- Mamma puoi venire un attimo in cucina, so che ti stai preparando e che non vuoi essere disturbata, ma Emma ha fatto un disastro! - la voce di mio figlio Alex mi richiama dalla cucina e, dentro di me, penso che magari avrei dovuto aspettare ancora due o tre anni prima di fare due figli.
- Si è sporcata il vestito? -
- Quello no... -
- Allora cos'ha fatto di cosi drammatico? -
Nel mentre che parlo mi dirigo verso la cucina e, arrivata, vedo con i miei occhi il disasto che è successo: il tavolino del seggiolone era sporco di pennarello e il succo che le avevo appoggiato vicino era caduto rovesciandosi per terra. Inizialmente penso "ma chi me la fatto fare" poi prendo un bel respiro cercando di essere più calma possibile.
- Ok, non è così drammatico, è risolvibile, però adesso io non posso fare niente, te non toccare niente, io prendo Emma, la metto nel box, mentre te vai a chiamare papà, che sicuramente sarà già pronto - dico mentre prendo in braccio mia figlia di nove mesi in braccio e inviando il mio ometto di cinque anni in missione.
- Allora, adesso tu, tesoro della mamma, stai qui, buona, che la mamma deve finire di prepararsi perchè stasera andiamo a casa della zia Jenny per fare la festa per il nuovo arrivato - le dico parlandole in modo scemo e con una voce decisamente più acuta del normale; la solita voce che tutti hanno quando parlano con dei bambini piccoli.
Dopodiché ritorno in bagno a finire di prepararmi per la grande serata: è appena nato il secondo figlio di James e Jennifer, un maschietto che, a quanto pare, chiameranno Lucas; appena Katerine ha scoperto che sarebbe nato un maschietto è andata su tutte le furie, ma sono certa che appena vedrà il piccolo esploderà dalla gioia.
Finisco di prepararmi e mi dirigo verso la cucina, per accertarmi che mio marito non stesse combinando altri guai; esattamente sono sposata, con Thomas Anderson, quindi adesso mi dovrete chiamare signora Anderson, ma posso anche accettare Elizabeth Anderson. Ovviamente scherzo.
Arrivo all'uscio dell'entrata della cucina e vedo Thomas che, stranamente, sta sistemando tutto in modo impeccabile mentre Alex continua a saltargli sulla schiena. Sorrido divertita alla scena di Alex che guida Thomas come se fosse il suo cavallo; finché non si gira verso la porta e mi nota.
- Wow... sei bellissima... - dice avvicinandosi a me e baciandomi
- Bleah che schifo, fammi scendere, non voglio vedere voi due che pomiciate! -
- Beh signorino, devi saper che quando sarai più grande, succederà anche a te d'innamorarti e non riuscirai a smettere di sbaciucchiare la tua fidanzatina! -
- No, io sono un vero uomo e non mi innamorerò mai, innamorarsi è una cosa da femmine e io non voglio essere una femminuccia -
- Allora io, da femminuccia quale sono, ritorno a sbaciucchiare la tua mamma! -
- Bleah, che schifo, non voglio vedervi! - dice correndo verso il salotto.
Lo guardo divertita mentre gioca con delle macchinine sul pavimento; quando sento delle mani che mi stringono delicatamente i fianchi e poi dei leggeri baci sul collo.
- Tu ci tieni proprio a farmi impazzire davanti ai bambini -
- Potrei dirti la stessa cosa, guarda come sei vestita! -
- Ma non è niente di particolare, è un semplicissimo vestito bordeaux leggermente attillato che, tra l'altro, mi sta male perchè ho la pancia troppo gonfia -
- Hai finito di dire cazzate? -
- Sai che non voglio che tu dica parolaccie davanti hai bambini! - dico guardandolo male
- Beh, però quando sei a letto quella volgare sei tu -
- Che bugiardo! -
- La prossima volta ti registro, così vediamo chi ha ragione -
- Se continui così la prossima volta la vedrai col binocolo! -
- Mi piace quando sei prepotente! -
- Oggi hai il testosterone alto per caso? -
- Se mi giro e vedo la donna più bella dell'universo in un abito del genere è abbastanza normale che abbia questa reazione! -
Non gli rispondo, mi giro verso i bambini e li guardo sorridendo, mentre Thomas continua a tenermi stretta tra le sue braccia, abbracciandomi da dietro e dandomi dei leggeri baci sulle guance.
