XV - Il Bomber di Fuoco

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«Smettila Shawn.» lo sto implorando di lasciarmi stare.
«Perché?» lo odio.
«Perché se sto ancora un solo minuto qui, sola con te, potrei perdere il controllo.» ma perché prova ad aiutarmi se ci sto già provando io con lui?! Okay effettivamente non sto facendo nulla, ma ci sto pensando giuro.

«Non capisco...» benvenuto nel mio mondo allora.
«Forse è meglio così.» siamo entrambi fermi.

«Se potessi tornare indietro, cosa cambieresti?» forse tutto o forse niente.
«Non lo so.» ammetto. Sono in un momento in cui non capisco nulla, voglio restare sola, ho bisogno di qualche certezza che però non arriva.

Perché ci ritroviamo sempre in queste situazioni di sera e da soli?! Deve essere il karma.

Voglio andarmene da qui, ma non riesco a muovere i piedi.
Mi faccio coraggio e mi allontano dall'acqua.

«Ma la smetti di scappare?!» alza la voce.
«Non sto scappando.» mi sto dirigendo verso la baita dove si trovano tutti se riesco ad arrivarci non potrà continuare il suo interrogatorio... sì sto scappando.

«Sì invece, fermati.» ormai sono a circa cinque metri dall'entrata quando mi ferma.
«Allora piuttosto dimmi tu, non è stato per caso un errore?» dico alzando la voce, sto per avere un esaurimento nervoso.

«No, per nulla.» resto a bocca aperta, il tono con cui l'ha detto e l'espressione lasciano chiaramente intendere che pensa seriamente quello che ha detto.

Mi butto a terra esausta.
Faccio dei respiri profondi per cercare di calmarmi, mi sta scoppiando la testa ho un'emicrania terribile.

«Cosa te lo fa pensare? Perché dovrebbe essere così? Cioè guardami: una bipolare asociale, che va in giro vestita da barbona...» dico indicando la maglietta leggermente strappata da una manica.

«Non so se tu lo faccia apposta oppure no...» giro la testa verso la baita e vedo le teste dei nostri amici mentre si spingono per vedere fuori dalla finestra che cosa stia succedendo, credo che abbia attirato la loro attenzione, ops.

«Non so di che cosa tu stia parlando.» dico.
«L'hanno capito tutti e alla fine anche io, ma non tu. Tutti, e dico tutti, mi hanno sempre detto che mi piacevi ma io non ci credevo, ma poi l'ho capito nell'esatto istante in cui ti ho baciata per la prima volta. Ma se non l'hai ancora capito...» non termina neanche la frase che se ne va tornando dagli altri.

Lo osservo mentre cammina velocemente senza voltarsi, dovrei andare da lui? Meglio di no.

Ha detto che gli piaccio... ma a me lui piace? Ancora non l'ho capito e forse non voglio neanche scoprirlo.

Mi alzo e torno alla baita.
Si stanno preparando tutti per dormire, Shawn resta seduto guardando il vuoto, e nessuno osa dire qualcosa per evitare di peggiorare la situazione che è venuta a crearsi.

Mi copro e provo a dormire, osservo il muro, quando mi giro Shawn è ancora nella posizione di prima, con lo sguardo puntato da tutt'altra direzione.

Mi alzo e lui mi segue con lo sguardo, mi sta mettendo sottopressione, pare che tutti stiano dormendo.
Mi avvicino alla borsa di Nelly, ma dentro non trovo di nulla che possa aiutarmi, quindi passo a quella di Victoria.

«Potresti smetterla di guardarmi così?» gli chiedo a bassa voce per evitare di svegliare qualcuno.
«Così come?» chiede.
Ma possibile che nessuno abbia un'aspirina, dubito che qui adesso ci sia una farmacia aperta.

«Come se mi odiassi.» gli rispondo.
Svaligio pure quella di Celia e Suzette ma nulla.
«Non potrei mai, cosa stai cercando?» inclina leggermente la testa mentre io cerco la borsa di Silvia, lei deve averla per forza dai.

Fallin' All In You || Shawn FrosteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora