Gioco d'Inganni pt1

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Non c'era niente di abbastanza eccitate come l'interruzione di una lezione di letteratura particolarmente noiosa.

Non che Ada fosse una pessima insegnante, anzi, Gabri la trovava particolarmente preparata e coinvolgente in quello che spiegava. Ma riteneva che un'opera come la Divina Commedia fosse stata concepita appositamente come alternativa al sonnifero.

Yen stava dormendo sul banco già dal primo verso.

Okey, forse la giovane vietnamita non era l'esempio più corretto; era in grado di addormentarsi in qualunque posto e in qualunque situazione.

Una volta l'aveva beccata dormire in piedi o mentre camminava, forse quest'ultimo viene normalmente chiamato "sonnambulismo".

Fahed e Dri erano gli unici di tutta la mini-classe a prestare attenzione alla lezione. Mentre l'ultima si limitava a scrivere sul quaderno solo i concetti sconosciuti, l'altro vi trascriveva esattamente ogni singola parola che Ada pronunciava.

Sul serio, da quando la donna aveva detto "aprite il libro", il marocchino non aveva mai posato la penna sul foglio.

A furia di scrivere non gli venivano i crampi alle mani?

Nick invece trovava particolarmente utile infilzare la sua povera tredicesima gomma di quell'anno, ed erano solo a febbraio.

Ormai fine febbraio, per essere precisi.

Chissà che cosa gli avevano fatto le gomme da venir torturate in quel modo?

Gabriele, dal canto suo, era particolarmente impegnato a sperimentare di nascosto alcune sostanze in modo da creare una colla super resistente, rubate dal laboratorio della Villa, e di tanto in tanto rispondere ai bigliettini che Paulo gli inviava con sopra qualche insulto sarcastico.

L'argentino aveva deciso di unirsi alla loro classettina soltanto nelle ultime due settimane. Pareva che la richiesta di partecipare gli fosse costato uno sforzo elevato rispetto a quello a cui è abituato, tipo sollevare pesi da cento chili come se fossero dei cuscini di piuma.

Gab gli aveva personalmente prestato alcuni suoi appunti di scienze per aiutarlo a rimettersi in pari, oltre che a fargli un breve ma efficace riassunto sulle conoscenze matematiche.

Sulla parte più umanistica se ne erano occupati a turno sia Adri che Fahed, mentre i restanti due si erano limitati a dormire o a bighellonare durante quei recuperi.

«Gabriele, mi stai ascoltando?» il ragazzino non si era accorto che Ada si era momentaneamente fermata nella spiegazione per fissarlo con severità mentre lui continuava con il suo esperimento scientifico.

«Ehm...» fece Gab passando in rassegna con lo sguardo i propri compagni. Fahed lo fissava contrariato, Dri inizialmente scosse la testa rassegnata ma poi si era messa ad osservare curiosa la strana sostanza che fuoriusciva appena da una ciotolina di terracotta, Paulo sghignazzava sottovoce mimando con le labbra la parola "beccato", Nick invece si guardava attorno come appena risvegliato da un sogno con ancora la gomma infilzata un una matita e Yen era ancora intenta a dormire serenamente.

«Forse?» l'italiano provò a sorridere innocentemente senza successo. La donna lo fissava ancora inflessibile. «Okey, non molto.» ammise «Ma è perché questo poema è troppo noioso!»

Era stato più divertente quando avevano studiato Ariosto e il suo "Orlando Furioso", i personaggi racchiusi lì dentro si erano rivelanti tremendamente buffi.

Che sia chiaro, Gabriele non odiava i libri e la lettura in sé.

Adorava studiare su testi scientifici e matematici, senza di essi non sarebbe riuscito ad avere una buona conoscenza sulla chimica e sulla robotica, e amava troppo la saga con quel maghetto occhialuto perennemente sfortunato ma fortunato allo stesso tempo, ormai gli mancavano solo due libri e non vedeva l'ora di averli tra le mani.

The Child - Compagni d'InfanziaWhere stories live. Discover now