XXXIII - Stonewall Non È Poi Così Male

1K 36 7
                                    

Ieri abbiamo avuto la giornata libera e io ne ho approfittato per allenarmi un po' da sola, sì perché io quando ho la giornata libera mi alleno, mentre quando in teoria sarei obbligata non lo faccio tanto volentieri, sono strana forte.

Passeggio per il quartiere italiano quando vedo davanti a me Caleb, resto a fissarlo dato che si è messo a guardare un signore dalla chioma bionda e quando mi metto pure io ad osservarlo noto una somiglianza pazzesca con Ray Dark.

Quando sorride abbassandosi leggermente per entrare dentro la sua auto, il mio cuore perde un paio di battiti riconoscendo senza ombra di dubbio, l'ex allenatore della formidabile Royal Academy.

Non so perché ma mi metto a correre seguendo l'auto, inutilmente aggiungerei dato che accelera e resto indietro senza fiato, caspiterina.

Ad un certo punto mentre correvo in una direzione vado a sbattere contro qualcuno e sospiro di sollievo quando mi rendo conto che sono Jude e David.

«Isabelle che ti prende?» mi domanda David mettendomi una mano sopra la spalla.
«Un guaio, abbiamo un gigantesco problema, io, voi e Stonewall, mi sembra di aver visto Dark.» blatero senza fiato.
«Anche noi.» confessa Jude.

«Dividiamoci.» propongo senza neanche aspettare una risposta, svolto velocemente l'angolo alla mia sinistra, anche se lo trovassi cosa farei? Di certo non ho alcuna intenzione di invitarlo a prendere il té.

Ad un certo punto mi rendo conto che se non torno immediatamente al quartiere giapponese mi prenderò una bella ramanzina dal Mister e non sono proprio dell'umore adatto.
Arrivata entro lentamente in campo senza salutare nessuno.

«Isabelle in ritardo come al solito.» dice Mark dalla porta.
«Sì scusa.» rispondo levandomi la felpa.
«Tutto bene?» domanda Axel.
«Si grazie.» rispondo guardando la felpa che tengo ancora in mano.
«Iniziamo ad allenarci.» dico andando a recuperare lentamente un pallone.

Non ho alcuna intenzione di dire a nessuno che abbiamo visto Ray Dark, almeno finché non ne avrò assoluta certezza.

Riprendiamo l'allenamento e non sono capace a fare o ricevere un passaggio oppure anche solo provare a far entrare la palla in porta.

«Stonewall! Samford! Collins! Sharp!» ci richiama il Mister e ci avviciniamo a lui, per sapere che cosa ha intenzione di dirci.
«Se non siete capaci di concentrarvi sull'allenamento andatevene dal campo.» afferma Trevis.

«Okay.» rispondo solamente andandomene.
«Come desidera.» dice Jude e ce ne usciamo tutti e quattro dal campo.

Quando vedo Caleb andarsene di soppiatto lo seguo senza farmi notare, o perlomeno quello è l'intento ma so perfettamente che lui ne è consapevole.

Per un pelo riesco a prendere il suo stesso autobus.
«Stonewall.» dico.
«Collins.» risponde lui.

«Caleb, Isabelle.» dice Jude salendo con David, e loro che ci fanno qui?
«Mi sembrava di aver sentito la vostra voce.» dice Caleb mentre io mi siedo su uno dei posti liberi.
«E così stavate andando ad incontrare il signor Dark.» dice Jude guardandoci.
«Già non vedo l'ora.» affermo ironica.

Quando le porte si stanno per chiudere fa il suo ingresso Mark... aspettate Mark che c'entra in tutto questo?!

«Mark!» esclama sorpreso Jude.
«Vi ho visti salire sull'autobus e...» poi si gira a guardarci.
«Izzy, Caleb... che cosa sta succedendo qua?» chiede, in realtà neanche io lo sto capendo.
«Dov'è che volete andare?» nessuno lo guarda in faccia e osa rispondergli.

«Guardaci, cosa abbiamo in comune noi quattro? La Royal Academy e come giusto che sia andiamo a fare un saluto a Ray Dark.» dico alzandomi in piedi mentre Mark fa una faccia stupita.

Fallin' All In You || Shawn FrosteWhere stories live. Discover now