XIII - I Capelli Favolosi di Xene... O Xavier?!

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Alzo la testa per incrociare i nostri sguardi e resto lì in silenzio per quella che mi pare essere un periodo troppo lungo.

«Fatto. Felice ora?» domando tornando a guardare le mie scarpe, forse aveva ragione Suzette quando diceva che stonavano con il resto dei miei vestiti.
«È stato un errore vero? Ho rovinano tutto, mi dispiace così tanto, dimenticatene e basta.» apro la bocca per protestare ma la richiudo.

Resto lì in silenzio.
«Come immaginavo, torno dagli altri.» si gira e comincia ad avviarsi.

«Shawn, fermo.» dico facendolo voltare, questa volta è lui che non mi vuole guardare.
«Non potrei mai pentirmi di quello che è successo ieri, non mi è passato neanche per l'anticamera del cervello.» confesso. «Probabilmente lo rifarei se potessi.» questa volta sussurro e il suo volto si illumina.

«Ne sei sicura?» si avvicina e ci ritroviamo nella stessa posizione del giorno precedente.
Deglutisco a fatica e si accorge dello strano effetto che ha su di me, ciò lo porta a sorridere.
«E se lo facessi ora?» domanda a pochi centimetri dalle mie labbra.
«E se io non volessi?» domando anche io, sono abbastanza coerente con le mie parole lo so.

«Non saresti qui.» afferma convinto di sé. Vuole giocare? E allora giochiamo.
«Sei proprio presuntuoso.» gli dico.
In effetti vorrei davvero che mi baciasse ma non voglio fargli capire che sono totalmente dipendente da lui.
«E tu?» domanda.
«Io sono presuntuosa, arrogante, piena di me, menefreghista, senza peli sulla lingua e potrei continuare così tutta la giornata.» dico mettendo le mie mani all'interno delle sue tasche.

«Hai qualcosa di diverso, che mi costringe a chiedermi molte cose.» abbiamo entrambi abbassato il tono di voce.
«Sai... è l'effetto che faccio ai ragazzi.» mi pavoneggio, mi guarda con un sopracciglio alzato.
«Mi stai sfidando?» domanda divertito.
«Non so di che cosa tu stia parlando.» chiudo gli occhi e mi concentro sul suo respiro leggermente irregolare.

«Lo sai che dovresti andare ad allenarti?» gli ricordo.
«Preferisco stare qui, e credo che la cosa non ti dia fastidio.» dice e io mi incanto ma mi riprendo subito.
«Eccome se mi da' fastidio.» rispondo mentendo.

«Allora non ti dispiacerà se me ne vado...» mi minaccia.
«Fai pure.» dico togliendo le mani da dentro le sue tasche e alzando le mani per invitarlo ad andarsene quando vuole, ma non si muove.
Lo guardo divertita.
«Dicevi Froste?!» lo guardo con uno sguardo di sfida.

«Non ne ho voglia, ecco tutto.» dice facendo finta che non gli interessi.
Sento che sta per baciarmi ma mi allontano da lui.
«Io invece ne ho voglia, muoviti Shawn.» resta a guardarmi impalato mentre mi allontano da lui.
«Sto impazzendo.» dice mettendosi al mio fianco.
«Allora sto facendo un ottimo lavoro.» mi scompiglia i capelli e si mette a ridere e mi tiene per la vita mentre scherzo con lui.

Quando arriviamo a un punto visibile per gli altri mi lascia e vorrei che tornassimo indietro a qualche minuto fa.
Lui entra in campo e io mi avvicino alla panchina.
«Certo che ce ne avete messo di tempo.» dice Celia.
«Avete chiarito?» domanda Nelly.
Annuisco lievemente.

Improvvisamente il cielo si fa più nuvoloso.
«Ci siamo è mezzogiorno in punto.» dice Celia guardando l'orologio.

Compare una nebbia nera da cui arrivano un gruppo di ragazzi.
«Ciao Mark, come vedi siamo arrivati.» dice Xavier.
«Che vuol dire questo... è uno scherzo Xavier?!» dice Mark scioccato, in effetti la prima volta non aveva questo aspetto.

«Chi sono questi tizi? Sono diversi da quelli dell'ultima volta.» dice Suzette.
«Ma è possibile che spuntiate fuori come le erbacce, dateci una tregua, poi vi mando il conto dello strizzacervelli perché mi state facendo ammattire.» dico attirando l'attenzione di Xavier che non sembra per nulla offeso.

Fallin' All In You || Shawn FrosteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora