CAPITOLO 5

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Mi si presentarono davanti due figure: una più vicina, una donna, sulla quarantina, con capelli neri lunghi fino alle spalle e grandi occhi chiari.. Una donna veramente splendida. 

"Tu devi essere meredith! Tua madre mi ha parlato tanto di te, sei veramente stupenda tesoro. Piacere, sono Anne!" Allungò la mano verso di me e io la strinsi, sebbene leggermente imbarazzata, sussurrando un "piacere mio". Poi mi sorpassò velocemente entrando in casa, per poi girarsi e terminare le presentazioni velocemente: 

"Oh e lui è Harold, mio figlio!" Per poi dirigersi verso mia madre, che la attendeva a braccia aperte, e lasciarmi così sola con suo figlio, ancora sul pianerottolo.

Lui fece un passo verso di me e tese la mano correggendo velocemente ciò che aveva appena detto Anne:

"Harry.." Accennó un sorriso facendo apparire due fossette ai lati della bocca. Era un ragazzo circa della mia età, forse qualcosa di più, molto alto, con folti capelli ricci e occhi di un verde intenso, profondo e allo stesso tempo brillante. 

"Meredith" sussurrai stringendogli la mano.

"Lo so.." Ribattè con impertinenza. 

Rimasi leggermente infastidita e sorpresa da quella risposta, ma non ci diedi troppo peso e lo lasciai passare prima di richiudere la porta. Dopo poco ci sedemmo a tavola dove rimasi in silenzio, ascoltando le conversazioni delle due donne, finché non mi sentii osservata: alzai gli occhi verso il posto davanti a me incontrando lo sguardo deciso e insistente di Harry, che mi fece sorridere e abbassare lo sguardo per l'imbarazzo. Non riuscivo mai a mantenere un contatto visivo, se non con persone che conoscevo bene e da tempo. Ad Anne e mia madre non sfuggì quello scambio di sguardi così ruppero quel momento di silenzio

"Tu quanti anni hai meredith?" Chiese Anne con curiosità 

"17.." Esclamai guardandola con gentilezza

"Oh beh allora hai un anno in meno di Harold, lui ne ha fatti 18 a gennaio.." Precisó Anne mentre tagliava con eleganza un pezzetto di polpettone con gli spinaci. Sorrisi senza commentare nulla. 

"Sei proprio un bel ragazzo harold! Non trovi mery?" Chiese mia madre facendo istantaneamente colorare il mio viso di un rosso acceso. 

"Oh charlotte! L'hai fatta arrossire!" La rimbeccò Anne con una premura che non mi fu d'aiuto, anzi mi imbarazzò ulteriormente. 

"Harry!" Esclamò il ragazzo salvandomi da quella terribile situazione.

"Come tesoro?" Chiese Anne sorpresa da quell'intrusione del figlio

"Dicevo a charlotte.. Insomma.. Chiamami Harry.. Non harold, non lo sopporto" precisó terminando sbuffando leggermente.

La conversazione si spostò magicamente sull'odio che Harry provava per il suo nome completo, lasciando me in pace e libera di mangiare tranquillamente. 

Terminata la cena le due madri si spostarono in cucina fra chiacchiere e riordino, lasciando me e Harry in sala; mi sedetti sul divano e accesi la tv, senza preoccuparmi troppo di lui, che mi si seddette accanto.

"Ti ho salvata prima eh!" Esclamò con quell'impertinenza che avevo già potuto intuire come radicata nel suo carattere. 

"Mmh.. Beh.. Si" 

"Non mi ringrazi?" Si avvicinò leggermente al mio viso.

"Grazie?!" Esclamai quindi con quel tono che faceva sembrare quella che sarebbe dovuta essere un'affermazione, una domanda sarcastica. Mi allontanai continuando a fissare la tv, per evitare i suoi occhi.

Finding HappinessWhere stories live. Discover now