XLIII - Ho Solo Giocato A Monopoly!

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<Cosa centra il signor Dark?> domando nuovamente cercando di calmarmi.

<Aveva ragione quando diceva che eri... speciale, ma non ha voluto ascoltarmi quando gli ho proposto su di te il progetto.> faccio un grosso respiro mentre lui si osserva i numerosi anelli alle mani.

<Quale progetto?> domando più calma adesso.

<Non posso di certo dirlo di certo a te, non pensi?> annuisco, faccio un grosso respiro e scaccio il pensiero del rapporto che poteva esserci tra i due.

<Non mi interessa a questo punto, la partita inizia tra meno di un'ora e io sono seduta in questa stanza con due vecchietti che progettano di conquistare il mondo, se permettete prima, io vorrei vincere la partita.> faccio un ultimo giro con la sedia e poi mi fermo fissando Mister Zoolan.

<Posso andare?> chiedo.

<Perché dovrei, non so cosa abbiate preso tu e i tuoi amichetti e tu sei la mia garanzia.> faccio un sospiro e scuoto la testa.

<Se fossi in lei ci ripenserei.> inizio incrociando le braccia al petto.

<Oggi si svolgerà la semifinale e una delle titolari della squadra giapponese non è presente, sparita nel nulla da qualche giorno, non ci metteranno nulla a trovarmi, infondo i miei amici erano qui con me, poi non dimentichiamoci che la denuncia per scomparsa si può fare solo dopo ventiquattrore e ne sono passate di più, sono una minore e il mio tutore legale, nonché mio fratello maggiore non esiterà a farla se non mi rivede al più presto, e poi sono proprio curiosa di leggere i file che ci siamo procurati, penso tanto quanto la polizia.> mi alzo in piedi e vado verso il centro della stanza.

<Per questo non hai mai provato a scappare? Pensavi di avere la situazione sotto controllo?> domanda scoppiando a ridere Zoolan.

<Non lo pensavo, ne ero certa.> bugia. <Non è forse così?> fa schioccare le dita della mano sinistra e subito il tipo grassottello va ad aprire la porta.

<In effetti era così, ci rivedremo Isabelle Collins.> fa un passo verso di me ma non mi muovo di un solo millimetro.

<Ti farò accompagnare alla partita non temere.> annuisco.

<Ma ricorda che se il Giappone vince questa partita, i brasiliani ne pagheranno le conseguenze.> cavoli, temo mi abbia fregata.

<Questo è tutto da vedere.> vengo accompagnata fuori e alla guida della macchina c'è Adam, salgo in macchina e fortunatamente siamo soli.

<Adam...> richiamo la sua attenzione dopo un paio di minuti, sebbene in quest'auto siamo soli dallo specchietto retrovisore posso vedere che ci stanno seguendo anche altre persone immagino che anche Zoolan sarà presente alla semifinale.

<Mi dica pure signorina.> alzo gli occhi al cielo in quanto gli ho ripetuto molte volte di darmi del tu e chiamarmi Isabelle.

<Dammi del tu, e volevo chiederti, per quale motivo siete tutti sotto il controllo di Zoolan? Cosa vi impedisce di andarvene?> sta in silenzio per vari minuti, combattuto se dirmi qualcosa oppure no.

<Non posso dire nulla mi dispiace.> afferma svoltando verso destra.

<Va bene, ma potremmo passare prima alla residenza giapponese? Devo prendere il mio borsone.> guarda l'orologio e vediamo entrambi che mancano poco più di quindici minuti all'inizio dell'incontro, prende il cellulare e parla al telefono con qualcuno poi quando riattacca mi dice che gli hanno dato il permesso, lo ringrazio e restiamo in silenzio fino alla residenza, quando scendo giù, stessa cosa fa lui; prendo la chiave che si trova nascosta vicino all'ingresso ed entro dentro, probabilmente sono già tutti lì.

Fallin' All In You || Shawn FrosteWhere stories live. Discover now