XXXII - Ignoratemi Pure

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Mentre scendo le scale, dopo aver parlato al telefono con Shawn mi sono decisa ad andare a fare due tiri, quindi mi sono cambiata, e davanti all'ingresso vedo Mark con in mano la sua grossa fune, con cui tiene il suo gommone per gli allenamenti.

«Capitano che fai?» domando appoggiandomi al comodino vicino all'entrata.
«Vado a cercare uno pneumatico.» dice e prima che scatti fuori lo fermo.
«Vengo con te.» affermo mettendo subito le scarpe e correndo dietro il ragazzo con la bandana arancione.

«Da che parte si inizia?» domando camminando al suo fianco.
«Ah non lo so.» dice girando in continuazione la testa da destra verso sinistra.
«Perfetto.» concludo mettendo entrambe le mani dietro la testa e guardando il cielo blu.

Mark mi da una dettagliata descrizione del suo pneumatico ideale e mentre passa di fianco a noi un furgone lo indico.

«Tipo quello?» domando e spalanca gli occhi sorpreso ed entusiasta, quindi ovviamente, si mette a inseguire il furgone e io dietro di lui.
«Mark, non si fermerà.» gli urlo stando vicino a lui e cerco di non perdere l'equilibrio e cadere a terra.
«Sì che lo farà.» non dico altro e continuiamo a correre mentre il nostro portiere non fa altro che urlare al conducente di fermarsi, ma sembra che la cosa non funzioni.

Ad un certo punto quando dobbiamo svoltare l'angolo non mi accorgo del ragazzo con il pallone che evita che mi faccia molto male, ma tira via per errore il suo pallone.

«Tutto bene?» domanda, annuisco con il fiatone.

Poi lo guardo e mi sembra di averlo già visto, ma prima che possa chiedere qualsiasi cosa mi ricordo del pallone del ragazzo che per colpa mia ha perso.

«Il pallone! La gomma! Muoviti Mark.» lo risveglio, dato che pure lui si era fermato; a noi si unisce pure il ragazzo dagli occhi blu intenzionato a recuperare la palla.

Accelero piano piano il ritmo e anche il ragazzo, quindi Mark resta indietro.

«Io vado a sinistra.» mi dice il ragazzo e quindi io giro dall'altro lato, entrando in un piccolo vicolo pieno di casse, mi ritrovo dunque a fare lo slalom e cercare di arrivare in tempo per fermare il furgone.

Quando esco mi rendo conto che ci abbiamo messo lo stesso tempo, e per poco il furgone non ci investiva, se solo non avesse fatto una brusca frenata a pochi centimetri da noi.
Mi fermo con il fiatone, basta voglio morire ora.

«Mai corso così tanto per un gommone.» mi lamento cercando di riprendere fiato come il ragazzo dagli occhi blu.

«Mi scusi signore, può ridarmi la palla?» domanda il ragazzo e il signore anziano alla guida si affaccia dal finestrino.

«Palla? Che palla?» domanda giustamente confuso, solo adesso arriva Mark dietro di noi.

Vedo la palla cadere dal furgone e Mark la prende al volo, ma anche quel gigantissimo e pesantissimo pneumatico fa la stessa cosa e si dirige a una velocità incredibile verso di Mark.

«Attenzione!» grido cercando di avvertirlo.

All'ultimo secondo usando la Mano di Luce, quando ferma l'oggetto tiro un respiro di sollievo.

Mi fermo un attimo a osservare il ragazzo con la divisa blu e mi ricordo dove l'ho visto, bisogna ammettere che è veloce... parecchio, dovrò mettere in riga gli altri, in realtà può darsi che lo stia pensando perché voglio farli sottoporre a un duro allenamento a cui io non ho nessunissima intenzione di partecipare.

«Ecco la palla e scusa ancora per prima.» dice Mark restituendo il pallone.
«Complimenti sei una saetta, non sono riuscito a starti dietro.» e io? Non mi dice mai questo.
«Neanche tu sei male in quanto potenza.» gli dice il ragazzo dagli occhi blu.

Fallin' All In You || Shawn FrosteWhere stories live. Discover now