The Child - Compagni d'Infanzia

Lettera di Gab a Nick

Ciao Nick.

Secondo i miei calcoli quando troverai questa lettera io sarò, molto probabilmente, già nel bel mezzo dell'oceano Atlantico.

Di solito me la cavo meglio con i numeri e formule piuttosto che con le lettere, ma circa un anno fa ti ho fatto una promessa e voglio mantenerla.

Prima di tutto però volevo dirti questo: Mi dispiace.

Per tutto.

Avrei davvero voluto restare ancora con voi.

Ridere, giocare, parlare, tirare altri scherzi divertenti a quel damerino di Elliott e a quelli del suo gruppo.

Stare semplicemente con voi.

È stato bello.

Sul serio.

Ma io non posso più restare, non è il mio posto questo qui.

Okey, ad essere sincero non so quale potrebbe essere davvero il mio posto ma so per certo che non è tra gli Eroi.

Non mi piace il loro modo di fare e di pensare.

O anche soltanto il loro modo di giudicare.

Se resto ancora qui ho paura che rischierei di perdere me stesso o, come ha detto qualcuno, di annientarmi.

Non ho idea di quale possa essere la mia strada e non so neppure se quella che sto prendendo sia giusta o meno, ma credo che valga la pena di tentare.

Ho promesso ad una persona che non avrei mai nutrito rimpianti per le scelte che farò ed io voglio farlo, anche se so già che non sarà per nulla facile.

Però ho promesso anche a te che ti avrei spiegato tutto un giorno.

Il problema è che sto finendo il tempo che avevo a disposizione.

Il sole sta già sorgendo, io me ne devo andare e questa lettera è diventata più lunga del previsto (è raro che io scriva così tanto, vedi di apprezzare il mio sforzo), ma voglio lo stesso mantenere la parola data.

Anche perché sei mio amico e un minimo di spiegazione te la devo.

Perciò ho deciso di lasciarti i miei diari dove ho scritto tutte le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione. Li troverai tutti dentro una scatola di metallo che ho nascosto sotto il mio letto.

Ora è tardi, devo andare. Riesco a vedere la luce del sole filtrare dalla nostra tapparella.

Mi mancherete tutti.

Addio.

Il vostro genio del male

Gab