Capitolo 25: Dietro porte chiuse. (Parte 2)

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Il cuore di Annabeth le batteva nel petto quando girò a sinistra e si trovò faccia a faccia con la porta di legno intagliata che portava alla camera di Nico. Per un momento esitò, stava facendo un gioco pericoloso; se fosse stata scoperta, sarebbe stata emarginata. Diede un'occhiata al corridoio buio, controllando se qualcuno la stesse guardando. Una volta che si rese cono che era da sola, bussò. Sentì dei passi avvicinarsi e delle voci attutite, poi la porta si aprì per rivelare Nico con i capelli spettinati, una maglietta bianca e dei pantaloni neri.

"Mi hai svegliato di nuovo. È già abbastanza avere Piper che cammina per la camera preoccupata per te." Disse acidamente, sfregandosi il sonno dagli occhi.

"D'accordo, allora mi terrò le informazioni per me stessa."

Andò via, ma lui le disse di aspettare. Annabeth si girò mentre lui apriva la porta abbastanza per farla scivolare dentro. Piper era seduta su una delle poltrone facendo saltellare il piede su e giù per calmare il suo nervosismo.

"Come è andata? Ti ha vista nessuno?" Chiese.

Annabeth si sedette sulla poltrona difronte alla sua e tirò fuori la sottile pila di fogli che aveva nascosto nella giacca.

"È andata bene." Mentì. Non aveva intenzione di nominare l'ombra di Percy, avrebbe fatto pensare che fosse scappata troppo facilmente, avrebbero scoperto la verità. "Nessuno è sembrato sospettoso, le guardie erano troppo ignare." Aprì i fogli e li appoggiò sul tavolino da caffè. "I rotoli e le mappe erano aperte sulla sua scrivania. Prenderle significava affrontare un Percy furibondo, quindi le ho disegnate il più in fretta possibile."

Nico prese alcuni fogli e li sfogliò. "Il nostro accordo era di prendere rotoli e mappe e tu non lo hai fatto."

Annabeth roteò gli occhi. "Il nostro accordo era di uscire tutti e tre incolumi. Se li vuoi, vai a prenderli te stesso."

Prima che Nico potesse obiettare, Piper prese i fogli e li esaminò attentamente. Annabeth sapeva già che cosa avrebbe detto appena saltò in piedi dalla poltrona, i suoi occhi spalancati per la paura.

"Piper, cosa succede?" Chiese Nico alzando la voce per il panico.

Piper mise giù i fogli e guardò verso di loro. "Percy ha stretto un'alleanza con degli antichi mostri marini. I mostri che Poseidone aveva imprigionato, Percy li ha liberati. Migliaia di loro. Attaccheranno le nostre navi prima ancora di raggiungere l'isola."

Nico cadde sul suo letto e nascose la testa fra le mani. "Questo è peggio di quanto pensassimo. Le nostre forze saranno indebolite prima ancora che scoppi la battaglia. Poseidone ora avrà solo il suo esercito dalla sua parte e non dimentichiamoci dei mostri con cui Percy si è alleato."

Annabeth rimase in silenzio mentre Nico e Piper discutevano i possibili scenari peggiori. Non c'era niente che potesse dire per aiutarli al momento, molti semidei innocenti sarebbero morti. Che Percy vincesse o no, campo Mezzo-Sangue avrebbe perso molti ragazzi, anche la loro vittoria sarebbe stata amara.

"Immaginare le possibilità non ci aiuterà. Invece, dovremmo cercare un modo per liberarci delle creature." Fece notare Annabeth.

Nico la guardo con occhi stretti, il suo sguardo di rabbia e odio evidenti. "Non sei sembrata sorpresa dall'improvvisa conoscenza dei piani di Percy." La stuzzicò Nico.

Alla parola "piano" Annabeth si ricordò della porta chiusa nelle stanze di Percy. Le sue dita si chiusero introno alla piccola chiave nella sua tasca, poteva sentire il dolore pulsarle nel corpo di nuovo, le sembrava familiare.

"Non ero sorpresa perché li ho visti mentre disegnavo la mappa per voi." Spiegò.

"Non potevi dirlo prima?" Chiese.

Ricercato [Traduzione di Wanted (Percy Jackson Fanfiction)]Where stories live. Discover now