Capitolo 29: Il vaso di Pandora. (Parte 2)

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Il vento soffiò nelle orecchie di Jason mentre volava ne cielo notturno dell'Olimpo. Frank, in forma di aquila, volava a suo fianco mentre entrambi puntavano alla torre più alta del palazzo. La celebrazione era già iniziata e Poseidone stava già aspettando che scattassero le 00:30 per poter affrontare Zeus, mentre i semidei avrebbero teso un'imboscata alle guardie sul retro del palazzo. Poi, sarebbero stati da soli.

Jason atterrò sul balcone della torre più alta e Frank si mise vicino a lui mentre cambiava forma da aquila a topo. Jason aspettò in silenzio mentre Frank entrava nel palazzo, controllando se ci fossero delle guardie nell'area. Quando si fu assicurato che fosse tutto libero, fece entrare Jason. Corsero lungo il corridoio e scesero una rampa di scale che li portò faccia a faccia con delle enormi porte oro.

"Aspettiamo la mezzanotte, poi attacchiamo le guardie messe fuori." Spiegò Jason mentre lui e Jason si nascondevano dietro una statua.

~~~

Hazel osò dare un'occhiata veloce oltre i cespugli per vedere le sette guardie posizionate ai cancelli del palazzo.

"Quanto manca a mezzanotte?" Chiese, guardando indietro verso Reyna e Leo.

Il figlio di Efesto guardò il suo orologio. "Cinque minuti esatti."

Reyna estrasse la sua spada dalla cintura, i suoi occhi scuri sembravano riflettere le stelle nel cielo notturno.

"Preparatevi." Gli ricordò. "Sarà brutta."

Hazel e Leo annuirono in risposta mentre il silenzio riempiva l'aria intorno a loro e il tempo scorreva.

Dopo cinque minuti, il silenzio tranquillo fu interrotto dall'enorme orologio, posto sulla torre più alta, che toccava la mezza notte, facendo risuonare il rintocco nell'aria. Seguendo il rintocco dell'orologio, i cancelli sul retro del palazzo si spalancarono mentre Jason e Frank uscivano armati e pronti.

"Ora!" Urlò Reyna mentre correva dal suo nascondiglio per unirsi alla lotta, seguita da Hazel e Leo.

~~~

Quando fu giunta la mezzanotte, Poseidone entrò in azione. Si trovava al centro della sala del trono, i suoi antichi occhi verdi fissi su suo fratello, che era impegnato a provarci con una dea minore.

"Zeus!" Urlò zittendo gli altri dei.

Zeus si girò verso di lui con un bicchiere di vino in mano. "Cosa c'è ora, fratello? Non vedi che stiamo festeggiando?"

"L'unica persona che festeggia sarà Percy se non inizi a comportarti come un re, vecchio ubriacone inutile." Disse Poseidone.

Sorpresa e sussurri si sparsero tra gli dei. Poseidone avrebbe giurato di vedere Ade sorridere ed Ermes ridacchiare.

Zeus lanciò il suo bicchiere dietro di lui, riempiendo il silenzio con il suono del vetro che si spezzava. "Chi credi di essere per dirmi quello che devo fare?"

Poseidone scosse la testa e allargò le braccia. "Guarda in che stato siamo, guardalo!" Urlò.

Poteva vedere le espressioni sorprese sul viso di ogni dio, incluso Zeus. Poseidone era sempre stato un dio tranquillo, anche quando il consiglio si riuniva, non gli importava che cosa facessero. Ma quello in ballo era suo figlio e Poseidone gli voleva bene.

"Siamo qui a celebrare una guerra che perderemo perché siamo troppo ciechi per vedere la verità." Sospirò profondamente prima di continuare il suo piano, doveva guadagnare a Jason e gli altri del tempo. Il tempo era la loro unica variabile importante che dovevano controllare. "Domani campo Mezzo-Sangue e campo Giove marceranno in guerra e invece che usare ogni secondo per prepararvi, vi state ubriacando."

Ricercato [Traduzione di Wanted (Percy Jackson Fanfiction)]Where stories live. Discover now