- Sai a cosa stavo pensando? -
- A cosa? -
- Che sono un uomo veramente molto fortunato -
- E perchè? -
- Beh, innanzitutto sono sposato con la donna migliore di tutto l'universo, poi ho una famiglia stupenda, due bambini bellissimi e in piena salute, una bella casa, una stabilità economica più che buona, dei veri amici,... Non so cosa potrei chiedere di più! -
- Allora non chiedere niente e goditi il momento! -
- Beh, una cosa ci sarebbe... -
- Cioè? -
- Una bella notte di fuoco con mia moglie... è passato troppo tempo dall'ultima volta... -
- Ma se sono passati due giorni! -
- Appunto, troppo! -
- Beh, tutto dipende da come ti comporterai stasera! - gli sussurro all'orecchio. So che molti pensano che in una coppia sposata e con figli non ci sia più nessun tipo di rapporto, ma devo dire che tra di noi non è mai cambiato niente.
La serata procedette alla grande: il nuovo arrivato è bellissimo e tutto il resto della famiglia Parker sta benissimo; ci siamo divertiti tantissimo, sia i bambini che noi adulti e, quando siamo riusciti a far addormentare le pesti, abbiamo iniziato a ricordare i bei vecchi tempi; cosa che ci ha fatto sentire più vecchi di quanto effettivamente siamo.
Ormai siamo tornati a casa da una mezz'oretta e, finalmente, mi metto comoda sul letto a correggere il mio nuovo libro; esattamente, sono diventata una scrittrice, mentre Thomas un fotografo che, come hobby, fa l'allenatore di boxe; insomma, sembra che i nostri sogni si siano avverati.
Vedo Thomas uscire dal nostro bagno con solo i boxer addosso e, nonostante l'abbia visto più volte senza maglietta che con, ogni volta mi fa un certo effetto.
- Certo che tu le provi tutte! -
- Cosa stai dicendo -
- Non fare il finto tonto con me, Anderson -
- Non ci provare, lo sai che quando mi chiami così mi fai un certo effetto - dice salendo sul letto e dandomi un leggero bacio sulle labbra.
- Considerala come una piccola vendetta -
- Per cosa? Per questi? - dice indicando i suoi addominali
- Probabile -
- Ora però facciamo così: questo bellissimo nuovo best seller lo mettiamo via perché a letto non si può portare il lavoro, spegniamo la luce, accendiamo la lampada sul comodino e ci facciamo un po' di coccole -
- Dove vuoi arrivare? -
- Ovunque, basta che ci sia tu -
Eccoci arrivati alla fine definitiva di questa storia!
Per me è stato un vero piacere scriverla e devo ammettere che non è facile dover smettere!
Vorrei ancora ringraziare tutti coloro che hanno letto fino alla fine questa storia!
Grazie mille <3
Spero che anche a voi sia piaciuta, tanto quanto a me e vi chiedo, questa volta veramente, di votare per l'ultima volta questa storia: storia emozionante e, probabilmente, ricca di difetti, ma che a me ha fatto impazzire, e la stavo scrivendo, quindi sapevo comunque cosa sarebbe successo più o meno.
Vi ringrazio ancora tutti quanti!
Bacioni <3
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Routine
Teen FictionElizabeth Williams è una ragazza tutt'altro semplice e genuina: ha diciotto anni, lunghi capelli mossi neri e due grandi occhi azzurro ghiaccio, occhi che, come diceva suo padre, morto quando lei aveva solo dieci anni, possono distruggere e costrui...