Capitolo 27: Consumare il fuoco. (Parte 2)

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La foresta rosso sangue la circondava come una prigione mentre si faceva strada tra la folla di corpi danzanti. La puzza di sudore e il profumo della foresta aumentavano l'insopportabile sensazione di soffocamento e il piccolo spazio che aveva per se stessa tra i nemici non aiutava. Si stava facendo strada tra i semidei quando la paura finalmente l'avvolse. Era bloccata in mezzo a una folla che stava celebrando sangue, morte e distruzione, le dava la nausea. Riusciva a sentire delle mani invisibili che stringevano la presa sulla sua gola, impedendole di respirare. Cercò di prendere aria, ma fece solo accelerare il suo battito, rendendolo un tutt'uno con il tempo della musica. Fu colpita da delle vertigini e si senti intorpidita mentre il suo corpo iniziava a muoversi a ritmo. Era come se la folla e la musica le avessero lanciato un incantesimo, costringendola a diventare una di loro. Non riusciva a resistergli, le dava uno strano senso di libertà che la eccitava. Era quasi completamente persa quando un paio di mani la tirarono via dal pericolo.

"Che cosa ti è preso?" Chiese Nico quando l'aria finalmente corse nei polmoni di Piper.

Spostò la sua attenzione dalla condanna da cui l'aveva salvata. "Non lo so." Ammise. "Credo di aver avuto un attacco di panico, stare intorno a queste persone mi spaventa a volte."

"So come ti senti." Rispose lui, distogliendo lo sguardo dalla festa.

Piper non si aspettava di sentire Nico ammettere di avere paura di loro. Era sempre stato qualcuno che teneva le sue paure e i suoi sentimenti per se stesso. Doveva essere terrorizzato da quello che potevano fare per dirglielo.

"Hai bevuto un po' di quel liquido giallo?" Chiese indicando l'enorme tavolo pieno di cibo e bibite.

Piper annuì. "Sì, perché?"

Nico scosse la testa incredulo. "Lo chiamano Sapore Notturno. Praticamente, se ne bevi molto svieni per un po'. Vedilo come una droga, è quello che ci hanno fatto bere quando siamo arrivati. È quello che ti fa girare la testa."

"Pensavo fosse succo d'ananas." Si giustificò lei. "Non guardarmi in quel modo, Nico, avevo sete. Siamo a metà estate."

"Fai attenzione, ti prego. Non mi fido di nessuno qui e tra l'altro, non sai che cosa potrebbero farci fare con l'inganno qui." Consigliò.

La figlia di Afrodite roteò gli occhi. "Come vuoi tu, mamma."

"Ti avviso, McLean, se ti metti nei guai, non te ne tirerò fuori." Avvisò.

Piper rise e disse. "Disse il ragazzo che mi ha letteralmente appena tirata fuori dai guai."

Nico la ignorò e le fece cenno di seguirlo più a fondo nella foresta. Una volta che si furono addentrati abbastanza e la musica si era abbassata, si fermarono.

"Stavo pensando, questo è il momento migliore per contattare campo Mezzo-Sangue, sentire le novità. Nessuno si accorgerebbe della nostra assenza adesso."

"Grande idea. Però è notte, come facciamo un arcobaleno?" Chiese.

Nico sorrise e tirò fuori una moneta dalla tasca.

"Pochi giorni fa, sono uscito di nascosto di notte e ho parlato con Jason. È stata davvero una coincidenza l'aver scoperto che qui gli arcobaleni sono un grande no. Questa è l'isola del male, non ti serve la luce per contattare qualcuno con un messaggio Iride."

Lanciò la moneta in aria e chiese di vedere Jason. La sua immagine apparve davanti a loro. SI trovava nella casa grande con Chirone e gli altri. Centinaia di libri erano sparsi intorno a loro.

"Buone notizie." Disse Jason una volta che li ebbe visti. "Abbiamo trovato un modo per catturare Percy."

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Ricercato [Traduzione di Wanted (Percy Jackson Fanfiction)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora