Capitolo 25

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Esco dalla stanza e vedo Jennifer e James che mi stavano ancora aspettando. Appena mi notano, saltano subito in piedi, mi guardano come per chiedermi come stavo; gli sorrido per rispondere e subito Jennifer si avvicina e mi abbraccia.

- Jenny, veramente, sto bene -

- Cosa vi siete dette? - a parlare è James mentre, a mala pena, riesce ad allontanare Jennifer dal mio braccio

- Abbiamo... parlato -

- Di cosa? -

- Abbiamo sistemato un po' di cose, e le ho promesso che ritornerò... -

- Sono fiera di te - a parlare adesso e Jennifer, che mi guarda come se fossi sua figlia che si è appena laureata

- Ehm... adesso potete tranquillamente tornare a casa anche senza di me, io devo andare in un posto... da sola... - James sta per ribattere, ma Jennifer lo precede capendo già le mie intenzioni

- Ok, se poi quando hai intenzione di tornare c'è troppo buio o non hai voglia di camminare, chiama immediatamente ok! - definitivamente, Jennifer  sembra la tipica mamma chioccia, però la ringrazio di avermi capito immediatamente

- Perchè non vuoi tornare con noi? -

- Amore te lo spiego dopo, andiamo - dice prendendolo per mano e avviandosi verso l'uscita.

Mi volto nuovamente verso la stanza dei colloqui, come per vedere se mia madre fosse ancora lì, poi mi avvio verso l'uscita anche io.

Fuori dal carcere prendo un bel respiro e mi avvio verso un altro luogo che ogni volta mi fa piangere: il cimitero dove sono sepolti mio padre e mio fratello. Era da un po' di tempo che non ci andavo, ma oggi è praticamente obbligatorio andarci.

Dopo una decina di minuti di camminata, dove avrò fumato almeno sette sigarette per allentare la tensione, arrivo davanti all'entrata del cimitero e, come ogni volta, mi si gela il sangue. Prima mi avvio verso la tomba di mio padre e, come ogni volta, lascio un mazzo di fiori composto da tantissimi occhi di Maria e da un girasole; poi vado verso la tomba di mio fratello, appoggio una rosa rossa sulla lastra di marmo e mi siedo di fianco iniziando a parlare.

Lo faccio ogni volta che ne ho l'occasione. Mi siedo di fianco alla sua tomba e inizio a parlargli: gli dico come sta, cosa sta succedendo, gli dico che mi manca... La maggior parte delle persone che passano vicino a me mi guardano male, si allontanano in fretta e, se sono in due, iniziano a parlarsi nelle orecchie. 

*flashback* 

Sono passate due settimane da quando Alex è morto e io non riesco ad allontanarmi troppo dalla sua tomba.

Gli sto dicendo che mi mancava tantissimo, alternando con degli insulti nella speranza che esca dicendo "Ah! Ci sei cascata!", ma finora non è ancora successo.

Gli stavo parlando quando una donna, insieme a sua figlia, mi passano davanti: la donna mi guarda come se fossi la carcassa di un animale, mentre la figlia si ferma davanti a me, guardandomi incuriosita.

- Cosa stai facendo? - mi dice mettendo le mani nelle tasche del suo cappottino rosso

- Sto parlando con mio fratello -

- E dov'è? -

- Qua dentro - dissi mettendo una mano sul freddo marmo

- Ma lui ti sente -

- Non lo so... -

- Julia quante volte ti ho detto di non parlare con gli sconosciuti! - la madre inizia a strattonarla, cercando di allontanarla da me, ma lei si libera e, togliendo una manina dalla tasca, mi da un cioccolatino.

- Mi dispiace per tuo fratello, sai a me è morto il mio papà, è per questo che siamo venute qui, è morto tre giorni fa. Lo sai che la mia mamma aspetta un bambino, si chiamerà Alex! L'ho scelto io il nome, ti piace? - una lacrima attraversa il mio viso appena sento il nome; sposto lo sguardo verso la madre e vedo che anche lei sta piangendo al ricordo del marito, poi guardo di nuovo la bambina.

- Mi piace molto il nome che hai scelto - ed ecco un'altra lacrima che scende.

Stavo per diventare una fontana quando la tenera bimba fece una cosa che non mi sarei mai aspettata: si avvicinò a me, gettò le sue braccia attorno al mio collo e mi strinse forte. Era da molto che avevo bisogno di un abbraccio, e questo è stato in assoluto uno dei migliori che io abbia mai ricevuto.

Guardo la madre e vedo che mi sorride, credo abbia letto la lapide di mio fratello e, di conseguenza, credo abbia capito perché io stia piangendo.

- Mi dispiace molto per suo marito; immagino fosse un brav'uomo -

- Sì, lo era... -

- Julia ora credo che tu debba andare con la mamma... - dico rivolgendomi alla bambina

- Ok, ciao - disse agitando una sua manina e, con l'altra, afferrando quella della mamma.

*fine flashback* 

Me lo ricordo come fosse ieri quel giorno: è quello che mi ha spinto ad andare avanti nonostante il dolore enorme che provassi in quei giorni.

- Sai Alex, hai avuto dei bravi amici, non credevo fossero persone così altruiste, soprattutto James - 

- Te l'ho detto che James e Jenny adesso stanno ufficialmente insieme? -

- Ho conosciuto anche Thomas, credo di stargli sul cazzo, ma credo anche di piacergli, almeno è quello che ho capito quando mi ha baciata -

- Sai perché te lo dico? Innanzitutto, non puoi fare o dire niente, in più non ci capisco niente nemmeno io quindi... -

- Ma non parliamo più di Thomas. Sai che ho ripreso ad allenarmi? James mi ha seguito per le prime due settimane, ora ci alleniamo insieme quando può, ma io ci vado ogni giorno, con o senza James -

- Thomas da quando mi sono svegliata non si è fatto più vedere, sembra scomparso dalla circolazione, solamente James sa dove si trovi; probabilmente lo sapresti anche tu, ma non sei qui, quindi per questo verso sei abbastanza inutile... -

- Quando mi ha baciata non è stato come le altre volte, però io non mi posso innamorare di uno come lui! Lui è esageratamente rompi scatole, egoista, orgoglioso e testardo, persino più di me, se mai ci mettessimo insieme ci ammazzeremmo nel giro di neanche mezz'ora -

- Ora non so cosa tu stia pensando, ma mi manchi veramente tanto... avrei voluto dirti più volte un "ti voglio bene" - inizio a cercare nelle tasche

- Sai, a volte spero ancora che tu mi spaventa da dietro dicendomi che sono stata una stupida a credere a questo scherzo... - stringo una sigaretta tra le labbra mentre cerco l'accendino.

Non lo trovo. Panico! Quell'accendino è uno dei pochi ricordi che ho di Alex. Mi alzo per vedere se era caduto da qualche parte. Non c'è. Mi metto le mani nei capelli e inizio a chiedermi dove cazzo possa essere finito.

- Cercavi questo? -


Ed eccoci ritornati in questo nuovo capitolooooo! 

Chi è che le sta parlando? Uno zombie? O qualcun altro? 

Ditemi se vi sta piacendo la storia e non dimenticate di votare!


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