Cunfuse Rivelazioni pt2

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«Voi conoscete la strada. Giusto?» chiese Adri con una lieve nota di preoccupazione nella voce.

«Certo che si!» rispose Nick allegramente. «Stiamo andando a memoria!»

«Se volevi rassicurare sappi che hai fallito in pieno» lo informò Gabri intanto che esaminava le sottili targhe di marmo su cui vi era scritto il nome delle due vie che aveva di fronte, nel tentativo di ricordarsi quale avevano preso il giorno prima. «Ieri, la maggior parte del tragitto l'abbiamo percorso sullo skate cadendo un sacco di volte.» disse rivolgendosi stavolta alla sua migliore amica. Scelse infine la strada che portava a sinistra, ricordandosi di come ieri, per poco, Nick era andato a sbattere contro una bancarella posta fuori da un negozio di fiori.

Riconobbe tale bottega all'inizio della via grazie alle sue artistiche composizioni floreali e dal nome dipinto sul cartello in legno fissato appena sopra l'entrata del negozio che citava: "Le Creazioni di Persefone".

«Troppe» aggiunse l'australiano massaggiandosi di riflesso il sedere ancora dolorante, per via di tutte le cadute del giorno prima.

Adri aggrottò la fronte confusa. «E quindi?»

«Quando in un luogo vi hai fatto una figuraccia di qualsiasi tipo risulterà molto più semplice ricordarlo in futuro.» spiegò brevemente l'orfano sistemandosi meglio sulla testa il cappuccio della felpa, la stessa che aveva indossato il giorno prima, con un sorrisetto perspicace sulle labbra.

La ragazzina lo fissò per qualche secondo con espressione sbigottita mentre ragionava sulle parole dell'amico. «Okey. La cosa ha senso» convenne infine. Sul viso di Gabri, un angolo della bocca si sollevò in un sorriso scaltro con una sfumatura compiaciuta.

«Lieto che tu mi dia ragione» pronunciò con sagacia rigirandosi tra le dita il suo cacciavite nuovo, quello preso due giorni prima a Trieste.

Dri alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa rassegnata ma sorridendo serenamente. «Taci» gli disse spintonando leggermente il suo migliore amico mentre questo continuava a ridacchiare divertito, poi sollevò il viso verso l'alto osservandone il cielo coperto dalle nuvole cariche d'acqua. «Forse sarebbe stato meglio se ci fossimo portati dietro un ombrello» commentò scostandosi dagli occhi alcune ciocche che le erano sfuggite dalla treccia a causa del vento fastidioso.

Era da quando si erano svegliati in quella grigia mattinata che il clima prometteva pioggia, prima o poi.

Ma che ci fosse brutto tempo o meno, di occasioni rimaste per poter rincontrare Shakoma, oltre a quella, erano praticamente nulle perciò non avevano molte alternative.

Quando, la sera prima, Gabriele aveva rivelato a Dri di aver incontrato il loro vecchio Educatore quel pomeriggio, la ragazzina era rimasta a dir poco sorpresa. Neppure lei si sarebbe mai aspettata la presenza di Shakoma lì a Venezia e, specialmente dopo aver ascoltato tutti i dubbi e le perplessità dell'amico, aveva acconsentito quasi immediatamente di rivederlo il giorno dopo.

Anche lei era curiosa di scoprire il motivo di tanta agitazione del loro ex Educatore e di conseguenza, aiutarlo, se ne era in grado.

La presenza di Nick invece era del tutto casuale. Sia lui che Gabriele non usavano le loro abilità da quasi un giorno, facendoli diventare sempre più irrequieti a causa dell'energia repressa nei loro corpi che cercava costantemente di fuoriuscire.

Stare all'aria aperta era un ottimo metodo per entrambi per far sì che potessero sfogarsi un po' senza creare troppi problemi.

«Quale ombrello?» fece Gabri ironico, ricordandole che nessuno del loro Blocco si era portato dietro tale oggetto.

The Child - Compagni d'Infanziaحيث تعيش القصص. اكتشف الآن