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                            Austin

Sinceramente ne avevo abbastanza di discorsi moralisti da parte di tutti. Quel giorno ne avevo avuti due e non volevo parlare più dei miei "problemi" da adolescente innamorata.

Era come se avessi sulle spalle l'angelo buono e uno cattivo.

Il buono mi incitava a fare la brava e mi diceva che la mia decisione era quella giusta, quello cattivo mi diceva di buttarmi e godermi la vita non pensando a ciò che sarebbe successo dopo...

In quel momento più che mai, diedi retta a quello cattivo di angioletto perché dovevo pensare a me stessa per un po'...

Io e Mara passammo la serata a guardare Twilight e a mangiare schifezze all'insaputa di mia madre.

Il giorno dopo sarei tornata a casa mia e non avrei mai più rivisto questo ospedale per un po'...

Ero felice ma pensavo poi che non avrei più rivisto i dottori e gli infermieri che mi conoscevano dalla nascita...e questo un po' mi dispiaceva...ma ero impaziente di rivedere la mia bellissima stanza piena di cose mie.

Volevo vedere altri colori e non sempre il bianco e grigio...

"E pensare che domani te ne andrai una volta per tutte..."

Mara interruppe il silenzio che si era creato mentre guardavamo il film:

"E già"

"Mi sembrava ieri quando sei venuta qui e ti hanno assegnato la camera"

"Mi mancherete tutti"

"Ma io e te ci continueremo a vedere giusto?"

"E me lo chiedi anche? Certo che ci vedremo!"
Le risposi ovvia.

Distolsi lo sguardo da Mara e continuai a guardare la TV.

Finito il film volevo andare subito a dormire.

Volevo riposarmi.

Ultimamente ero sempre in movimento e non mi ero mai riposata...

                           ***

                        James

Continuavo a pensare a lei. Austin, sempre lei era nei miei pensieri. A tutte le ore e tutti i giorni.

Era da un po' che non la vedevo e già mi mancava.

Ero entrato in quell'ospedale con il presupposto di aiutare una ragazza che, per qualche strano motivo, mi voleva; ma sono uscito dall'ospedale sollevato e con il pensiero di quella bellissima ragazza che mi aveva cambiato.

Fu la prima che volesse ascoltarmi.

Fu la prima che cercò di capirmi.

E io per questo gliene sarò per sempre grato. Continuavo a pensare al perchè lei avesse scelto di non volere stare con me semplicemente per non farmi soffrire.

Fosse stata un'altra ragazza avrei creduto che questa sarebbe stata solo una scusa, ma Austin non era una semplice ragazza...io volevo stare con lei, e chi se ne importava del futuro...volevo pensare al presente con lei al mio fianco...avevo fede e speranza.

Speravo o meglio, sapevo che lei non mi avrebbe lasciato solo...

Mi alzai solo quando il campanello di casa mia suonò...guardai l'orario: solo una persona poteva essere a quell'ora, la mia vicina.

"Si, tutto bene, non sono morto e non ho incendiato la cucina puoi andare"

Feci per chiudere la porta quando una ballerina rosa mi ostacolò:

"Mi fa piacere che tu stia bene"

In quell'attimo mi si illuminarono gli occhi:
"Ambra!"

La abbracciai e mi scusai con lei. La feci entrare e ci mettemmo a chiacchierare come due normali amici sul divano:

"La ragazza si chiama Austin. È speciale."

"Ahahah, certo, si sapeva!"
Ridacchiò Ambra:

"No, lei non è come tutte le ragazze della nostra età, è...diversa"

"Logico. Ha il cancro"
Continuò a ridere guardandomi come se avessi detto una cosa ovvia.

Appena Ambra disse quella parola mi si raggelò il cuore, nessuno sapeva di Austin, solo lei, e proprio da lei non mi sarei mai aspettato questo atteggiamento...

"E quindi? È una malattia contagiosa?"
Non mi piace che la gente parli di lei alle sue spalle e quanto meno che dica che era malata...

"No, certo, ma di certo non ha una vita normale. Sai com'è, avanti e indietro per gli ospedali, non hai nemmeno il tempo di farti un'amica"

"Ambra, lei era in classe con noi a scuola! La ragazza nuova, quella timida nell'angolo!"

"Ah, lei. Non mi aspettavo avesse il cancro. Mi sembrava una noiosa...e che ti ha detto?"
Questa non era la Ambra che conoscevo...

"Bè, tante cose..."

Non le dissi niente. Io ed Austin ci eravamo fatti una promessa: ciò che ci dicevamo non andava detto a nessuno...

"Ambra, mi dispiace. Ti ho fatto illudere di volere stare con te, ma adesso ho solo una persona nella mente, e quella non sei tu"

"È lei vero?"

Feci spallucce:

"James non puoi stare con lei: è malata! Prima o poi morirà!"

"Tutti noi moriamo"
Risposi sulla difensiva:

"Non è questo il senso. Ti stai innamorando di lei e quando la perderai rimarrai con un vuoto dentro per sempre!"

"Chi ti ha detto che morirà?"

"Lo so e basta. Ti prego non rovinarti la vita per stare con lei...il mondo è pieno di tante ragazze che ti vogliono. Compresa me. Non mi aspetto che sia una cosa facile, ma per il tuo bene, devi stare lontano da lei. Perchè se ti innamorerai non potrai mai più tornare indietro..."

Vedevo le sue lacrime rigarle il viso una dopo l'altra, gli occhi erano colmi di disperazione.

Ancora una volta, senza volere, feci del male a qualcuno.

L'avevo illusa, solo dopo mi ero reso conto di voler stare solo ed esclusivamente con una persona, Austin.

Ciò che Ambra non sapeva era che io ero già innamorato. E purtroppo per me, non potevo tornare indietro...

La Ragazza Che Mi Ha Insegnato Ad AmareWhere stories live. Discover now