?>> chiede mia sorella dal retro della macchina, mentre le strade stranamente desolate, mi permettono di guidare in completa tranquillità.

<<Abbastanza>> ammetto mordicchiandomi l'interno della bocca.

<<Non devi esserlo amore>> interviene mia madre <<Saranno persone gentili e a modo>> sorride, mentre la guardo di sottecchi.

<<Si lo so, ma sono pur sempre i suoi genitori. Lei non ci sarà e l'attenzione sarà tutta su di me>> prendo un grosso respiro , mentre sento i battiti del cuore aumentare e la saliva venir meno.

<<Sei anche emozionato, vero?>> la voce di mia mamma è tranquilla e pacata; per fortuna c'è lei.

<<Si...>> prendo un grosso respiro <<E' la prima volta che incontro i genitori di una ragazza con cui sto>>.

<<Ma lei non è come tutte le altre>> urla mia sorella.

<<No... Non lo è affatto>> un piccolo sorriso mi compare sul volto, e mia madre mi fissa a lungo.

<<La ami per davvero, e ciò si legge da tuoi occhi, piccolo mio>> dice con voce quasi incrinata <<Vivitela ogni giorno, e non dare mai niente per scontato>> aggiunge, e so perfettamente che si riferisce a Robin.

<<Lo farò>> le sorrido.

<<So che è assurdo, ma hai mai pensato di chiederle di diventare tua moglie?>> interviene Gemma lasciando sia me che mia madre senza parole. In realtà ho pensato che volessi trascorrere la mia vita con lei, ma in effetti non l'ho mai pensata come mia moglie. Non so perché, forse per l'esperienza che ha trascorso? Forse per paura che potesse dirmi un ipotetico no?

<<Ehm...No>> rispondo sospirando <<E' complicato>> aggiungo.

<<Amore la sua esperienza passata, non influirà sul suo futuro>>.

<<Ne sei sicura mamma?>> la fisso per poi riportare lo sguardo sulla strada.

<<Certo>> si intromette mia sorella.

<<Non lo so...>> prendo un grosso respiro <<Non so se sia ciò che vuole anche lei>>.

<<Se ti senti di farlo, fallo>> dice mia mamma poggiando il braccio sul finestrino e abbassando il vetro e lasciando che il vento le accarezzi il volto.

<<Pensi sia giusto?>>.

<<Certo amore, sarebbe fantastico>> sorride <<Hai bisogno di una persona vera e sincera come lei che ti accompagni nella tua vita incasinata>> ride dolcemente, e io e Gemma la seguiamo.

L'oscurità di non avere un nome. Harry Styles!Where stories live. Discover now