Capitolo 33

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33.

Los Angeles

29/01/2021

Sara

Sono seduta nella mia postazione, mentre Nunzia mi parla senza che io le dica nulla. Non riesco a capire cosa mi dice, non le degno d'attenzione, ma continuo a pensare da tre giorni, alle parole di Harry. Non so cosa mi abbia fatto più male, se le sue parole per il mio comportamento dopo la morte di Liam, o per averlo trovato tra le braccia di un'altra ragazza, ma so solo che sono così arrabbiata che non voglio vederlo. Mi ha inviato continui messaggi, e ha fatto quasi 200 chiamate, ma io non ho risposto a nessuna di esse. Penso che non abbiamo più nulla da dirci, e ora come ora, mi ricordo di quanto stessi meglio stando da sola. Lo so che pensavo perennemente a Liam, ma almeno non soffrivo più di quello che provavo, e avrei scoperto nonostante tutto, una nuova vita... Ora invece, sento dolore per tutto. Dolore per la morte di Liam, per il comportamento di Harry, e per le conclusioni che ho preso. Di solito l'inizio di una relazione per le persone è la parte più bella, ma io penso il contrario invece. Penso che all'inizio di una relazione due persone non si conoscano bene, e ciò significa, a volte, litigare e non capirsi... Proprio come nel caso mio e di Harry. Lui fa parte di un mondo particolare, e non posso fargliene una colpa, ma forse non siamo fatti per stare insieme. Ragiona in un modo che non mi appartiene, e non so se riesco a migliorare questa parte di me.

<<Ma mi stai ascoltando?>> chiede Nunzia passandomi la mano avanti agli occhi. La fisso con lo sguardo perso nel vuoto, e solo ora faccio caso al fatto che si sia arricciata i capelli oggi.

<<In realtà no>> mi limito a dire portando lo sguardo sul mio pc illuminato.

<<Sara... Sei ancora nervosa per Harry?>> mi chiede addolcendo il suo sguardo.

<<No>> mento.

<<Ti si legge in faccia>>.

<<Allora perché me lo chiedi?>>.

<<Sara sai che non sono mai dalla parte dei ragazzi, in generale, ma quando vi ho visti insieme ho capito che lui fosse innamorato di te non appena ti ha guardata sorridere>> piega la testa e mi osserva, ma io faccio finta di pensare a tutt'altro. <<Era ubriaco e arrabbiato..>> sbuffa, ma questo non riesco a tenermelo.

<<Non è una scusa cazzo!>> alzo la voce, e Jason e Heather si voltano e mi fissano.

<<Non lo è, ma non puoi fargliene una colpa>>.

<<Nunzia ma che cazzo stai dicendo? Sei per caso impazzita?>> sento il sangue risalirmi alla testa e la voce incrinarsi <<Ha messo in mezzo Liam>>.

<<Sara, quante volte diciamo cose che non pensiamo?>>.

<<Tante, ma mai di questo genere>> ispiro ed espiro.

<<Te ne pentirai>> aggiunge voltandosi verso la sua scrivania.

<<Ma tu da che cazzo di parte stai?>> sbotto innervosendomi sempre di più <<Vorrei vedere se al suo posto ci fosse stato un tuo ragazzo>> .

<<Avrei reagito esattamente come te, ma poi mi sarebbe passato>> dice guardandomi di nuovo.

<<Mi dispiace, ma io non sono come te>> sbuffo e chiudo lo schermo del pc per poi infilarlo in borsa.

<<D...Dove vai?>> chiede balbettando.

<<Fatti i cazzi tuoi>> mi alzo e mi dirigo verso Jason, che è completamente immerso nel suo lavoro. <<Jason io ho finito per oggi, posso andare?>> chiedo con voce ferma e decisa.

L'oscurità di non avere un nome. Harry Styles!Where stories live. Discover now