Una Nuova Vita pt1

196 15 294
                                    

«Bene.» fece il dottor Manuzzi perfettamente tranquillo, come se fosse tutto nella norma. «Penso che sia giunto il momento di mettere fine a questa farsa.» il suo corpo cominciò gradualmente a cambiare, diventando più alto e più muscoloso.

I capelli si tinsero di un biondo limone lunghi fino alle spalle e le iridi di un caldo color nocciola. Attorno agli occhi si formarono delle lievi rughe.

Anche i vestiti non erano più gli stessi; al posto del camice bianco e dei pantaloni di jeans ora portava un maglione grigio scuro largo, con la cerniera e il colletto alto molto grosso, assieme a dei pantaloni di una tuta dello stesso colore.

Ai piedi adesso c'erano un paio di anfibi scuri alti mentre alla vita era legata una grossa cintura piena zeppa di pugnali e di strane stelle con un buco al centro.

Il volto era coperto dal naso in giù da una maschera di tessuto nera che sembrava attaccata alla maglia indossata dall'uomo sotto la felpa.

Teneva le mani in tasca in posizione rilassata e osservava tutti i presenti con aria divertita.

Sia i bambini che gli Educatori lo fissavano a bocca aperta, increduli di colui che avevano davanti agli occhi.

Lo avevano riconosciuto tutti. E non c'era da stupirsi essendo lui uno degli Eroi più famosi e amati.

L'unico a sembrare annoiato era Shakoma, che alzó gli occhi sbuffando come a dire: "Hai finito di metterti in mostra ora?".

Gabriele sollevò il viso guardando diffidente l'Ultra, Dri ancora stretta a sé. Anche lei si era voltata verso quello che prima si spacciava per un dottore ma non sembrava per nulla stupita.

L'uomo fece un passo avanti verso i due neo Ultra. «Da quanto posso vedere dalle vostre facce mi avete riconosciuto tutti.» disse, nel silenzio la sua voce risuonava forte e limpida «Ebbene sì, io sono Mille Volti. Piacere di conoscervi.»

In quella stanza avvolta nel silenzio, il primo a parlare fu Gab. «Dri aveva ragione.» affermò con tono sicuro, sia lui che Adriana si staccarono dall'abbraccio ma si tennero comunque per mano.

Adri diede una veloce occhiata all'amico, aveva ancora gli occhi rossi dal pianto. «Visto? Te l'avevo detto che non era un medico.»

«Non ho mai creduto il contrario» ribatté lui a voce bassa per non farsi sentire.

Mille Volti ridacchiò «La piccola Adriana ci ha preso. Penso che quella fosse stata una delle prime dimostrazioni della sua abilità.» poi fece una cosa che colse di sorpresa i due bambini, si inchinò rispettoso. «È un onore trovarmi di fronte ai due Bambini citati nella Profezia.»

Gli altri erano ancora troppo allibiti e scossi da seguire il suo esempio.

Finalmente Marco riuscì a ritrovare l'uso della parola. «No-Noi pensavamo che... che venisse soltanto un dottore specializzato a controllarli.» disse balbettando «Non direttamente un Eroe. Di solito...»

L'Eroe si rimise in piedi pulendosi i pantaloni, le armi tintinnarono ad ogni suo movimento. «Di solito uno di noi arriva nel luogo dove si trova il Neo Ultra una volta che questo ha utilizzato per la prima volta la sua abilità e prima, nel caso ci siano stati problemi durante la malattia, vi è un medico normalissimo a controllare. Ha perfettamente ragione signor Bonfatti.» concordò continuando ad osservare Gab e Dri con grande interesse «Tuttavia, essendo l'anno "speciale", Suprem Dragon ha voluto che al minimo avviso andassero subito a presenziare noi Eroi nel caso trovassimo il famoso Bambino Portatore di Pace per assicurarsi che non finisse nelle mani sbagliate, tipo quelle degli Oscuri.»

Marco deglutì a fatica. «Capito...»

Mille Volti batté le mani soddisfatto. «Perfetto!» esclamò «Ora, se non vi dispiace, vorrei parlare con voi Educatori, specialmente con lei Bonfatti, sul futuro dei vostri orfani. E vi prego, date dei vestiti al piccolo Gabriele, si prenderà un malanno altrimenti!»

The Child - Compagni d'InfanziaWhere stories live. Discover now