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Spostò le analisi vecchie e inutili dal banco al cestino. Impiegò esattamente un minuto, perché il suo orologio personale lo avvisò della fine del turno. Piegò di nuovo il capo in basso, mettendo da parte gli occhiali da vista, chiudendoli e massaggiandosi le tempie. In quelle sette ore di lavoro, aveva trovato del tempo per una piccola pausa, ma niente di troppo impegnativo. Molti, usavano scambiarsi dei piccoli favori, i quali la maggior parte delle volte, riguardava anche racimolare qualche spicciolo per andare a prendere un misero caffè. Nel suo caso, lui non poteva incaricare nessuno, e non l'avrebbe mai fatto. Gli stagisti occupavano tutto il suo tempo.

Gli avevano proposto un extra, con la consapevolezza che in quel campo, lui fosse il migliore. Veniva rispettato per ciò che insegnava loro, senza mai essere troppo severo. Proprio quel giorno, aveva tenuto la sua quarta lezione sul dosaggio e su come analizzare un campione fresco. Mentre si perdeva in termini scientifici, sicuro di essere compreso appieno, Kim Seokjin rivisse per un attimo la sua lunga esperienza universitaria. Tra un pasto veloce e l'altro, tra le mille amicizie ormai distanti, tra le mille notti passate senza trovare sonno, ripetendo sistematicamente ogni passaggio per l'esame che l'avrebbe atteso il giorno dopo. Fu tutt'altra storia, quando si era seduto davanti la commissione che soltanto due ore dopo si era congratulato con egli stesso. Inutile dire che avesse ricevuto il massimo del punteggio. Quel giorno non aveva avuto il tempo per fare il finto modesto. Molti sapevano già che sarebbe finita così; non perchè fosse il preferito di molti, ma perchè l'impegno e la passione che aveva estirpato dai libri, gli aveva fruttato la vita che ora poteva vantare di avere.

Dopo aver concluso la lezione e aver mandato tutti a casa, controllò ogni postazione, insieme al modulo di tutti gli iscritti. Doveva ricordarsi di complimentarsi con il rettore che l'aveva contattato personalmente; presto, tutti quei neolaureati avrebbero trovato ciò che aspirano di più. E sapere di star trasmettendo nuovi metodi di conoscenza ad altri, era più che soddisfacente. Era stato così preso da così tanti fogli da compilare, da non accorgersi che fuori, la notte era già arrivata. Mise a posto le ultime provette, sistemandole appositamente come la sicurezza voleva. Depositò il cellulare in una delle tasche del lungo camice, e con i classici guanti in lattice, usufruì di uno dei microscopi di ultima generazione. Esaminò un composto organico che proprio in quella settimana, si era guadagnato un posto d'onore nei suoi pensieri. Avvicinò di più la lente ad esso, appuntando su un piccolo quaderno, schemi chimici, con tanto di formule annesse. Minuscole particelle di acido si mossero verso il baricentro, correndo, come se si trovassero in una gara agonistica da dover vincere a tutti i costi.

HOMICIDA ― taekookWhere stories live. Discover now