Capitolo 20

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20.

Los Angeles

18/01/2021

Harry

Un enorme baccano mi fa svegliare improvvisamente; è il campanello. Guardo l'orologio sulla parete alla mia sinistra che segna le 8 del mattino; chi può essere a quest'ora? Ma soprattutto chi è che insiste in modo così pressante? Mi alzo di botto dal letto dove ieri a mezzanotte sono crollato dopo che tutti i miei amici mi hanno dato buca per uscire, e raggiungo velocemente la porta d'ingresso solo con i pantaloni a quadri del mio pigiama. Assonnato e rintronato, non chiedo "chi è" e quando apro la porta, gli occhi di Camille sono avanti ai miei. Il suo volto è rilassato e felice, e il suo sorriso quasi si impossessa dell'intera faccia.

<<C...cosa ci fai qui?>> è l'unica cosa che riesco a chiedere.

<<Non mi hai risposto ai messaggi, quindi ho pensato di farti una sorpresa>> risponde euforica entrando in casa senza autorizzazione e trascinando con se due pesanti valigie. Corrugo la fronte e la osservo, mentre indossa dei jeans molto aderenti che mettono in risalto la sua magrezza, una maglietta a maniche lunga a righe bianche e nere, e delle infradito.

<<Chi ti ha dato il mio nuovo indirizzo?>> chiedo chiudendo la porta e raggiungendo il grosso salone con lei alle calcagna.

<<Benji>> dice con semplicità <<Wow è fantastica questa casa>> aggiunge con euforia guardandosi intorno e gettandosi sul divano grigio che Sara l'altro ieri ha fissato a lungo.

<<Non era autorizzato a farlo>> dico a denti stretti pensando già a quale sarà la causa a questa cazzata che Benji ha fatto.

<<Harry ma tranquillizzati, sono io, non un estraneo>> dice osservandomi e arricciando la fronte. Lo so, è vero, ma lei non fa parte più della mia vita intima e privata, e quindi non deve sapere più cose di quelle che già conosce.

<<D'accordo>> mi limito a dire sospirando e sedendomi almeno a due metri da lei.

<<Perché non hai risposto ai miei messaggi? Ti avevo detto che oggi sarei arrivata>>

<<Cosa dovevo risponderti Camille?>> alzo gli occhi al cielo e scuoto il capo.

<<Tu mi hai inviato un messaggio qualche settimana fa dicendo che ti mancavo>> dice inarcando un sopracciglio e guardandomi in modo malizioso; sapevo di aver fatto un enorme cazzata.

<<Si, ma ero ubriaco>> mento nervosamente.

<<Quindi non lo pensavi?>> corruga la fronte e mi fissa.

<<Forse quel giorno si, ma da allora sono cambiate molte cose>> dico con serietà. Lei ride e mi fissa.

<<Tipo?>> chiede con aria di superiorità, prima che io porga il mio sguardo al pavimento.

<<Camille...>> mi limito a dire,e lei capisce tutto.

<<Oh...>> prende un grosso respiro <<Hai conosciuto un'altra ragazza?>> chiede con gli occhi pieni di lacrime e un respiro che diventa pesante e rumoroso.

<<Si..>> annuncio fissandola e rendendomi conto che tenga a me più di quanto lo dimostrasse realmente prima.

<<Chi è?>> chiede con voce roca e impastata dalla saliva.

<<Non è famosa>>.

<<E dove l'hai conosciuta?>>.

<<Ad Anguilla... A capodanno>> dico ricordando alla perfezione il momento in cui l'ho vista per la prima volta; era bella anche con tutto il dolore nei suoi occhi.

L'oscurità di non avere un nome. Harry Styles!Where stories live. Discover now