XXXIX - Albino o Corvino?

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Mentre usciamo Paolo ci guarda e io gli faccio il pollice all'insù come incoraggiamento a dare il massimo anche durante il secondo tempo.

Poi spunta fuori un ragazzo che gli italiani chiamano "Capitano", cosa? Non era Paolo il capitano?

Spunta fuori la nipotina di Dark, e tutta la sua storia, sul fatto che aveva perso la vista e grazie al suo zio è riuscita ad affrontare un costoso intervento e finalmente ci rivede, quando se ne va io mi avvicino.

«Comandante...» inizio attirando la sua attenzione.
«Isabelle.» afferma stupito, io mi inchino in segno di rispetto.

«Volevo ringraziarla per tutto quello che mi ha insegnato, aveva ragione papà quando diceva che lei ama il calcio e mi scuso per aver anche solo pensato il contrario.» affermo sorridendo.
«John ha detto questo?» domanda stupito, annuisco.

«Non è stata colpa sua, va bene così.» sorrido lasciandolo letteralmente senza parole.

«E forse solo ora mi rendo conto di quanto la ammirasse mio padre, la ringrazio per avermi allenata per tutti questi anni.» affermo sentendomi chiamare per ricominciare la partita.
«Comunque Paolo vinceremo noi questa partita.» gli porgo la mano che stringe.

«Che vinca il migliore.» mi dice, mi giro per andarmene e ghigno sentendo il signor Dark dare una nuova direttiva alla sua squadra. «Se c'è un giocatore che dovete marcare quella è proprio lei.» non ci riusciranno, penso.

Quando riprende la partita mi prendo qualche secondo per osservare attentamente i movimenti degli italiani, sono più precisi di prima e dalle posizioni in cui si trovano possono passare velocemente all'attacco, non sembra la stessa squadra del primo tempo e forse ciò è anche dovuto alla presenza del loro vero capitano, e non Paolo come pensavamo tutti quanti.

Paolo tira in porta ma grazie all'aiuto di Jude riusciamo ad evitare che entri portando la Orfeo in vantaggio.

Mark mi passa la palla e io inizio a correre, passo la palla ad Axel ma solo pochi secondi e se la fa rubare, corro e riprendo la palla in scivolata, ma mi ritrovo circondata dalla Barricata Impenetrabile, penso di aver capito come superarla, infatti Paolo si avvicina però riesco a non farmi scappare dai piedi la palla, proprio quando pesavo di essere riuscita definitivamente ad annientare questa tecnica, ecco che Hidetoshi se la prende per poi far ripartire la sua squadra in contrattacco.

«Mi ha fregata.» ammetto scuotendo la testa, osservo Paolo passare la palla al suo capitano che riesce a segnare portando in vantaggio la sua squadra; possiamo ancora farcela.

Anche Jude non riesce a superare la loro tecnica, tentano il quarto goal ma per fortuna Mark riesce a parare il tiro esattamente come quelli successivi; io e Jude facciamo a turni per superare la Barriera Impenetrabile ma senza successo, bisogna ammetterlo: sembrano totalmente un'altra squadra.

«Possiamo provarci insieme...» propongo facendo l'occhiolino al rasta.
«Perfetto...» affermo passandogli la palla aspettando che Jude venga circondato, faccio segno a Caleb e David di seguirmi e sembrano aver compreso alla perfezione la mia intenzione di entrare all'interno della loro tecnica.

Dentro Jude mi passa la palla e io la ripasso a Caleb e così via, dando il via a una fitta rete di passaggi tra noi quattro.

i ragazzi si preparano a eseguire il Pinguino Imperatore N3 e io corro in avanti aspettando di ricevere il tiro per poterlo indirizzare correttamente dentro la porta, l'italiano tenta di parare il tiro con la sua Guardia del Colosseo, ma riusciamo comunque a tornare in pareggio a 3-3.

Batto il cinque a Caleb e abbraccio David.

«Vedo che avete iniziato ad imparare a stare al mio passo.» afferma Caleb con il suo solito sguardo da persona superiore a tutti.
«Già incredibile, non pensavo sarei riuscita ad abbassarmi al tuo livello.» lo prendo in giro ricevendo uno sguardo omicida dal diretto interessato e una risata da David.

Fallin' All In You || Shawn FrosteWhere stories live. Discover now