La Ragazza Che Mi Ha Insegnato Ad Amare

-7

                           Austin

Non sapevo perchè, ma avevo sempre odiato le persone che non erano loro stesse.

Cambiare per gli altri, essere chi non sei...è inutile. In un mondo con tanta gente, si troverà qualcuno simile a te, dai tuoi stessi interessi...

Detto sinceramente, preferivo essere sola anziché essere come non ero, anche perché non avevo amici e non sapevo come si facesse amicizia...

Ero sempre stata sola e mai male accompagnata. Ero così, e se non ti piaccio, fattene una ragione, io non cambierò per gli altri, soprattutto per gente a cui non frega di me...

Ero una di quelle ragazze che stava con i più piccoli per non essere giudicata da loro.

Ero riservata e timida e non riuscivo a cambiare, guardavo da lontano la gente e cercavo di immedesimarmi nelle situazioni: cosa avrei fatto io se mi fossi trovata nella sua situazione?

Ma non tutti riescono a fregarsi della gente, non tutti riescono a voltare lo sguardo a un gruppo di persone che non ti capiscono. Molti farebbero di tutto per entrare in cerchie di gente solo per essere "qualcuno" ma solo agli occhi degli altri. Non sei nessuno per i membri del gruppo stesso, solo una persona, una che fa numero, non altro che questo.

Ma a molti basta, sapere di essere "calcolati" e sapere di essere considerati divinità agli occhi degli altri...a me no.

Questo capitò a James, un ragazzo solo e riservato che guardava da dietro le quinte e che avrebbe sempre desiderato essere in primo piano, ma non lo è stato mai per molto tempo, era uno del gruppo, della massa.

Ma presentatasi davanti, posta su un piatto d'argento, la possibilità di essere una persona che appartenesse ad un gruppo, solo uno scemo non la avrebbe accettata.

Dovevi essere tu quello bravo a non farti cambiare, ma lui non ci riuscì, era buono e gentile, non avrebbe mai detto di no.

Max, il suo "migliore amico" lo aveva reso il braccio destro perfetto: lo schiavo personale.

Credo che se in una rapina uno dei due si dovesse sacrificare, Max avrebbe fatto uccidere il suo "migliore amico" pur di uscire senza neanche un graffio. E questa si chiamava amicizia? Era solo sfruttare una persona buona, solo questo. Lui era anche facilmente influenzabile.

Cambiò tutto di sè, il look, il carattere. Gli avevano insegnato ad essere un pessimo amico, aveva appreso segreti che lo avrebbero fatto diventare proprio come Max, egoista e sfruttatore.

Che rabbia.

Sapeva trucchetti sulle ragazze e sapeva essere molto cattivo. Una cosa però non fece mai, o almeno non la fece in mia presenza.

Fumare. Il fumo uccide, anche questo è un mezzo per farsi notare.

Hai in bocca una sigaretta?

Che ragazzo figo!

Fumi erba sapendo che ti danneggi?

Wow, che coraggioso!

Bevi anche se non ne hai l'età?

Che cattivo ragazzo.

Lui fortunatamente non bevve e non fumò mai...

E di questo ne ero grata.

A volte speravo che se un domani si fosse messo con Ambra, lei lo avrebbe fatto tornare a come era una volta. Il James che mi piaceva, che piaceva a tutti. Posso garantire che era tornato quello di una volta.

Il ragazzo timido e sorridente che tutte le ragazze, o quasi, vorrebbero avere al loro fianco.

Mi limitai ad osservare da lontano ogni sua minima mossa.

C'erano giorni in cui non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia per quanto fosse diventato viscido e meschino...il suo sorriso non si vedeva più, e proprio come quando non c'è il sole, era tutto buio e monotono.

Era il motivo per cui ogni giorno mi alzavo dal letto presto per andare a scuola. L'unico e solo. Mi confortava sapere che c'era ancora un ragazzo dai sani valori gentile e accomodante. Ma si sa, bisogna essere gentili e avere coraggio.

Il coraggio di non farsi contagiare da gente che vuole cambiarti, stare con loro se si ha voglia, ma mai farsi cambiare da dei babbei.

Nel mondo ci sarà sempre qualcuno pronto ad apprezzarti. È incredibile che questo importante consiglio me lo abbia insegnato quella persona che era cambiata pur di trovare qualcuno. Il ragazzo dai sani principi: James Scott...