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                           Austin

L'edificio era grande: sulle pareti c'erano grossi poster dei buldog, la squadra della Oragon Prep, la scuola più prestigiosa di Penbrook.

Diritto davanti a me c'erano una sfilza di armadietti rossi che proseguivano fino al fine dell'enorme corridoio. Ogni tanto, tra una fila di armadietti e l'altra, c'erano delle porte che davano alle classi; sopra di esse c'erano le targhe con scritta la materia e il nome del professore che la insegnava. Era un posto immenso, quasi mi veniva da piangere...non avevo mai visto un posto così in vita mia...

Cominciai a rendermi conto di essere effettivamente dentro, me l'ero scordato. Quasi nessuna occhiata. A parte qualcuno che mi guardava e commentava solo il mio look e non il mio stato...

Abbiamo già fatto un passo avanti

Mi diressi alla segreteria. La ragazza scorbutica seduta dietro la scrivania mi diede la combinazione dell'armadietto e il numero.

"Questo è il tuo orario, tra meno di dieci minuti hai la lezione di biologia con la professoressa Smith nell'aula qui a destra"

La ragazza aveva una voce meccanica, si sarà imparata ciò che doveva dire. La guardai, la ringraziai e me ne andai via. Ero un po' a disagio, non avevo mai parlato con qualcuno, normalmente...

Nessuno sguardo strano nemmeno da parte sua.

Credevo sapessero le mie condizioni. Non ci feci tanto caso ed entrai in quel aula. Salutai la professoressa e lei mi prese per il polso, invitandomi a restare per qualche minuto accanto a lei...

"Ragazzi lei è Austin, Austin Anderson"
Feci un cenno del capo per salutare tutti e mi sedetti nell' unico posto libero, quello vicino ad un ragazzo in terza fila vicino alla finestra. Gli sorrisi e lui mi invitò a sedermi.

"Piacere sono James"
Mi sussurrò all'orecchio...
"Austin"
Gli risposi e immediatamente arrosì.

La lezione proseguì, avevo già studiato più o meno tutto ciò che la professoressa Smith spiegava e non mi trovai a disagio. Mi sentivo comunque osservata, forse era un sensazione mia, forse mi osservavano davvero...mi concentrai sulla prof che spiegava e guardai lei e poi subito dopo James...

Era così sorridente, positivo e felice. Non era come il solito cattivo ragazzo di tutti i film sul primo giorno di liceo, che la protagonista incontra e se ne innamora, era...era...

Più normale.

Indossava una maglietta bianca della Adidas e un jeans nella parte di sotto, e anche lui ai piedi aveva le Vans. Non parlò per nulla con me, passava tutto il tempo a guardare una ragazza bionda vestita di bianco davanti a noi.

Come era bella lei.

Sembrava un angioletto. I suoi capelli le scendevano sulla schiena e si illuminavano con il sole. Il suo vestito bianco era perfettamente stirato, e le sue ballerine era pulite come se fossero state appena comprate.

Poi abbassai lo sguardo su di me: la maglia nei pantaloni, i jeans larghi a vita alta. Il codino. Che mostro che dovevo essere!

Chiesi alla professoressa di andare in bagno e lei acconsentì con un sorriso. Uscii dalla classe con gli occhi di tutti addosso. Corsi in bagno e finalmente mi guardai allo specchio.

Che mostro! Ero proprio un mostro! Avevo due mele rosse al posto delle guance e i miei capelli erano tutti arruffati e i jeans erano orribili.

Cominciai a camminare avanti e indietro dentro a quel bagno con le porte rosse.

Più provavo disagio, più mi veniva di tossire, più tosse facevo e più sangue dalla mia bocca usciva. Cavolo.

Sentii un rumore di scarico provenire da uno dei bagni e subito dopo la porta del terzo bagno si aprì

"Se vuoi entrare è libero"

Mi disse una ragazza perfettamente vestita come me, o meglio, con il mio stile.

"Tutto bene!?"

Mi disse uscendo dalla porta principale,

"Si, solo.. solo allergia"

Cominciai a tossire e sentii l'esigenza di entrare in bagno. Non le dissi come stavano veramente le cose, la normalità mi piaceva.

"No, non stai bene...hai fumato?"
Mi chiese a braccia incrociate

Abbassai lo sguardo e decisi di dirle la verità.
"Non mi sento a mio agio con il mio look, in classe mia c'era una ragazza bellissima e vestita bene ed io rispetto a lei sono un mostro!"
Sentivo la necessità di piangere, ma non volevo farlo davanti a lei, era l'unica persona che mi aveva rivolto la parola quel giorno. Non volevo che avesse una brutta impressione di me...

"Dovresti aggiustare meglio il tuo trucco...aspetta"
La ragazza misteriosa mi sfumò con le dita le due chiazze di rosso che avevo in faccia, e mi rifece il codino
"Marisha, piacere"
"Austin"

"Devi essere nuova qui"

"Si"
"Bè, allora benvenuta, se vuoi puoi venire a pranzo con me, non ho tanti amici qui. Ci becchiamo a mensa"
Imbarazzata le feci un sorrisetto. La salutai e tornai in classe. D'un tratto mi sentii più sicura, avevo parlato con qualcuno che non mi aveva giudicata...

                             ***
A mensa guardai tutto il tempo James, non si tolse mai quel sorriso dalle labbra per niente, sempre lì a mostrare i suoi denti bianchi a tutti, e quando rideva alle battute era carinissimo!

I suoi occhi marroni chiaro si illuminavano quando rideva. Mi persi per un po' ad osservarlo e a fantasticare su di lui come ogni ragazza che si rispetti...

La giornata proseguì così... finalmente venivo trattata da normale, presi le patatine alla mensa e parlai tutto il tempo con Marisha.

Oramai non mi importava più niente degli altri, avevo lei ora.

Non vedevo l'ora di andare al controllo, così arrivata in ospedale, avrei raccontato di James e Marisha a Mara, la mia unica, fino a quel momento, amica.

La Ragazza Che Mi Ha Insegnato Ad AmareWhere stories live. Discover now