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Da quando siamo arrivati ci siamo chiusi nelle nostre stanze a sistemare i bagagli, oggi è la nostra giornata di relax e da domani inizieranno le attività, mentre svuoto la valigia però non riesco a fare a meno di sorridere per la situazione che si è creata, e poi il pensiero di Meg che legge il libro del Kamasutra mi fa fare strani pensieri.
Un leggero bussare alla porta mi fa tornare con i piedi per terra.

-Avanti.

Meg mi guarda e sorride.
Mi manca un battito.

-Andiamo al mare dopo?

Le sorrido mentre chiudo il bagaglio vuoto e lo metto nel ripiano in basso dell'armadio.

-Certo, ci mettiamo in salotto, tra un pò dovrebbero portare la colazione.

Lei annuisce ed esce dalla stanza, io sospiro... sarà dura tenere i nervi saldi.
Ci stendiamo sui divani, lei con il computer sulle gambe ed io a rilassarmi con il panorama del mare che si stende oltre l'enorme finestra parallela a noi, noto una rete con dei cuscini sopra, che ci si possa sdraiare?

-Che fai?

Chiedo alla ragazza, lei mi fa un cenno con la mano e riprende a picchiettare con le unghie sulla tastiera in modo veloce e preciso mentre osserva lo schermo.

-Sto sistemando la tesi, mi avvantaggio un po' di cose così da potermi rilassare, oggi pomeriggio ho una video conferenza con il mio tutor ma poi starò tranquilla per un po'.

Annuisco, qualcuno bussa alla porta, mi alzo ed apro ad una ragazza molto giovane e molto bassa che porta con se un vassoio più grande di lei con frutta, succo, croissant, marmellata, bacon, affettati, latte, caffè e pane tostato.
Meg chiude il laptop e si prepara a mangiare, ringraziamo e la ragazzetta fa un leggero inchino e va via.
Ci sistemiamo sul tavolo di legno e sulle sedie imbottite.

-Buon appetito.

Arriviamo in spiaggia, l'uomo di ieri sera ci ha riservato un gazebo con tende bianche svolazzanti, lettini imbottiti bianchi e un cameriere personale. Ora capisco i vari trattamenti speciali di cui mi parlava Meg.

-Amore mi metti la crema solare per favore?

Meg mi guarda ammiccante mentre tiene il tubicino di crema solare tra noi.
Maledetta...
Sorrido falsamente

-Ma certo cara.

Le prendo il tubicino e lei si alza l' enorme maglietta che la copre, rivelando in tutto il suo splendore il corpo...
Il costume si fa più aderente all'altezza del cavallo... sarà una luuunga vacanza...

Un bikini azzurro che le copre a malapena il seno... sodo, pieno... sarà una terza... scendendo verso la vita stretta da vespa trovo il suo ombelico impreziosito da un piercing con un brillantino azzurro come il costume, poi scendendo ancora trovo due fianchi larghi e una mutandina striminzita legata con dei laccetti ai lati...
Potrei morire...

-Meg...

Lei mi guarda confusa.

-Che ho fatto?

Lancio uno sguardo al ragazzo dietro di lei, in quella divisa bianca di lino, il ragazzo avrà si e no la stessa età della ragazza e lo becco allungare gli occhi sul suo sedere...

Faccio un respiro profondo, sorrido innocente e le chiedo di voltarsi.
Mi verso una noce di crema sul palmo della mano e la sfrego con l'altra mentre la ragazza scansa i capelli davanti, le spalmo la crema sulle spalle minute, passo le mani su quella pelle delicata ricoperta da una lieve peluria bionda, scorro le mani su tutta la sua spina dorsale fermandomi sulle fossette di Venere, le mie mani seguono ogni sua forma, sento sotto la sua pelle la gabbia toracica e le scapole. Una volta finito ho fretta di fare il bagno...

Lei si volta e mi guarda confusa.

-Non ti spogli?

Spogli... il mio cervello stacca a quella parola, questa ragazza mi fa impazzire.
Mi sfilo la maglietta grigia dalla testa e la butto sul mio lettino, lei sembra arrossire mentre si mette un pò di crema sulle dita delle mani e me la spalma sulla faccia, per aiutarla mi abbasso leggermente.

-Non sono così bassa eh.

Mi scappa una risata e lei mi prende con i pollici e gli indici le guance e le tira facendo uscire dalla mia bocca rumori strani che le fanno scappare una risata.
Io la spalmo a lei dopodiché mi volto e lei la spalma sulla mia schiena, le sue mani scorrono sulla mia pelle, il suo tocco delicato mi fa rilassare, quando arriva alle spalle fa movimenti circolari per poi tornare sulla schiena e darmi una pacca poco sotto la farfalla.

-Fatto.

Mi volto verso il ragazzo e gentilmente gli chiedo di spostare i lettini al sole, dopodiché prendo per mano mia moglie e andiamo verso il mare.
I piedi entrano a contatto con l'acqua fredda e cristallina, Meg trattiene il fiato per il cambio di temperatura e io mi volto malefico. Dal mio sguardo capisce subito le mie intenzioni e sgrana gli occhi.

-Alex, non ti azzardare.

Prova a strattonare la mano per liberarsi ma io stringo la presa, poi scalcio l'acqua schizzandola tutta, emette un gridolino.
Poi si volta e mi guarda con aria di sfida che ricambio.

-Hai appena firmato la tua condanna.

-Ah si?

Lei si avvicina pericolosamente a me, il suo seno sfiora il mio petto e in un attimo mi ritrovo con il culo sbattuto sulla sabbia e immerso fino a metà busto nell'acqua gelida.
La guardo sorpreso, mi ha fatto uno sgambetto e sbattuto per terra con troppa facilità.

-Ma... come hai fatto?

Lei ride e mi tende la mano per rialzarmi.

-So difendermi.

Il suo fiato mi solletica il viso, siamo vicinissimi, allungo lo sguardo verso il nostro gazebo e noto il cameriere osservarci mentre parla con quello che sembra essere l'uomo di ieri sera, com'è che si chiama?

-Una nuotata?

Gli occhioni di Meg mi scrutano ancora da troppo vicino, annuisco e ci voltiamo correndo finché non ci immergiamo completamente e cominciamo a nuotare. Mi sento così libero e in pace, oltre a noi la spiaggia è piena di famiglie e coppie che si rilassano  e giocano, Meg emerge riprendendo fiato e si manda indietro i capelli bagnati.

-Vecchietto come ti senti?

Mi sdraio a stella marina e annuisco, lei ride e torna sott'acqua, il cielo è così limpido, azzurro... da quant'è che non provavo questa sensazione di beatitudine.
Mi rilasso ancora un pò ma non sento ancora Megan, così comincio a cercarla da sopra la superficie dell'acqua, le ondine che riflettono il sole però non mi permettono di vedere granché così mi immergo, apro gli occhi e un leggero bruciore me li fa richiudere, riprendo fiato e torno giù, la vista offuscata dall'acqua non mi fa vedere nitidamente ma poi scorgo il suo costume azzurro ed in fine  tutto il suo corpo, i capelli lunghissimi che ondeggiano facendola sembrare una sirenetta, è bellissima... probabilmente sentendosi osservata si volta verso di me e mi fa un cenno con la mano a cui rispondo.

-Non risalivi più.

-Perdonami, farti venire un attacco di panico è l'ultima cosa che vorrei.

Mi beffeggia schizzandomi, io le rispondo con uno schizzo più grande.

-Ragazzina occhio a te.

Mi fa una smorfia e torna giù facendomi intravedere buona parte del sedere prima di immergersi completamente.

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