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Mi butto sul letto esausto, soddisfatto e pieno, ripenso alla splendida serata passata con Megan, viaggio nel ricordo delle chiacchiere e delle risate finché il cellulare non richiama la mia attenzione.

-Le sei piaciuto molto!! Mi sento Cupido.

Sorrido al messaggio di mia sorella e digito velocemente la risposta.

-Piace anche a me, non esagerare con i film mentali. Domani la sento per organizzare il primo viaggio.

Butto il telefono sul letto e vado a farmi una doccia veloce per poi crollare dal sonno nudo tra le lenzuola.

La sveglia suona all' impazzata, con la mano cerco il mio telefono per farla smettere, la luce del sole che filtra dall'enorme vetrata mi brucia agli occhi e riesco a sentire perfettamente la mia pupilla restringersi a quella tortura mattutina.
Finalmente trovo il telefono, faccio scorrere il dito per bloccare quel suono infernale e mi alzo rantolando dal letto.

Sono in ufficio, ancora intontito per il brutto risveglio e soprattutto perché ho dormito davvero poco, Cassandra appena sono entrato nell'edificio mi ha bombardato di chiacchiere sui vari appuntamenti giornalieri, compresi quelli rimandati l'altro giorno. Ho la giornata piena, non so neanche se farò in tempo a pranzare, per questo le chiedo di farmi trovare alle 13:00 in punto il pranzo nel mio ufficio.

Come una trottola vago per l'intero edificio, gli appuntamenti devono essere brevi e concentrati, altrimenti mi si sovrappongono con gli orari e non ho nessuna intenzione di mandare via il cliente insoddisfatto perché io come un ragazzino ho dormito solo cinque ore e ho da recuperare vecchi appuntamenti. Passo ogni volta per l'ufficio per cambiare scartoffie e prendere le carte appartenenti al cliente successivo.
Il telefono vibra nella mia tasca, lo prendo al volo per leggere il messaggio, nel leggere il suo nome mi rallegro leggermente, la giornata sembra non essere più così brutta, controllo l'ora al volo, ho 6 minuti prima del prossimo appuntamento e dopodiché potrò andare in pausa pranzo.

-Quindi Maldive?

Sospiro e rispondo un "si" veloce per poi correre in sala riunioni per un altro appuntamento.

Vado in ufficio e trovo per pranzo una bistecca con un po' di insalata, ringrazio mentalmente Gianni, il cuoco del ristorante di fronte, amico di famiglia e uomo generoso.
Mentre mangio aggiorno l'agenda, il telefono vibra ancora.

-Quando? Io posso organizzarmi con l'università senza problemi, fammi sapere quando e quanti giorni, così se per te va bene comincio a cercare qualcosa.

Cara Megan voglio partire il prima possibile, farò le riunioni online e mi godrò quel cocktail nella noce di cocco in riva al mare.
Controllo l'agenda e cerco due settimane in cui non sono ancora presenti colloqui o appuntamenti, siamo a fine Gennaio, uno dei 2 mesi migliori per partire, mando il messaggio a Megan.

-Dal 13-02 al 29-03

Finisco di mangiare e dopodiché ricomincio il giro di appuntamenti finché alle 20:00 mi dirigo verso l'uscita per andare da mia mamma e mia sorella, ceno da loro e mi preparo psicologicamente alle innumerevoli domande che mi faranno.
Di Cassandra neanche l'ombra, veloce vado verso la macchina che ho preferito parcheggiare fuori e parto.

***

-Tio tio!

Come al solito Susan mi si attacca alle caviglie, mia sorella mi abbraccia e mia mamma mi accoglie come se non ci fossimo visti solo ieri.

-Quindi parti tra due settimane, sei contento?

Mia sorella mentre cerca di pulire Susan mi fa domande su domande da quando sono entrato e mia madre l'appoggia con l'entusiasmo.

Travel with meWhere stories live. Discover now