Adunbi pt1

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Fahed rivolse una delle sue solite occhiate contrariate a Gabriele mentre si spalmava del burro sulla sua quarta fetta di pane. «Ma si può sapere che hai stamattina?»

L'italiano era concentrato a mangiare i suoi biscotti al cioccolato scuro in volto e l'aria assonnata per via dell'ora in cui si era destato. Anche quella mattina si era svegliato molto presto a causa dei suoi soliti incubi, venivano con la frequenza di almeno una volta settimana, e siccome Yen gli aveva proibito di entrare nella loro camera senza permesso, pena avrebbe manipolato i suoi sogni, era solito a passare le ore in bianco a leggere i libri dalla biblioteca. Oltre ai suoi soliti di sulla chimica e sulla fisica si erano aggiunti anche dei romanzi di letteratura, uno in particolare.

«Ha scoperto che Sirius Black era il migliore amico dei Potter.» rispose Dri sorseggiando il suo latte caldo, appena sveglia gli era toccata subire lo sfogo del proprio amico su quanto aveva appena letto sul libro.

Nick aggrottò la fronte, non riuscendo a collegare i due nomi citati. «E chi sarebbe questo Serio Nero?»

Finalmente Gabri si decise a parlare «Prima di tutto è Sirius Black, non Serio Nero» cominciò.

«Stessa cosa» bofonchiò sbrigativo l'australiano.

«Secondo» proseguì l'altro ignorandolo. «È un lurido assassino, bastardo, traditore, ...» continuò a snocciolare una lunga sequenza d'insulti abbastanza pesanti in dialetto che, per loro fortuna, nessuno dei suoi compagni riuscì a comprendere. Eccetto Dri, la quale si limitò a sollevare gli occhi rassegnata.

Impassibile dalle parole che l'italiano aveva appena sputato, anche per non ne aveva capita neppure una anche se aveva sicuramente inteso che non si trattavano di complimenti, Paulo sollevò il viso dal piatto ghignando beffardamente «Stai seriamente ancora leggendo quel libro per bambini? Suvvia, cresci un po'!»

Gabriele lo fulminò con lo sguardo «Tasi, babbano.» gli intimò con tono piatto. Quella fantastica e sublime serie non poteva fare parte della categoria "per bambini". Per nulla.

Nguyen, Fahed e Nick guardarono Adriana in attesa della traduzione, stavolta la parola non sembrava così offensiva come quelle precedenti.

Questa però sollevò le mani «Non guardate me. Quella parola non fa parte del nostro dialetto, non ho idea di cosa possa significare.»

Persone che non possiedono poteri magici; avrebbe voluto rispondere Gab, ma così avrebbe aperto discussioni inutili poiché la stragrande maggioranza di persone presenti nella mensa possedeva abilità particolari.

A proposito della mensa, quella mattina era ancora parecchio vuota.

Okey che era domenica, alias giorno di riposo assieme al sabato (almeno per molti), ma erano quasi le nove e a quest'ora moltissimi Eroi sono soliti a fare colazione nei giorni festivi, ovviamente fatta eccezione dei mattinieri e dei dormiglioni, ma stavolta c'erano soltanto i Blocchi più giovani e qualche Eroe qua e là ancora mezzo addormentato.

Tutti i più grandi, compreso Andrea, non si erano fatti vedere in giro.

L'uomo non aveva detto niente la sera prima su delle possibili missioni.

Che stesse accadendo qualcosa di grave?

A riscuoterlo dai suoi pensieri fu Nick esclamando «Lascia stare, Adri. So io come far tornare il buon umore a Gabri!» da come stava sorridendo si capiva che aveva in mente qualcosa.

Le iridi dorate di Gabriele si accesero di curiosità. «Sentiamo» lo incalzò.

Il ragazzino sogghignò orgoglioso, godendosi fino all'ultimo quel momento. «Potremmo andare tutti quanti in piscina»

The Child - Compagni d'InfanziaWhere stories live. Discover now