Capitolo 1: Il marchio rosso

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Il muro del palazzo dell'Olimpo tremò per il suono tuonante che veniva da fuori. Gli dèi erano seduti in silenzio, sorpresi per l'improvvisa richiesto di una riunione del consiglio.

"Zeus, marito mio, perché l'improvvisa chiamata del consiglio?" Chiese Era

Zeus si girò per guardarla. I suoi occhi mostravano che neanche lui lo sapeva. "Non lo so. I fati mi hanno chiesto di riunire tutti qui, hanno detto che è importante."

Rimasero in silenzio per un po'. Fino a che le porte della sala del trono non si aprirono, lasciando entrare un'ondata di vento che fece tremare i potenti dei. Quando le porte si chiusero, tre piccole figure erano lì, i fati. Delle vecchie signore che penseresti essere delle nonne che ti farebbero dei biscotti, ma no, queste donne hanno in mano la tua vita, sanno il tuo futuro, quello di tutti.

Camminarono fino al centro della stanza e poi cantarono all'unisono una profezia.

"Colui che lungo la strada dell'inferno ha camminato

che quello che diremo non sa

di aver commesso un crimine accusato

quel che nella sua mente passa solo lui sa

entro il solstizio d'inverno apparirà

e finalmente ciò che pensa si sentirà."

Il silenzio cadde sulla stanza come una nebbia invisibile. I fati iniziarono lentamente a scintillare, fino a che non rimase niente dove prima erano in piedi.

"Di che cosa si tratterà? Chi è la persona che ha camminato lungo la strada dell'inferno?" Chiese Apollo.

"Inferno... Tartaro." Concluse Atena.

Tutti gli dei si girarono per guardare Poseidone, che era rimasto in silenzio tutto il tempo. "Poseidone?" Chiamò Zeus.

"Sì, fratello."

"Tuo figlio... è scomparso ultimamente, da quando l'ho bandito per il suo crimine."

Poseidone alzò lo sguardo verso di lui. Nei suoi occhi si poteva vedere l'oceano, onde che si infrangevano violentemente. "È vero."

"Lo hai visto ultimamente?"

"No. Non da quella volta."

Zeus si girò per guardare tutti gli dei. "Perseud Jackson è là fuori. La profezia ha detto 'quel che nella sua mente passa solo lui sa' Perseus Jackson è a conoscenza di qualcosa che noi non sappiamo, possiede delle informazioni specifiche. Dobbiamo trovarlo. Dite a Chirone di allertare i semidei, di assegnargli un'impresa, dobbiamo trovarlo!" Urlò.

In quel momento, galleggiò lentamente giù dal soffitto un biglietto.

Atena lo raccolse e lo lesse.

"Ehilà miei cari dèi dell'Olimpo, non mi potete catturare! Né trovarmi. Sono vicino, molto vicino. Ci vediamo!

-Percy Jackson."

"Che cosa significa?!" Ringhiò Zeus.

"È qui!" Urlò Ares.

"È caduto dal soffitto!" Urlò Apollo.

Alzarono tutti lo sguardo, ma nessuno era lì, solo un singolo segno, un tridente con una X sopra. Il segno di Percy, stava succedendo spesso ultimamente, anche molti semidei al campo lo stavano vedendo.

"Trovatelo!" Urlò Zeus. "Mandate le guardie!"

Le guardie riempirono la città nel giro di pochi minuti, delle guardie minori erano raccolte in gruppi di ricerca. Le ore passarono, ma non venne trovato.

Ricercato [Traduzione di Wanted (Percy Jackson Fanfiction)]Where stories live. Discover now