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Nella testa mi rimbomba la confessione di Megan ma qualcosa non mi quadra, non metto in dubbio ciò che ha detto ma non capisco perchè io avrei dovuto saperlo... se me l'ha confessato forse era per coprire qualcosa di più forte... ma cosa?
Questa notte lei è rannicchiata sul mio petto, ha il respiro regolare e profondo, un pugno chiuso sul mio pettorale vicino al suo viso e una gamba piegata sopra alla mia, così bella, piccola e piena di misteri...
Le accarezzo la testa e lei mugugna qualcosa per poi strusciare la guancia sul mio petto, uno sfarfallio allo stomaco mi fa trattenere il fiato e con la mano le percorro la schiena, sospiro pesantemente facendo scendere e salire la sua testa, lei si sposta e si mette sulla mia spalla, è così vicina che potrei...
Mi chino leggermente ma prima che le nostre labbra si tocchino mi tiro indietro serrandole, stringo i pugni e poi riapro le mani rilassando le dita e chiudo gli occhi.

Mi sveglio prima di lei tormentato dai pensieri e la mia mano è di nuovo sotto la sua maglietta, so che non dovrei, che è sbagliato e che me ne sto approfittando... ma di solito non ci faccio caso la mattina quando imbarazzato tolgo la mano, le sfioro la superficie con i polpastrelli, ne traccio la circonferenza e ne tasto la morbidezza, sono perfette, a coppa di champagne, stanno su da sole e sono soffici, mi mordo il labbro inferiore e mi sposto sul capezzolo dove sento le due piccole sfere ai lati, sospira e quasi ritraggo la mano ma poi vedo che continua a dormire, torno a tastare e sento il capezzolo turgido tra le due sfere. Tolgo la mano e mi allontano maledicendomi, sto palpando una ragazza mentre dorme e non è neanche la mia fidanzata...

-Alex...

Mi si gela il sangue e mi si rizzano i pochi peli che ho sulle braccia e uno strano formicolio mi arriva fino alla nuca, mi volto preoccupato che mi abbia scoperto ma ha gli occhi chiusi, mi ha chiamato nel sonno?

-Dimmi Meg...

Mormora qualcosa ma non riesco a capire, così le lascio un bacio sulla guancia e le accarezzo la testa, un angolo della bocca si alza leggermente e poi torna normale, sembra di avere un bambina piccola, sorrido osservandola e mi rimetto sdraiato al suo fianco stringendola con le braccia a me.

Oggi dovevamo visitare Maafushi ma il tempo non è dei migliori e l'idrovolante sarebbe preferibile non prenderlo, meglio così, quel coso lo abbiamo preso anche per visitare Malé ma ho avuto l'impressione che si stesse per smontare o esplodere.

-Alex?

Con un chicco d'uva in bocca mi volto a guardala e lei sembra leggermente confusa.

-Mi hai toccato le tette in modo diverso questa mattina.

-Che intendi?

Sta per dire qualcosa ma poi scuote la testa.

-Nulla, forse stavo sognando.

Le sorrido malizioso per nascondere la mia colpevolezza.

-E che sogno era?

Lei alza gli occhi al cielo e mi tira un chicco che prendo al volo tra i denti, lei alza le sopracciglia sorpresa e sorride.

-Visto che bravo?

Dico masticando il chicco, lei scuote la testa e si mette accanto a me sul divano, poi sbircia il PC che ho sulle gambe.

-Che fai?

-Sto sistemando alcune cose, oggi ho un appuntamento con Kevin Davis, vedi di non farti vedere anche da lui... soprattutto non mezza nuda.

Le ultime parole le dico osservandola per intero, mutandine blu e canottiera bianca, è una tentazione continua questa ragazza...

-Quel pallone gonfiato? Perché è indietro con i pagamenti un'altra volta?

Alzo un sopracciglio e lei mi sorride.

-No, gli serve un prestito.

Alza gli occhi al cielo e prende il cellulare, il mittente del messaggio è "Zoccoletta", mi scappa una risata e lei mi guarda accigliata.

-Ma ti piace proprio farti gli affari miei?

Io le faccio l'occhiolino e con fare da uomo più grande le dico:

-Sei piccola ragazzina, è compito mio tenerti d'occhio.

Lei scoppia a ridere e azione il vocale che qualcuno le ha mandato.

-Stronza ma che fine hai fatto? Sei viva? Potresti anche mandarmelo un fottutissimo messaggio ogni tanto eh, che palle già è una merda qui senza te, poi neanche mi caghi. Dai stronzetta divertiti e scopa anche per me.

Megan scoppia a ridere ed io resto sorpreso da quante parolacce una ragazza sia stata in grado di dire in otto secondi...

Poi digita velocemente: Mi manchi anche tu, resisti.

-Lei è Mevis, la mia migliore amica.

Mi fa vedere una foto dove c'è sia Megan che una ragazza dai capelli biondi a caschetto mossi e due grandi occhi blu.

-A vederla sembra una principessa, poi si rivela uno scaricatore di porto.

Dice ridacchiando, io resto a guardarla, così bella da togliere il fiato, questa ragazza mi fa uscire di testa.

-Da quanto vi conoscete?

-Da quando sono venuta a vivere da mio padre, lei è la mia vicina di casa, ci ho frequentato la scuola e anche l'università, sono partita con lei e mio cugino ad Amsterdam. E si è tatuata le coordinate, la prendo in giro tutt'ora perchè la trovo banale e scontata come cosa.

-Beh in effetti è un grande classico... poteva inventarsi altro.

-È quello che le ho detto ma lei ha risposto con "pazienza".

-Tuo cugino che si è tatuato?

Lei apre l'app di Instagram e scorre tra le innumerevoli foto fino ad arrivare a quella che ritrae tre polsi, su uno c'è un brillantino, su un'altro le coordinate e sul terzo un piccolo aeroplano con dei trattini dietro che ne tracciano il percorso fatto.

-Mio cugino è italiano, è il figlio della sorella di mia mamma, vieni da me ogni volta che può e si ferma una o due settimane, siamo un trio strano, Mevis è quella sempre pronta a rimorchiare e Michele è il festaiolo.

-E tu?

Le chiedo completamente preso da questo fiume di parole che mi sta travolgendo, lei si morde il labbro e apre un altra foto, lei con un enorme bottiglia di Jack Daniels, è a bocca aperta con la lingua fuori mentre la bottiglia riversa le fa scendere il liquido ambrato in bocca.

-L'alcolizzata.

Mi scappa da ridere e non riesco a trattenermi, lei ride con me e mi fa vedere altre foto a dir poco esilaranti, poi mi fa vedere dei video che ha salvato in galleria con loro tre completamente andati ed un getto a fontana del cugino che vomita l'anima.

-Oddio che schifo!

Lei ride con le lacrime agli occhi mentre prova a spiegarmi il perché tiene quello scempio nel cellulare.

-Ogni volta che da di stomaco vomita in questo modo che io e Mevis abbiamo chiamato "alla cartone animato", ma lui nega sempre quindi abbiamo qualche video che lo testimoniano.

Passiamo il pomeriggio così finché non mi tocca collegarmi per l'appuntamento, Megan va in camera e ci rimane fino a cena.

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