XXXV - Mi Devi Un Milkshake

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Con la testa fra le nuvole ripenso alla partita tenuta qualche giorno fa, a quando io, Jude Mark, David e Caleb abbiamo giocato con la rappresentativa italiana per aiutarli a mantenere il loro posto in squadra come titolari.

Dopo però abbiamo perso la partita contro la nazionale argentina, capitanata dal miglior difensore del torneo: Tiago Torres; la sconfitta forse sarebbe arrivata anche se in campo ci fossero stati Jude e Mark, e per garantirci un posto in semifinale dobbiamo assolutamente battere tutte le altre squadre del nostro girone.

«Vedo che state tutti bene.» sono venuta a trovare Paolo e gli altri giocatori per vedere come stessero le loro ferite e fortunatamente se non un paio di giocatori sembrano stare tutti bene.

«Grazie ancora per tutto quello che avete fatto per noi e sì, adesso stiamo decisamente meglio, anche se ci dispiace per avervi impedito di giocare la partita contro l'Argentina.» do una leggera spinta al capitano della nazionale italiana.
«Non è stata colpa vostra, tutta di Dark, per cui smettetela di dirlo.» mangio i cannoli che mi hanno offerto quando sono arrivata e devo dire che sono buonissimi.

«Come mai vieni a farci visita così spesso in questi giorni? Se posso chiedere.» mi pulisco la bocca dalla crema alla ricotta mentre ascolto la domanda di Angelo.
«Così, evito gli allenamenti e da qualche parte devo andare, quindi vengo a dare fastidio a voi, e a svuotarvi il frigorifero.» confesso parzialmente.

«Sai quante calorie hanno quei dolci?» mi domanda Raffaello.
«Non lo so, e neanche mi interessa saperlo.» rispondo gustandomi quel buonissimo cannolo siciliano.

Il primo giorno mi hanno offerto un tiramisù da far girare la testa per quanto buono fosse, e successivamente quando mentre me ne stavo andando mi hanno dato una scatola piena di baci di dama da leccarsi i baffi. Il giorno successivo ho gustato una strepitosa crostata di ricotta romana accompagnata successivamente da delle chiacchiere con dello zucchero a velo sopra; il giorno dopo ancora torta pastiera napoletana, babà e della granita alle fragole fatte in casa ed oggi queste delizie siciliane... mi trasferirei in Italia solo per mangiare queste cose paradisiache.

«Anche se non vinceste il campionato, vi assicuro che il premio per i dolci migliori al mondo va a voi.>»li adulo finendo l'ultimo cannolo.
«Grazie...?» dice insicuro il portiere della squadra.

«Abbiamo comprato per te delle sfogliatelle ricce.» mi dice Paolo mentre si dirige verso il frigo, lo apre e lo richiude di scatto.
«Che succede capitano?» domanda Angelo notandolo leggermente irritato.
«Il frigo è quasi del tutto vuoto, possibile che tutte le volte che deve uscire deve necessariamente svuotare il frigorifero?!» domanda per poi sventolare un bigliettino che ha trovato all'interno del frigorifero.

«Ero sicuro che avrebbe messo le mani sul frigorifero, per cui dopo aver comprato le sfogliatelle che avremmo mangiato per merenda ho scritto un messaggio a caratteri cubitali in cui dicevo che nessuno avrebbe dovuto toccare la scatola ed ecco la risposta...» gira il bigliettino dove con una calligrafia leggermente disordinata c'è scritto: Non prendo ordini da un pezzo di carta.

«Gioca con voi?» domando riferendomi al ragazzo ruba-cibo.
«Giocava con noi, ma si è infortunato, per cui vaga come un'anima perduta nella residenza dando il tormento a tutti e mangiando qualsiasi cosa gli capiti a tiro.» gli sorrido e prendo l'unica sfogliatella rimasta. «E' un maleducato.»
«Può anche darsi, ma sembra un bravo ragazzo.» dico mostrandogli un altro bigliettino che si trovava sotto la sfoglietella.

«Quella è per l'ospite, vedete di comportarvi educatamente.» non so per quale motivo, ma sento che è veramente una brava persona, ma allo stesso tempo una pessima persona.

«Incredibile, non pensavo sarebbe mai accaduta una cosa del genere.» dice scioccato Michele. «Per caso vi siete incontrati?» scuoto la testa.
«Assolutamente no, perché?» domando incuriosita.

Fallin' All In You || Shawn FrosteWhere stories live. Discover now